La decisione di Google di chiudere la divisione Stadia Games and Entertainment: fondata nel febbraio del 2019, era formata da due studi e 150 sviluppatori capitanati da Jade Raymond, il cui obiettivo era quello di realizzare videogiochi esclusivi, sta ancora facendo discutere.
Il gigante di Mountain View ha tenuto specificare che questa decisione non rappresenta la fine di Google Stadia, ma si tratta piuttosto di un cambiamento delle priorità: spinto forse dal successo riscontrato da Cyberpunk 2077, il team preferisce dirottare le proprie risorse verso la stipulazione di accordi con le terze parti, mettendo inoltre la propria tecnologia a disposizione degli interessati (una sorta di white label).
In futuro, quindi, non vedremo giochi esclusivi first-party per Stadia. Jade Raymond ha lasciato immediatamente Google, e dopo essersi presa qualche giorno per raccogliere i pensieri ha scritto quanto segue sul suo profilo Twitter personale: “Sono orgogliosa del team che abbiamo messo in piedi per Stadia Games & Entertainment, e del lavoro rivoluzionario compiuto sui giochi esclusivi per la piattaforma. È stata una decisione difficile cogliere questa nuova opportunità, e sarò per sempre grata nei confronti dei membri del team per ciò che abbiamo imparato e gli obiettivi che abbiamo conseguito assieme”.
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