Il finale della terza stagione di Squid Game ha lasciato milioni di spettatori con il fiato sospeso e molte domande, ma ora arriva una rivelazione sorprendente: il creatore della serie, Hwang Dong-hyuk, ha ammesso che inizialmente il finale della serie era totalmente diverso.
Precisiamo immediatamente che in questo articolo sono presenti spoiler importanti sulla trama (e sul finale) della stagione 3 della serie TV di Netflix.
Fatta questa importante precisazione, inizialmente il destino di Gi-hun doveva essere ben diverso. L’idea originale prevedeva che il protagonista mettesse fine ai giochi e sopravvivesse, partendo poi per gli Stati Uniti per ricongiungersi con sua figlia. In quella versione, sarebbe stato lui a notare la misteriosa reclutatrice americana, anziché morire nel finale.
Tuttavia, col progredire della scrittura, Hwang ha deciso di cambiare radicalmente direzione. Riflettendo sul mondo attuale e sulle crisi globali, ha sentito il bisogno di dare alla storia un messaggio più forte e simbolico: il sacrificio di Gi-hun come metafora della rinuncia necessaria per costruire un futuro migliore. Secondo l’autore, la società contemporanea è immersa in competizione, crescita illimitata e avidità, elementi che vanno abbandonati per non compromettere le generazioni future. Gi-hun, morendo, non pronuncia completamente la frase “Humans are…” (gli umani sono…), lasciando al pubblico il compito di riflettere su cosa significhi davvero essere umani.
Un altro elemento discusso è la scena finale, che vede Cate Blanchett nei panni di una reclutatrice americana. Nonostante le voci su un possibile spin-off occidentale diretto da David Fincher, Hwang ha chiarito che non ha scritto questa scena per preparare un seguito, ma per sottolineare l’inesorabile ciclicità del sistema dei giochi: anche se si chiude una porta, il meccanismo si riproduce altrove, rendendo evidente quanto sia difficile spezzarlo. Il Front Man stesso, sorpreso nel vedere la reclutatrice, rappresenta questa consapevolezza.
Infine, Hwang ha scelto Cate Blanchett perché cercava una figura capace di dominare la scena con un solo sguardo, in grado di trasmettere potere e freddezza in pochi secondi. E il risultato, a giudicare dall’impatto della scena finale, pare aver colto nel segno. Secondo il creatore quindi con Squid Game 3 si chiude un ciclo, non solo narrativo ma anche concettuale: una riflessione profonda sull’umanità, il sacrificio e l’impossibilità di distruggere i sistemi corrotti.
The initial idea for the ending of ‘SQUID GAME’ has been revealed:
“It was having Gi-hun end the game, in one way or another, and leave alive and go see his daughter in America. So originally, I thought the person who witnesses the American recruiter woman would be Gi-hun”… pic.twitter.com/hsyfzHYF0E
— DiscussingFilm (@DiscussingFilm) July 3, 2025