Pete Hines di Bethesda ha affermato che Starfield non sarebbe uscito a settembre se fosse arrivato anche su PS5. Inoltre il dirigente del publisher americano ha anche aggiunto che un’uscita su più piattaforme avrebbe reso lo sviluppo più costoso e di conseguenza rischioso del gioco.
Ricordiamo infatti che l’acquisizione da parte di Microsoft da 7,5 miliardi di dollari della società madre di Bethesda, ZeniMax Media, nel 2021 ha reso il gioco di ruolo fantascientifico dello studio un’esclusiva Xbox Series X|S e PC, saltando di conseguenza l’ultima console di Sony, PlayStation 5.
Nel corso del caso giudiziario di Microsoft contro la Federal Trade Commission degli Stati Uniti, che sta cercando di bloccare la proposta di acquisizione di Activision Blizzard, Pete Hines ha affermato che se Starfield non fosse stata un’esclusiva Xbox e PC sarebbe approdato sul mercato certamente più in là rispetto all’attuala uscita, fissata il 6 Settembre 2023.
Inoltre lo sviluppo del gioco sarebbe stato decisamente più complicato e rischioso qualora fosse stato un prodotto multipiattaforma, con i costi che sarebbero decisamente lievitati.
Eccovi un estratto delle dichiarazioni di Pete Hines (su segnalazione di VGC):
“Secondo me Starfield non sarebbe uscito tra nove settimane qualora avessimo supportato altre piattaforme. Concentrarsi su un minor numero di piattaforme è stato un grande vantaggio per il team, perché sviluppare su più piattaforme richiede più tempo, ed i costi crescono. Onestamente credo che si trattava solo di un rischio molto più grande.”
Aggiungiamo che Phil Spencer ha anche rivelato che Starfield doveva essere un’esclusiva PlayStation 5.