L’italiano non è tra lingue più utilizzate sullo store per PC, Steam. Il tutto comporta sempre meno adattamenti nella nostra lingua da parte di software house e pubblisher. Se andiamo a leggere l’ultima indagine compiuta da Steam, possiamo notare come l’italiano è presente nello 0,75% dei PC sul quale Steam è installato.
I sondagi mensili che Steam riporta possono essere utili per capire i trend attuali che il mercato segue, come le schede video più utilizzate, o la risoluzione grafica media preferita dagli utenti, le impostazioni dei PC sul quale lo store è presente e tanto altro.
Questo mese è toccato alla presenza della lingua che posiziona l’italiano alla 14° posizione dietro addirittura al thailandese, ciò può farci capire perchè determinati giochi non siano arrivati, o non arriveranno, nella nostra lingua. La classifica vede in prima posizione l’inglese con il 39,5%, complice anche una zona geografica più vasta rispetto all anostra dove la lingua di Albione trova radici (Inghilterra, Irlanda, Scozia, USA, Australia).
Di seguito le prime 10 posizioni come riporta il sondaggio di Steam (la lista completa la trovate a questo indirizzo):
- Inglese 39,5%
- Cinese semplificato 19.5%
- Russo 11,29%
- Spagnolo (Spagna) 5,45%
- Brasiliano 3,89%
- Tedesco 3.62%
- Francese 2,72%
- Coreano 2,19%
- Polacco 1,97%
- Turco 1,73%
Insomma i numeri di Steam parlno chiaro, non c’è spazio per la lingua di Dante. Ma in Italia com’è effettivamente la situazione videoludica?
Ebbene stando agli ultimi sondaggi fatti registrare negli ultimi 12 mesi possiamo notare come la fetta più grande del mercato videoludico in Italia (ma anche nel resto del mondo) la detiene lo smartphone con 10.5 milioni di utenti che passano più di due ore su un determinato titolo.
Davanti alle console troviamo 6,7 milioni di persone con una media ore di gioco continuo a giorno che si aggira intorno alle 5,4 ore. Su PC son ben 7,8 milioni gli italiani che preferiscono passare le proprie 4 ore di gioco giornaliere. Numeri che, purtroppo, non sono paragonabili al mercato inglese e cinese, mettendo l’Italia un gradino (molto) più indietro nella classifica stilata da Steam e mettendo spesso nelle condizioni gli sviluppatori di non lavorare sulla localizzazione nella nostra lingua.
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