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Home»Notizie»Spoiler | Resident Evil Village: I migliori easter egg del gioco

Spoiler | Resident Evil Village: I migliori easter egg del gioco

Resident Evil Village è oramai nelle case e sugli schermi di molti di noi, pronto a tenerci incollati al display e fare qualche bel salto
Giovanni CarrieriBy Giovanni Carrieri11 Maggio 2021Updated:15 Giugno 2021
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Resident Evil Village
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Resident Evil Village è oramai nelle case e sugli schermi di molti di noi, pronto a tenerci incollati al display e fare qualche bel salto sulla sedia. Il gioco, a differenza del suo predecessore che ereditava molto dai primi capitoli della saga, in questo caso s’ispira chiaramente, sotto diversi punti di vista, a Resident Evil 4, titolo cui rende omaggio con una lunga sequela di citazioni. Nella lista degli easter egg figurano però anche altri titoli della fortunata serie Capcom, e non mancano anche alcune citazioni del tutto estranee alla serie.

Come preannuncia il titolo di questo articolo, continuate la lettura a vostro rischio e pericolo, poiché degli spoiler sono in agguato nelle prossime righe. Forse, e dico forse, è meglio proseguire solo se quantomeno si è già concluso il titolo, o nella strana eventualità che le anticipazioni non vi siano di fastidio.

Si comincia con un indizio celato proprio in casa Ethan Winters, nelle prime battute di Resident Evil Village. Su di uno scaffale è possibile scovare un libro scritto da un certo George Trevor. Se questo nome fa suonare qualche campanella nella vostra testa è perché George Trevor è l’architetto della famigerata Villa Spencer, fatto reso noto per la prima volta dal remake del primo Resident Evil per GameCube: un dettaglio assente nel titolo originale inserito nel remake per dare spessore alla storia. George è inoltre il papà della povera Lisa Trevor, soggetto su cui la Umbrella testò i propri virus, tramutandola in quello che sarebbe poi stato l’inedito boss del remake in questione.

Un forte legame tra Resident Evil Village e Resident Evil 4 è poi il mercante. Nel nuovo capitolo abbiamo il corpulento Duca, questo strano individuo che gira liberamente per la mappa di gioco, e che pare alieno alle diatribe tra gli altri personaggi di gioco. Nel interagire con lui c’è l’eventualità che questi ci chieda: “What are you buying?” (Cosa vuoi comprare? ndr), per poi aggiungere che è una frase usata spesso da “un vecchio amico”. Questo vecchio amico altri non è che il misterioso mercante di Resident Evil 4, che accoglieva Leon sempre con questa frase.

Non mancano poi dei chiari riferimenti nascosti nella lista dei Trofei, come il trofeo Ethan e il Calice di Pietra, chiaro riferiremento a Harry Potter e il Calice di Fuoco. Vi è poi un obbiettivo, sbloccabile calciando via un nemico fattosi troppo vicino, che si chiama Distanziamento Sociale, e che è un ovvio riferimento alle norme di sicurezza che l’attuale situazione globale impone a ognuno di noi. C’è poi un riferimento tutto italiano nei trofei, che salta fuori quando distruggiamo la nostra prima capra di legno. L’obbiettivo in inglese si chiama Cynic, che tradotto significa Cinico, ma in italiano è stato tradotto in Capra!: un chiaro riferimento all’epiteto che il burbero Vittorio Sgarbi è solito affibbiare a chi secondo lui dimostra una fastidiosa ignoranza. C’è anche un obbiettivo, ottenibile dopo la personalizzazione di tutte le armi con ogni relativa parte di modifica, che si chiama Approvato da Kendo, un riferimento alla famiglia Kendo, che per prima abbiamo conosciuto in Resident Evil 2, quando nelle battute iniziali ci ritroviamo a irrompere nel negozio d’armi di Robert Kendo. Sempre riferito a loro, nella casa di Ethan è presente un libro titolato Gun Survivalist, scritto da Joseph Kendo, fratello di Robert e costruttore della pistola in dotazione a Leon all’inizio di Resident Evil 4.

Sempre a casa di Ethan è rinvenibile, tra alcuni scatoloni stipati in una stanza, una bubblehead che ritrae un giocatore di football americano, una di quelle statuette che in Resident Evil 7: Biohazard eravamo chiamati a distruggere. Nelle prime battute dell’avventura, inoltre, quando Ethan incontra alcuni superstiti del villaggio, tra loro può imbattersi in un tizio fortemente ubriaco che tiene stretta in mano una bottiglia di Dulvey Beer, vale a dire birra prodotta a Dulvey, nel Louisiana: medesimo luogo in cui si svolgono le vicende di Resident Evil 7: Biohazard.

C’è anche un riferimento a Chris Redfield, uno dei personaggi più emblematici della serie (presente anche in questo ottavo capitolo), durante lo scontro con Karl Heisenberg, che lo definisce un “ca**one pesta-macigni”, con un chiaro riferimento alla famosa scena dello scontro finale di Resident Evil 5 in cui Chris, per farsi strada oltre una pozza di lava incandescente, prende a pugni un enorme masso allo scopo di creare un ponte – una scena, decisamente tirata, che ha dato i natali a diversi meme e sui cui anche la stessa Capcom, con questo riferimento, dimostra di saper ridere.

Infine vi è una intera location creata come una sorta di omaggio, più che un easter egg, a P.T., la teaser demo di quello che sarebbe dovuto essere il Silent Hills di Hideo Kojima. Questa location è la casa di Donna Beneviento, che soprattutto nel corridoio centrale ricorda quasi alla perfezione quello visto in P.T., con tanto di telefono destinato a suonare d’improvviso facendoci trasalire. Nella stessa location tocca poi fuggire, a gambe levate, da un orribile neonato gigante che è un chiaro riferimento sempre alla demo teaser di Hideo Kojima e al feto alieno che si poteva trovare gettato in un lavandino.

I riferimenti certo non finiscono qui, ma questi sono senz’altro i più interessanti e quelli che maggiormente saltano all’occhio. Ne avete scoperti alti? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti! E, se ancora il gioco non vi convince, lasciate che la nostra recensione vi aiuti a prendere una decisione.

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