Nel corso dell’Ubisoft Forward, Massive ha mostrato ben due titoli. La cosa è curiosa, se si pensa che alcuni studi come quelli di Montpellier e Shanghai stanno lavorando da tempo immemore a produzioni che proprio non ne vogliono sapere di uscire. Comunque, dopo Avatar: Frontiers of Pandora, è arrivata l’ora di Star Wars: Outlaws.
Rivelato da Microsoft nel corso dello showcase Xbox di domenica, Outlaws è una nuova esperienza action adventure open world dai creatori di The Division, qui immersi in un contesto tutto nuovo ai loro occhi sia nel concept che nel materiale di partenza. Con The Division, Massive dovette creare da zero un universo, settare le regole e le premesse narrative. Con Star Wars è tutto più facile e complesso allo stesso tempo: da una parte si ha la necessità di restare ancorati a precisi limiti narrativi; dall’altra, grazie alla vastità di questa galassia, si ha una libertà in fatto di storie e personaggi che pochi altri franchise possono garantire.
E questo primo sguardo su Star Wars: Outlaws, inaspettatamente, è incoraggiante. Ma davvero tanto incoraggiante, specie per una Ubisoft che negli ultimi tempi sta affrontando una crisi senza precedenti. Vediamo quindi più nel dettaglio cosa possiamo ricavare dai filmati mostrati questa sera, tra storia e gameplay con un primo sguardo a Star Wars: Outlaws .
La storia: arriva Kay Vess, furfante di professione
Outlaws ci metterà nei panni di Kay Vess, personaggio originale creato da Massive per questa nuova produzione collocata cronologicamente tra gli eventi di Star Wars: L’Impero colpisce ancora e Star Wars: Il ritorno dello Jedi. Un periodo cupo, oscuro, che vede una rinascita dell’Impero dopo la sconfitta di Yavin-4 e la distruzione della prima Morte Nera. Il terreno adatto per criminali, fuorilegge e furfanti, proprio come Kay.
La giovane, in compagnia del fedele compagno Nix, viene mostrata nel corso di una missione forse da mercenario, affidatale da una compratrice esterna di nome Danka, anche nota come Broker. All’interno di una base di criminali, che custodiscono anche navicelle imperiali dalle quali hanno ricavato tecnologia e risorse utili (abbiamo visto ad esempio le ali di un Caccia TIE smontate e sfruttate probabilmente come pannelli solari per rifornire di energia), la donna riesce a recuperare un misterioso oggetto che viene portato successivamente alla base di Jaunta’s Hope, sul medesimo pianeta Toshara. Da lì, la situazione in realtà precipita, proprio come la missione di Kay che parte inizialmente in maniera furtiva ma diventa rapidamente una sparatoria con fuga a seguire, e sulla testa della furfante viene messa una taglia dall’Impero.
Chiaramente questo è solo un assaggio della storia di Outlaws, ma è quanto basta per far fede alla sinossi diffusa da Ubisoft, che parla dell’avventura di Kay e Nix “attraverso i sindacati del crimine della galassia unendosi ai più ricercati”. Ci sono varie analogie e somiglianze con prodotti come The Mandalorian nelle atmosfere e nei temi mostrati da Outlaws, così come anche con il contrabbandiere per eccellenza del cinema, Han Solo, del quale in effetti Kay sembra avere le carte in regola per ereditare la personalità – un certo paragone con il film su di lui si potrebbe quasi azzardare. La sua nave, la Trailblazer, forse non sarà rapida come il Millenium Falcon, ma sul finire della sezione di gameplay ha dimostrato di poter tenere testa ai Caccia TIE imperiali e partire per mete sconosciute.
Quello di Toshara non sarà infatti l’unico pianeta visitabile, e anzi Massive ha dato un assaggio di molti altri mondi che Kay toccherà nel corso del suo viaggio. Alcuni sono inediti, come il pianeta-giungla Akiva, mentre altri sono apparsi anche sul grande schermo, come nel caso di Kijimi. Chissà se gli hater di Episodio IX avranno da ridire anche su questo, ma la verità è che ormai la Trilogia Sequel esiste ed è meglio imparare a farci l’abitudine. E in effetti Kijimi, dalle parole di Poe Dameron e Bliss, è stato descritto come un pianeta fondamentale per criminali e contrabbandieri: quale migliore luogo, dunque, per le avventure di Kay.
Il gameplay: tra azione, avventura, stealth e viaggi spaziali
Ciò che emerge dall’Ubisoft Forward è che Massive sembra aver lavorato in direzione della grandiosità e della varietà. Non solo in termini di ambienti e spazi (il gioco è stato descritto come un open world, e possiamo quindi aspettarci tanti mondi dalle vaste sezioni free roaming), ma anche nel gameplay.
Come dicevamo in precedenza, il gameplay esteso si è aperto con una missione stealth di Kay in compagnia di Nix, nella base di un gruppo di criminali organizzati che custodivano l’oggetto bersaglio della furfante – un sorta di ostrica spaziale contenente quelle che sembrano essere perle blu, ma questo poco importa. La donna cerca di abbandonare l’area senza farsi notare, sfruttando coperture, attaccando alle spalle i nemici e comandando addirittura a Nix di interagire con oggetti o macchinari per trovare nuove vie di fuga. La fase stealth, però, non ha successo: Kay viene individuata dai nemici, e la donna è quindi costretta a impugnare il suo blaster e attaccare senza pensarci troppo tutti coloro che si trovano tra lei e uno speeder che le consente di fuggire.
Prima di arrivare a Jaunta’s Hope, dove poi avrà luogo il dialogo tra Kay e il compratore, possiamo anche dare un primo sguardo a quello che il pianeta di Toshara ha da offrire. In termini contenutistici, non possiamo ancora esprimerci, anche perché questo mondo potrebbe nascondere mille segreti, ma tutto ciò che si trova intorno ai due insediamenti visitati da Kay appare come spento e desolato, privo di qualsivoglia briciolo di interesse nel divergere dal percorso stabilito e lasciarsi andare all’esplorazione. Questo resta un interrogativo tutto da scoprire, ma il gameplay di Outlaws non è certo confinato solo a terra.
Se non altro, scopriamo che c’è anche un elemento forse quasi ruolistico in tutto questo. Parlando con l’ufficiale imperiale a Jaunta’s Hope, Kay può infatti decidere di pagare una tangente oppure rifiutarsi. Forse stiamo esagerando, ma è possibile che la protagonista possa decidere di restare abbastanza neutrale in questo contesto, una galassia dove l’unico baluardo di resistenza è dato dalla Ribellione, oppure se abbracciare l’indipendenza e fare la voce grossa anche di fronte alla potenza delle forze di Palpatine. Nel gameplay mostrato, ovviamente, Kay rifiuta di assecondare la richiesta, e da lì viene messa una taglia sulla sua testa.
La donna e Nix salgono quindi a bordo della Trailblazer, sulla quale si trova già il droide ND-5, per fuggire da Toshara a gambe levate, ma non passa molto prima che i Caccia TIE inizino ad attaccare la nave appena sbuca dall’atmosfera del pianeta. Un breve inseguimento, qualche colpo ben assestato (niente di lontanamente simulativo alla Star Wars: Squadrons, ma tutto molto arcade), e la situazione è risolta: Kay avvia il viaggio nell’iperspazio e si dirige verso una destinazione ignota, pronta per un’altra missione.
Farsi un’idea precisa di Star Wars: Outlaws dopo 10 minuti di gameplay è impossibile, ma quello che Massive Entertainment ha mostrato è un prodotto solido, ricco e preciso negli intenti, capace di differenziarsi dai vari Star Wars Jedi e Battlefront di Electronic Arts per proporre l’universo di George Lucas da un punto di vista differente. Con queste premesse, Ubisoft potrebbe aver trovato, finalmente, il pezzo da novanta che sta cercando da tanto tempo per ritrovare fiducia e soprattutto serenità finanziaria.