Quello del Review Bombing è un fenomeno oramai piuttosto conosciuto, orde di utenti corrono a valutare negativamente un titolo per le ragioni più disparate con lo scopo di far abbassare la valutazione media del gioco. Quello di The Last of Us 2, oltre ad essere uno dei più recenti episodi di Review Bombing è anche uno dei più imponenti in termini di affluenza di utenti “scontenti”. Di fronte ad un fenomeno di questo genere c’è davvero poco da fare, se da un lato si cerca di arginare il problema limitando la libertà di espressione degli utenti, dall’altro si va a creare un pericoloso precedente che potrebbe portare ad un mondo in cui gli utenti non avranno il diritto di dire la loro.
Il mondo dei videogiochi, come già accennato, non è nuovo al fenomeno del Review Bombing, in questo articolo approfondiremo quelle che sono le motivazioni, giustificate o meno, che portano gli utenti a scagliarsi verso un titolo. Prima di passare agli esempi concreti e di sviscerare una vicenda molto più complessa di quel che sembra, è necessario mettere il punto sul concetto di Review Bombing e su come questo abbracci a tutto tondo il mondo dell’informazione digitale. Per farla breve, il Review Bombing non è prerogativa del mondo dei videogiochi o dell’intrattenimento in generale, un ristorante può essere vittima di Review Bombing su Tripadvisor così come l’applicazione Tik-Tok è stata vittima di un incredibile Review Bombing che ha portato lo score medio dell’applicazione da 4.7 stelle ad appena 1.2. Un episodio di Review Bombing che ha costretto Google a rimuovere più di 6 Milioni di recensioni negative dall’ormai famosissima applicazione cinese.
Cos’è dunque il Review Bombing? È semplicemente la trovata di un’utenza tossica finalizzata a rovinare l’escalation commerciale di un prodotto? Oppure è un potentissimo mezzo di comunicazione spesso utilizzato per mandare un messaggio?
Sebbene l’essere umano si confermi essere una creatura piuttosto semplice, fatta di bianco e nero, amore ed odio, la banalità della vita ci porta sempre all’inesorabile conclusione che vede la verità stare nel mezzo. Anche in questo caso, così come all’interno di ogni maggior dibattito sia esso sociale o politico, non vi è mai la totalità del giusto da una parte e quella dello sbagliato dall’altra. Si, è vero, la sensazione di appartenenza ad uno “schieramento” da una parte ci conferisce quella sicurezza di essere accompagnati da altre persone che seguono il nostro stesso ideale, dall’altra la necessità di avere un nemico ben definito da combattere e contro il quale puntare il dito è sicuramente una motivazione più facile da abbracciare rispetto al noioso fermarsi a pensare chi, cosa o come.
Detto questo, quello del Review Bombing può essere un potentissimo strumento capace di mandare un messaggio importante che abbia effetto sul breve e lungo termine. Se da una parte abbiamo infatti un Review Bombing mirato a The Last of Us 2 per motivazioni inerenti sia alla presa di posizione sociale di Neil Druckmann che agli scandali che hanno preceduto l’uscita del gioco ma anche e soprattutto a causa di alcune scelte narrative che hanno scontentato non pochi utenti, dall’altra abbiamo lo storico Review Bombing mirato a Star Wars Battlefront 2 che ha portato il titolo di Electronic Arts ad un minimo storico di 1.5/100.
Spesso la causa del Review Bombing non è strettamente legata alle proprietà ludiche del titolo e, se nel caso di The Last of Us 2 e Star Wars Battlefront 2 la causa principale delle recensioni negative è in qualche modo riconducibile ad elementi legati al videogioco, esistono casi in cui il Review Bombing viene messo in atto anche per contestare scelte commerciali, sociali o politiche dello sviluppatore o del publisher. Tra i due più grandi esempi possiamo trovare il Review Bombing mirato a Rocket League in seguito all’acquisizione di Psyonix da parte di Epic Games che ha innescato l’ira dei giocatori che vedono nello sviluppatore di Fortnite il male supremo oppure in seguito scelta di Campo Santo di far rimuovere i contenuti di Firewatch dal canale Youtube di PewDiePie in seguito ad esternazioni di natura razzista. In entrambi i casi abbiamo fenomeni di Review Bombing completamente slegati dall’esperienza di gioco o dalle sue componenti anche marginali. Si potrebbe dire lo stesso per tutte quelle valutazioni negative mirate ai titoli esclusivi di una console rispetto ad un’altra, in questi casi il Review Bombing è semplicemente un mezzo atto a vandalizzare, schernire o semplicemente disturbare la valutazione complessiva di un titolo per motivazioni legate alla più becera tifoseria.
Se pensiamo dunque che The Last of Us 2, oltre ad essere un titolo decisamente risonante, va a toccare tutte le corde che abbiamo descritto, non risulta più così tanto difficile concepire il massiccio Review Bombing che è stato scatenato sul titolo di Naughty Dog. Abbiamo infatti un’esclusiva Playstation criticata da molti per alcune scelte narrative e finita al centro di una bufera mediatica a causa di motivazioni politiche e sociali.
Come abbiamo dunque accennato con alcuni semplici esempi, è sicuramente facile liquidare il tutto puntando il dito verso l’utenza tossica. Ciò che invece traspare è la potenza comunicativa del Review Bombing che, a conti fatti, equivale ad un murales virtuale che tapezza le mura dell’industria del videogioco. Da un lato abbiamo i vandali che si divertono a disegnare organi genitali e insulti senza nessun fine se non l’amore per il caos (anch’esso di dimensioni variabili, ndr), dall’altra vi è invece la resistenza che si oppone alle ingiustizie o presunte tali attraverso l’unico mezzo espressivo capace di scalfire gli incravattati malvagi delle corporazioni multiplanetarie.
Ogni rivoluzione ha i suoi criminali che si “imbucano” sfruttando il pretesto per seminare caos e discordia, questo non deve mai demonizzare il potentissimo messaggio che viene lanciato alla base.
Alla luce di quanto analizzato finora è dunque possibile inquadrare il fenomeno del Review Bombing con più coscienza, condannandolo quando infondato ed esplorandone le motivazioni quando il messaggio comunicato va oltre il semplice odio o la semplice presa di posizione. Il Review Bombing si configura dunque come un potentissimo e brutale mezzo di comunicazioni, spesso usato in modo improprio ma capace di far cambiare rotta all’intera industria del videogioco, ricordate la patch per cambiare il finale di Mass Effect 3? Caotico ed imprevedibile, abusato e difficile da prevedere, il Review Bombing è l’espressione della resistenza che i videogiocatori devono saper sfruttare e allo stesso tempo combattere.