Crackdown 3, uno dei titoli più importanti della line-up Xbox, sembra essere sfuggente e, dopo un rinvio a data da destinarci ci aspettiamo sicuramente di saperne di più durante l’E3 di quest’anno. Crackdown 3 sembra però essere nato sotto una stella non proprio brillante, frutto di uno sviluppo forse troppo travagliato e di una promessa non proprio mantenuta.
Crackdown 3, annunciato ufficialmente nel 2014 ma tornato in auge nel 2017, è un titolo dallo sviluppo non privo di ostacoli. Le prime immagini del titolo, frutto di una tech-demo dimostrativa circa le potenzialità del Cloud applicato allo sviluppo dei videogiochi, si sono trasformate soltanto in seguito in un titolo vero e proprio. Dopo l’apparizione di misteriosi Loghi durante le varie conferenze tra il 2014 ed il 2017, lo scorso anno è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale che vedeva il titolo in uscita il 27 Ottobre, in occasione del Day One di Xbox One X. Dopo il trailer esplosivo con Terry Crews e qualche sequenza di gameplay abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano il titolo, ne abbiamo parlato in uno speciale dedicato e, all’unisono con la maggior parte della stampa specializzata, non ne siamo stati veramente entusiasti. Il problema, radicato nel comparto tecnico e nella solidità stessa della struttura di gioco ci ha lasciato con moltissime riserve sul titolo ma consapevoli che il lancio non sarebbe avvenuto prima di 4-5 mesi. Come tutti sappiamo, Crackdown 3 è stato poi rinviato a data da destinarsi, indicando un generico Q2 2018 che lascerebbe intendere un periodo compreso tra Aprile e Giugno dell’anno corrente. Negli ultimi giorni sempre più rumors si sono susseguiti, vociferando di un rilascio pressappoco immediato o addirittura durante la stessa conferenza E3 di Microsoft. Ciò che lascia perplessi è però la totale assenza di contenuti rispetto a quelli mostrati lo scorso anno, nessun videodiario, nessun gameplay approfondito, niente di niente. Ora, non vogliamo certamente mettere naso nel modo di gestire il marketing di un titolo Tripla A ma un rilascio senza preavviso di un titolo del quale praticamente non si parla mai non fa certo ben sperare. Lo stesso Sea of Thieves, nonostante l’accoglienza variegata da parte della stampa, forte di una campagna marketing davvero ben realizzata, è riuscito a scalare le classifiche andando a conquistare il titolo di nuova IP più venduta su Xbox One mentre State of Decay 2, attraverso un paio di video e qualche screenshot rilasciati negli ultimi mesi, è riuscito a catturare l’attenzione, ma Crackdown 3 dov’è?
Ogni volta che ci avviciniamo al titolo, non soltanto come giocatori ma come veri e propri consumatori, cercando di analizzare le dinamiche che stanno dietro allo sviluppo, l’impressione è quella che Crackdown 3 sia sempre stato un progetto di backup, qualcosa da tirare fuori quando le cose si mettono male come la cancellazione improvvisa di Scalebound in occasione dell’uscita di Xbox One X in modo da accompagnare la console. Effettivamente Crackdown 3 è letteralmente sparito dal 2014 al 2017, periodo durante il quale Scalebound rappresentava l’elemento di punta della line-up Xbox, una volta cancellato il progetto di Platinum Games ecco riaffiorare dal nulla Crackdown 3 con la promessa di nuove notizie all’E3 2017. Un po come se il progetto fosse stato a lungo accantonato e tirato fuori per colmare il buco lasciato dall’ormai defunto progetto di Hideki Kamiya, riportando in auge una promessa legata al Cloud Gaming a lungo lasciata sopita e dimostrata soltanto parzialmente attraverso L’IA di Titanfall. Il Cloud gaming in effetti rappresenta uno dei traguardi più importanti di questa generazione di console, una promessa espressa nel lontano 2013 ma che non ha trovato ancora un’applicazione veramente sbalorditiva, limitandosi a gestire funzioni secondarie molto utili come i Drivatar di Forza Motorsport e Horizon ma mai veramente determinanti. Crackdown 3 è l’occasione perfetta per dimostrare con i fatti la tanto chiacchierata potenza del cloud e siamo sicuri che il titolo abbia fatto enormi passi avanti rispetto a quanto visto l’anno scorso anche dal punto di vista tecnico. I dubbi tuttavia rimangono davvero tanti e il destino di Crackdown 3 sembra essere ancora incerto nonostante la vicinissima finestra di uscita. Sicuramente ne sapremo di più durante l’E3 2018 ma le informazioni che abbiamo in questo momento lasciano presagire un titolo dallo sviluppo problematico che potrebbe sorprenderci o confermare i nostri dubbi.