No Man’s Sky NEXT è la nuova espansione rilasciata dal team Hello Games. L’upgrade sarà fedele al visione originaria ma la espanderà introducendo corpose features, come alcune già promesse nel 2016 ma mai realizzate. A due anni di distanza ha ancora senso? No Man’s Sky è ancora in grado di incuriosire ed attirare una corposa utenza?
No Man’s Sky nel 2016
Navi spaziali, pianeti da esplorare e un mondo creato proceduralmente e potenzialmente infinito. Queste sarebbero dovute essere le caratteristiche e le immagini che più di altre si legavano a No Man’s Sky. A distanza di due anni, però, è impossibile non unire il titolo sviluppato da ragazzi di Hello Games alle tantissime critiche che lo hanno travolto all’uscita.
No Man’s Sky mostrò, sin dal suo annuncio, tutte le sue enormi potenzialità generando alte aspettative, che vennero ancor di più alimentate quando Sony decise di supportare il progetto. A quel punto l’ esposizione mediatica divenne altissima, ed ogni qual volta il buon Sean Murray concedeva un’ intervista, il titolo si arricchiva di nuove componenti che piano piano lo spostavano da interessante a rivoluzionario. No Man’s Sky non era quindi più un semplice indie, ma era prepotentemente diventato un vero e proprio tripla A. Una volta uscito (9 agosto 2016) mantenne tutte le promesse? Non esattamente. Il titolo sì aveva avuto- anche nel prezzo- il trattamento delle grandi produzioni, ma concretamente era un buon indie al quale mancavano però buona parte delle features promesse. I giocatori si trovarono di fronte a un titolo eccessivamente breve, con i combattimenti (il teorico fiore all’occhiello) simile nelle meccaniche a tanti altri e un multiplayer che non si avvicinava lontanamente da quello descritto dagli sviluppatori. Inoltre la grande varietà e l’ interazione promessa grazie alla creazione procedurale erano solo apparenti, dato che solo dopo poche ore di gioco il tutto risultava piatto e monotono. Ed ecco spiegate le tante (e lecite) polemiche e critiche, da parte dei giocatori.
Il gioco comunque non era stato un completo fallimento, tanto da riuscire a ritagliarsi una fetta di appassionati, ma avrebbe sicuramente avuto un maggiore successo se ci fosse stata nella comunicazione una maggiore chiarezza e onestà.
No Men’s Sky: Next
Nonostante una partenza non proprio entusiasmante, Sean Murray e tutto il team di sviluppo non hanno mai smesso di credere nelle potenzialità del gioco rilasciando, negli ultimi due anni, patch e aggiornamenti. Un ulteriore passo avverrà oggi con il rilascio di NEXT, l’update che introdurrà tante novità interessanti molte delle quali annunciate due anni fa, ma mai inserite, come il tanto agognato- e sopra citato- multiplayer. A tal proposito dopo un lungo silenzio Sean Murray ha dichiarato:“Ciò che mi viene da dire riguardo il lancio è che c’era questo gioco strano in cui potevi essere un lupo solitario, era molto sci-fi. Per quanto mi riguarda sono così orgoglioso di quel gioco. Siamo riusciti a realizzarlo e toccava davvero le corde che volevamo toccasse. A livello emotivo trasmetteva le emozioni che desideravamo. Alcune persone lo capirono, leggendo recensioni come quelle del Time, di The Guardian, di Eurogamer, capimmo che stava toccando le corde a cui puntavamo cinque anni prima. Quando annunciammo il gioco e lo mostrammo al VGX per la prima volta, un gioco con un intero universo, con la possibilità di atterrare su un pianeta e avere queste piante, queste rocce e queste creature, le persone pensavano che fosse impossibile, che fosse vaporware, ma su quell’aspetto ci siamo riusciti”. E inoltre ha aggiungo su Next : “Quando vedi un gruppo di quattro giocatori insieme c’è comunque quella sensazione tipicamente sci-fi, c’è ancora la solitudine perché è presente questo intero pianeta e tu sei solo un piccolo puntino. È sempre lo spazio, è sempre la frontiera. La visione non è cambiata, è solo diventata più ampia e profonda. Ero molto felice di come rispettavamo questo aspetto sin dal lancio ma c’era questo bagaglio di potenziale inespresso facilmente visibile. Inizi a pensare che questo gioco potrebbe essere molto di più e allora ho compreso perché le persone pensassero che sarebbe stato fantastico con il multiplayer”.
Insomma l’update inserirà tante novità che non rivoluzioneranno la visione originale, ma la espanderanno avvicinandola di più all’idea originale degli sviluppatori ma soprattutto a quello che i giocatori si aspettavano ed era stato loro promesso nel 2016. Perché per quanto l’agognato l’obiettivo sembri ormai vicino (tutto sarà da confermare) c’è sempre da considerare e sottolineare un punto importante: l’apparente raggiungimento è arrivato con un ritardo di ben due anni. E’ lecito allora chiedersi: ha ancora senso? E se l’espansione risultasse valida riuscirebbe a superare due anni di critiche? No Man’s Sky aveva al lancio un grande potenziale inespresso: l’idea quindi di non lasciare cadere il gioco nel dimenticatoio e provare a dare all’utenza un gioco completo è sia lodevole che intelligente. In due anni, certo, il panorama videoludico è leggermente cambiato, ma forse quel cambiamento è necessario per far ritagliare a No Man’s Sky un piccolo spazio nel panorama del multiplayer online attualmente al massimo dell’espansione e non ancora saturo. Inoltre puntando molto con NEXT sull’online e la terza persona, il gioco avrebbe veramente la possibilità di acquisire nuovi giocatori prima impossibili da raggiungere. L’idea quindi di trovarci di fronte al vero No Man’s Sky non è così utopica: ovviamente tutto sarà ancora da confermare provando l’espansione. Una cosa è certa: l’interesse su No Man’s Sky è ancora vivo.