Chi come me è cresciuto con i videogames sa bene cosa significhi coltivare una passione del genere nel corso degli anni e dei diversi periodi di vita.
Superato lo stupore generale dell’infanzia, quando mostrare il proprio Game Boy ti qualificava come “cool” e in qualche modo proiettato al futuro, si passava verso la difficile epoca dell’adolescenza, dove i videogames venivano etichettati come materia per brufolosi nerd troppo impegnati a stare davanti allo schermo per poter dare retta alle/ai ragazze/i.
Passato anche l’ultimo scoglio, segnato dalla fine del periodo della scuola dell’obbligo e il conseguente ingresso nell’età adulta, ci si sentiva come dopo aver completato l’avventura principale di un videogioco ed essere passati alla fase post-game, in cui ci si poteva finalmente godere ogni aspetto del mondo circostante senza doversi preoccuparsi di professori, compagni di banco o genitori arrabbiati.
In questo limbo pacifico da “quiete prima della tempesta”, fatto di maggiori libertà e ricerca del proprio “io”, è indubbiamente più semplice dedicarsi a joypad e schermi.
Lo spettro delle responsabilità, però, è li dietro l’angolo ad attenderci, pronto a renderci sempre più difficoltoso dedicare lo stesso tempo di prima ai videogames, che al contempo si evolvono e diventano più complessi, più longevi e più “invadenti”.
E’ proprio quando si passa allo stadio finale, ovvero l’indipendenza più o meno totale, che il gioco (della vita) si fa duro.
Meno soldi, meno tempo e meno spazio, questi sono i fattori cruciali che sanciscono l’inizio di una nuova epoca e la fine della pacchia per ogni generazione di videogiocatori che compie il “grande passo”.
Ma se lasciare che le nostre passioni vengano totalmente annichilite è fuori discussione, perlomeno se non si è costretti da forze di causa maggiore, possiamo davvero continuare a coltivare l’hobby per i videogames nonostante bollette, mutui da pagare, lavoro e altre “follie” come il matrimonio o, peggio ancora, marmocchi all’orizzonte?
Ebbene si, oggi Game-Experience vi offre una semplice guida di sopravvivenza al videogiocatore che cresce.
MENO SPAZIO…
Partiamo dal problema primario.
Vi ritrovate a dover traslocare e non sapete come portare la vostra intera collezione di scatoline, scatoloni, statue, spade, maglie, gadget e altre chincaglierie legate al mondo dei videogames?
Come fate a farci stare tutto quanto nel vostro nuovo loculo? Semplice, non potete.
O meglio, non potete portarvi dietro tutto, ma perlomeno l’essenziale.
E se la triade televisore-console-giochi non può in alcun modo mancare nella vostra nuova dimora, è bene selezionare accuratamente quali saranno i titoli più importanti da portarsi con sé in questa avventura, breve o lunga che sia.
Vediamo i 5 videogiochi da portarsi dietro assolutamente nella nuova casa:
1) Il gioco che avete appena acquistato: bello o brutto che sia, dovete comunque finirlo e non potete fare a meno di portarlo con voi. Probabilmente l’avete lasciato dentro alla console.
2) Il gioco nel vostro cuore: probabilmente l’avrete già rigiocato alla noia, ma vederlo sullo scaffale vi porterà alla mente solo bellissimi ricordi con cui struggersi e rimembrare i “bei vecchi tempi”.
3) Il gioco da fare in compagnia: mettete che i vostri amici vi vengano a trovare. Volete farvi trovare impreparati senza alcun party game o sportivo con cui massacrarvi allegramente in compagnia? Funziona molto di più di una cena.
4) Il gioco che proprio non sopportate: contrariamente al gioco del vostro cuore, questo vi ricorderà i vostri errori fatali e fungerà come monito per i futuri acquisti.
5) Il gioco di cui vi vergognavate tantissimo: adesso che avete casa vostra potrete finalmente godervi Senran Kagura Burst o Dead Or Alive Xtreme senza il rischio di spiacevoli momenti imbarazzanti con i propri genitori.
Nel caso in cui dobbiate necessariamente far sparire tutto dalla vecchia casa e non ci fosse alcun spazio per le vostre splendide quanto ingombranti Collector’s Edition, provate a cercare qualche video-ludoteche nella vostra zona. Spesso possiedono teche in cui vengono esposte rarità e memorabilia a tema videogame. Potrebbero prendersi cura per voi delle vostre preziose scatoline per la gioia dei clienti.
…MENO SOLDI…
Se il vostro conto in banca è passato dal verde al rosso, è bene pianificare i propri acquisti onde evitare di esaurire ben presto le finanze.
Il tempo delle paghette è finito, nel contempo però, è incominciato quello degli affitti e delle salatissime bollette da pagare.
Non potendo ricorrere ai cheat come in The Sims per aumentare il proprio capitale, per far fronte alla nuova minaccia economica bisogna armarsi di santa pazienza e prepararsi alla ricerca sfrenata dell’offerta migliore.
Il dayone è logicamente il periodo più critico, nel quale i titoli vengono proposti a prezzo pieno con pochissima probabilità di sconti.
I più pazienti preferiscono quindi attendere fino ai consueti pricecut o alle Game Of The Year edition, che, a un prezzo scontato, ripropongono i migliori titoli dell’anno passato arricchiti di DLC e contenuti esclusivi.
Qualora fosse difficile resistere alla tentazione di acquistare la propria copia della killer application fresca d’uscita, è bene tenere sempre sott’occhio il vostro portale di videogames preferito (Game-Experience.it naturalmente!) nonché la relativa pagina Facebook, potrebbero suggerirvi qualche interessante trucco per ottenere sconti anche con giochi appena usciti, sfruttando promozioni in corso e buoni acquisto.
Anche la cooperazione fra gamers può risultare vincente nel risparmio.
Come dice un famoso detto, i veri amici si vedono al momento del bisogno, perciò createvi una rete di scambi di videogames con altre persone fidate. In questo modo potrete acquistare quanti più giochi possibili suddividendo i costi e ammortizzando le spese. Se, per esempio, siete nel bel mezzo di un mese caldissimo costellato da uscite interessanti, recuperare tutti i nuovi arrivi potrebbe risultare economicamente pesante.
Spartirsi l’acquisto di titoli di comune interesse potrebbe far fronte a questa problematica. Minima spesa, massima resa.
Infine, se nemmeno potete fidarvi dei vostri amici, i nuovi servizi PlayStation Now e Xbox Game Pass (oltre che una buona connessione) vi consentiranno di provare decine e decine di titoli più o meno recenti pagando un canone mensile decisamente inferiore rispetto al prezzo pieno di un singolo videogame.
Insomma, come vedete le soluzioni sono tante, quindi fatevi furbi e incominciate la corsa al risparmio!
…MENO TEMPO!
La più temibile delle piaghe del videogiocatore adulto è sicuramente la mancanza di tempo.
In attesa venga inventata la celeberrima Stanza dello Spirito e del Tempo, è bene adottare alcuni accorgimenti per organizzare al meglio i propri impegni al fine di ritagliarsi uno spazio adeguato per le nostre care console.
Per un lavoratore, specie se con famiglia a carico, le cosiddette ore “d’aria” sono come l’oro, preziose quanto difficili da trovare.
Lavorare di giorno, per rincasare la sera al fine di sbrigare tutte le faccende casalinghe e ridursi così a giocare di notte, non è esattamente la soluzione migliore, a meno che non vogliate rischiare di finire come comparsa nel prossimo Resident Evil.
Pianificare la propria settimana in anticipo, incastrando impegni casalinghi ed extralavorativi, uscite con amici o cene romantiche con il proprio partner, farà si che vi ritroviate con alcuni spazi vuoti di cui non avreste mai immaginato.
I videogame odierni possono richiedere patch o aggiornamenti dispendiosi in termini di tempo.
Onde evitare di sprecare ore preziose, è buona norma avviare tutti i download prima di uscire di casa o di coricarsi, così da avere tutto pronto per giocare al momento opportuno.
Quando finalmente vi ritroverete al cospetto della vostra console…ecco coinquilini, consorte e figli a reclamare il televisore.
Sappiate che avere un unico schermo in casa è decisamente controproducente, è bene quindi munirsi di almeno due televisori così da poterne occupare uno ogniqualvolta fossimo in procinto di videogiocare, lasciando la possibilità a chiunque di godersi un film o un programma televisivo in totale libertà.
E se proprio non potete separarvi dal vostro compagno di vita, perché non raccontargli la trama del gioco spiegando chi siete e cosa state facendo? Molto probabilmente, a prescindere dalla loro opinione nei confronti dei videogame, si appassionerà a ciò che vedrà sullo schermo e sarà felice di seguirvi nelle vostre avventure.
I pargoli si sa, richiedono attenzione ed è importante seguirli soprattutto nelle prime fasi della loro vita.
Una volta cresciuti però, da buoni padri o madri, giungerà il momento in cui potrete condividere i vostri videogame preferiti con loro, non solo per inculcargli la vostra passione e per vantarvi delle vostre esperienze videoludiche passate, ma anche per avere un nuovo compagno o compagna di avventure con cui prendersi a mazzate virtuali in un picchiaduro, crivellarsi amichevolmente di proiettili in qualche FPS o abbattere assieme un altro temibile drago fiammeggiante.