L’Italia, se non tutta l’Europa e il Mondo intero, stanno attraversando un momento difficile. L’invito da parte di tutti per contenere il diffondersi di questo virus è, naturalmente, limitare gli spostamenti e le interazioni umane. Questo è il momento per rimanere a casa evitando palestre, uffici, luoghi affollati e attività collettive. Questo è il momento per completare quel gioco che da tempo vi attanaglia, per finire quella serie che avevate in sospeso o recuperare quel film che da mesi volevate vedere. Noi di Game Experience, e più in generale gli amanti del mondo Nerd, siamo esperti in tutto questo. Nella malaugurata ipotesi che voi abbiate finito tutti i vostri giochi, film e serie tv, vi proponiamo alcune soluzioni originali e divertenti per rigiocare i vostri videogame preferiti in maniera diversa, in una sorta di “riciclo videoludico”. 5 consigli + 1 per dare nuova vita a quelle custodie impolverate che da tempo ormai fanno capolino dagli scaffali di casa vostra. Una raccolta di sfide, o Challenge, più o meno folli in cui potrete cimentarvi in questi giorni di reclusione forzata.
POKéMON (qualsiasi) – NUZLOCKE CHALLENGE
Forse la più celebre all’interno di questo elenco, la Nuzlocke Challenge è una delle sfide più in voga fra i Pokéallenatori di tutto il mondo. Questa metodologia alternativa per giocare ai titoli principali della serie, divenuta in poco tempo oggetto di culto e compatibile con qualsiasi capitolo dell’RPG sviluppato da Game Freak, consiste in alcune regole aggiuntive atte ad aumentare il livello di sfida e rendere così l’avventura ancora più coinvolgente e impegnativa. Il nome di questa challenge unisce quello di Nuzleaf, Pokémon Erba/Buio di terza generazione, con quello di John Locke, enigmatico protagonista della serie tv Lost, dovuta a una particolare somiglianza fra i due riscontrabile nella trasposizione manga del gioco stesso. Le regole principali di questa bizzarra modalità riguardano l’applicazione del permadeath ai nostri mostriciattoli. Qualora uno dei nostri Pokémon dovesse finire KO, infatti, si considererà tale KO come morte definitiva. Il Pokémon, pertanto, dovrà essere liberato o depositato definitivamente nel proprio PC, e in nessun modo potremo reinserirlo nella nostra squadra. Se già questo può sembrarvi complicato, sappiate che, secondo un’altra delle regole fondamentali di questa challenge, potrete catturare solamente il primo Pokémon incontrato per ciascuna zona/percorso e nessun altro. Una regola non obbligatoria ma interessante riguarda l’assegnazione del soprannome a ogni Pokémon catturato per aumentare il vostro legame con loro. Questa regola a primo occhio banale, ha contribuito a una serie di fanfict e diari di gioco da parte degli utenti del Web, che hanno raccontato la propria esperienza con la Nuzlocke Challenge aggiungendo elementi di fantasia e narrativa. Inutile specificarlo, softresettare il gioco per annullare una scelta sbagliata o la perdita di un Pokémon è assolutamente vietato. Se volete approfondire la questione, trovate qui l’elenco completo delle regole, o semplicemente potete prendere spunto da queste per crearne di nuove, visitate questa pagina.
KINGDOM HEARTS 1 – LEVEL 1 CHALLENGE
Rimanendo in tema classici del videogame, parliamo ora di Kingdom Hearts, primo capitolo del crossover Square Enix fra Final Fantasy e Disney uscito nel 2002 su PlayStation 2. Molti di noi ricordano con piacere le avventure di Sora, Topolino e Pippo alla ricerca di Kairi e le Principesse Disney, ma non tutti sanno che esiste un modo alternativo e ben più complesso di giocare a questo primo celebre capitolo della saga. Se pensate di conoscere a menadito ogni dettaglio dei mondi esplorabili di Kingdom Hearts ed ogni combo realizzabile con il vostro Keyblade, questa particolare challenge potrà fare per voi. Per affrontare questa sfida infernale dovrete per prima cosa iniziare una nuova partita a difficoltà “Critico”, così facendo avrete sin da subito disponibile un’abilità chiamata “Exp. 0” che, come dice il nome stesso, non vi permetterà di guadagnare punti esperienza durante l’avventura. Nonostante l’assenza di una vera e propria modalità e di trofei legati a questa sfida, il gioco è comunque programmato per “adattarsi” a questa particolare abilità qualora venisse attivata. Nello specifico, ai nemici basterà colpirvi due volte per mandarvi KO in caso di barra della vita piena, diversamente ogni danno subito sarà per voi letale. Discorso leggermente diverso, ma pur sempre ostico, per quanto riguarda i boss segreti, i quali dovranno invece infliggervi almeno 3 colpi per rispedirvi al creatore. Naturalmente, per non rendere l’esperienza della sfida totalmente proibitiva, il gioco prevede il calcolo dei punti vita dei nemici in proporzione al danno che potete infliggere, ciò significa che pur rimanendo al livello 1 riuscirete comunque a far loro del male, a patto che abbiate attivato l’abilità “Exp. 0”. Insomma, questa challenge vi spingerà a dover memorizzare il più possibile i pattern d’attacco di boss e nemici in modo da ridurre le probabilità di essere colpiti, mettendo a dura prova i vostri nervi. Potete vedere qui un esempio di boss battle a Level 1 dove in un minuto e 14 secondi viene sconfitta Malefica nella sua forma draconica.
THE SIMS 4 – HOMELESS CHALLENGE
Tutti bravi a costruirsi la villa dei sogni e avere successo in amore e in carriera sfruttando i trucchi e il budget inziale! Nomen omen, in questa Homeless Challenge interpreterete un personaggio che ha appena perso il suo lavoro finendo così sul lastrico, senza una dimora o una famiglia su cui fare affidamento e, naturalmente, senza un becco di quattrino. Per incominciare questa sfida bizzarra vi basterà creare un/una Sim e partire con un ammontare di 0 Simoleon sfruttando il trucco “money 0”, e quindi iniziare una nuova partita in un lotto completamente vuoto. Come se non bastasse, non ci sarà consentito avere un lavoro poiché, dovendo garantire un certo tipo di realismo, non saremo nelle condizioni per sostenere un colloquio. Bisognerà quindi rovistare nei cestini o farsi amici degli sconosciuti per recuperare denaro e sopravvivere. Se state pensando di trovarvi una fidanzata/o per poi aggiungerlo/a al vostro nucleo familiare e fregarvi così tutti i suoi soldi vi sbagliate di grosso: in questa challenge infatti, non è consentito avere una relazione, e dovrete pertanto basarvi unicamente sulle vostre finanze. Per completare la challenge bisognerà arrivare a racimolare almeno 5000 simoleon e avere inoltre un’abitazione con tutti i beni di prima necessità. Ci sono anche una serie di regole/obbiettivi opzionali che consistono nell’auto premiarvi (tramite i trucchi) con una determinata a somma di simoleon a fronte di alcuni requisiti. Per esempio, la gentilissima zia Edna premierà voi con 1000 simoleon qualora vi specializzasse in una qualsiasi skill con almeno 7 punti. Trovate altri obbiettivi e curiosità qui.
THE LEGEND OF ZELDA – NO SWORD CHALLENGE
Tornando indietro di parecchi anni, quella che riguarda il classico The Legend Of Zelda datato 1986 per NES fu forse una delle prime challenge a fare impazzire i giocatori di tutto il mondo. Se in una delle primissime fasi, divenuta poi iconica della serie, un barbuto individuo all’interno di una grotta ci forniva una spada dando il via alle avventure di Link, iniziò a circolare la notizia che la stessa non era imprescindibile per poter portare a termine il gioco, o almeno gran parte di esso. Lo scopo di questa sfida è quindi quello di partire per l’esplorazione di Hyrule senza passare prima nella fatidica caverna, facendo affidamento soltanto sulle armi secondarie. Parecchi video sul tubo dimostrano infatti quanto ciò sia fattibili, nonostante sia comunque piuttosto difficoltoso. Inoltre, in questa sfida è possibile completare il 99% del gioco: solo lo scontro finale con Ganon necessita di un fendente per essere portato a termine, pertanto questa difficile challenge si concluderà appena prima di entrare nella stanza dell’eterno nemico di Link.
HALF LIFE 2 – GRAVITY GUN ONLY
Il capolavoro di Valve ha certamente segnato un’epoca, reinventando completamente il genere degli sparatutto in prima persona, donandogli un’aurea cinematografica e rivoluzionando il concetto di fisica all’interno di un videogioco. All’interno del gioco, oltre alle classiche armi da fuoco tipiche di questo genere, è presente anche un’arma del tutto atipica, che permette di sfruttare la gravità e gli oggetti circostanti. Stiamo ovviamente parlando della Gravity Gun, pistola speciale che sfruttava intelligentemente il motore grafico Source consentendo al giocatore di sbizzarrirsi con la fisica. Grazie a quest’arma, il protagonista Gordon Freeman può infatti muovere oggetti di qualsiasi peso e misura, per poi scagliarli contro i malcapitati nemici. L’introduzione di un’arma simile trasformò l’ambiente di gioco da un elemento statico e inerme a qualcosa d’interattivo e manipolabile. La sfida, in questo caso, è di servirsi unicamente di questo prodigio della tecnologia per portare a termine Half-Life 2, scagliando oggetti a destra e manca. Nemmeno qui si tratta di una sfida semplice, ma assolutamente fattibile, come testimoniano alcuni video sulla rete. Un bel modo per rispolverare il secondo capitolo in attesa di Half-Life: Alyx.
BONUS – Giocare a un gioco normale con un controller inusuale
La storia del game design ci insegna che, talvolta, è la periferica creata ad-hoc a rendere grande un titolo. Lo sapeva bene Nintendo, che nel 1985 introdusse per la prima volta la Zapper, pistola ottica realizzata appositamente per il NES con la quale era possibile mirare e colpire i personaggi sullo schermo in alcuni titoli specifici. Tornando in tempi più recenti, giochi come Guitar Hero e Rock Band hanno fatto delle loro periferiche esclusive il punto di forza, simulando in maniera semplificata ma divertente gli strumenti musicali di un complesso rock. Qualcuno ha pensato bene di sfruttare queste periferiche per altri videogame pensati per essere giocati con un controller classico, scatenando l’ilarità e la curiosità del pubblico in rete. Ne è un esempio un ragazzo che ha deciso d’intraprendere una run di Dark Souls utilizzando la batteria di Rock Band e di testimoniare il tutto con una serie di video su YouTube. Qualcun’altro, invece, ha preferito utilizzare la chitarra per cimentarsi nelle missioni della campagna di Halo 3. Infine, c’è chi ha pensato a soluzioni più originali e fai-da-te, arrivando a creare addirittura un controller composto da….banane. Potete vederne l’esilarante risultato qui, mentre viene testato con Overwatch. Nel mio piccolo posso dirvi soltanto che giocare a Crash Bandicoot con il tappetino di Dance Dance Revolution non è esattamente il massimo della vita….