Siamo giunti all’ultimo capitolo del nostro Road to Review di Destiny 2, abbiamo approfondito le meccaniche, esplorato le mappe di gioco e portato a termine la storia, ecco le nostre ultime considerazioni su Destiny 2.
Come abbiamo potuto constatare con il primo capitolo di Destiny, la saga di Bungie è un continuo divenire. Destiny 2 si è presentato in una veste decisamente più invitante rispetto al capitolo precedente e, grazie ad un’offerta contenutisticamente soddisfacente, è riuscito ad instaurare quel senso di continuità necessario per fare in modo di far sentire il giocatore “a casa”. Abbiamo portato a termine la campagna principale, indubbiamente superiore a quella del primo capitolo, spettacolare, cinematografica e molto, molto intensa.
Bisogna sicuramente soffermarsi e constatare quanto il feedback dei giocatori sia stato ascoltato in questi termini. L’intera trama di Destiny 2 coinvolge il giocatore, non lo rende solo partecipe ma lo mette al centro di un conflitto, conferendo importanza e creando un legame tra il giocatore e la trama in modo molto più solido e concreto rispetto alla sequela di missioni che era il primo capitolo. Una maggiore caratterizzazione dei personaggi principali come Zavala, Cayde-6 e Ikora vanno a rafforzare quel senso di appartenenza al mondo dei guardiani mentre la figura di Dominus Ghaul gioca un ruolo fondamentale, illustrando un antagonista dalle numerose sfaccettature. Il personaggio di Ghaul viene raccontato attraverso diverse cutscenes sparse per tutta la durata della campagna, trasformando il misterioso nemico dei guardiani in un personaggio fatto di dubbi, avidità e vendetta.
In seguito al raggiungimento del level cap e dopo aver finito la campagna principale il vero volto di Destiny 2 si mostra e lo fa sotto forma di attività di ogni genere, alcune molto ripetitive, altre più interessanti. Le meditazioni di Ikora ad esempio ricompensano il giocatore con equipaggiamento leggendario a patto di rigiocare alcune missioni della campagna. Gli assalti costituiscono sicuramente una parte sostanziosa dell’offerta mentre per i cala la notte, ovvero una versione ancora più difficile degli assalti, sarà necessario raggiungere un livello di Potere pari a 260. In assenza dei Raid, in arrivo nelle prossime settimane, l’unico vero e proprio scopo di Destiny 2 consiste nel prepararsi al meglio in termini di equipaggiamento ed esplorare i contenuti del gioco per ottenere il più alto livello di Potere possibile. Tra Sfide, Assalti, Pattuglie, Meditazioni, Avventure, Eventi Pubblici e Settori Nascosti, i giocatori saranno sicuramente più che occupati, senza contare coloro che vorranno cimentarsi nel PvP e nelle attività del crogiolo. Il sistema di reputazioni, basato sui singoli pianeti e sulle attività ottenibili nella zona sociale rappresentano un altro modo di guadagnare equipaggiamento e migliorare il proprio livello di potere.
Come abbiamo accennato all’inizio di questo percorso, recensire un titolo come Destiny 2 non è semplice, siamo di fronte ad un titolo in continua evoluzione che saprà sicuramente sorprenderci ancora di più soprattutto nei mesi a venire. Sarà davvero un’ardua impresa mettere insieme tutti gli aspetti di Destiny 2 ma il nostro cammino è appena iniziato.
La nostra esperienza su Destiny 2 ci lascia dunque con un ricordo molto positivo per quanto riguarda i contenuti, un po’ meno per quanto riguarda la stabilità sebbene siamo riusciti ad arginare il terribile errore Cabbage. Ovviamente non abbandoneremo il titolo e cercheremo di prepararci al meglio per affrontare i raid e i contenuti più impegnativi, la strada per arrivare al Potere è infatti ancora lunga.
Non ci resta dunque che salutarvi e darvi appuntamento per la recensione finale in arrivo nei prossimi giorni.