Sony continua la sua battaglia contro l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, secondo la casa giapponese Battlefield non sarebbe in grado di reggere il confronto con Call of Duty
Sony continua la sua crociata contro Microsoft e la sua acquisizione plurimiliardaria di Activision Blizzard. La vicenda continua inoltre a girare intorno ad uno dei brand più prolifici della software house statunitense, Call of Duty. Le paure della casa giapponese vertono tutte sull’esclusività dello sparatutto di Activision, è infatti cruciale per Sony impedire l’acquisizione proprio per evitare che i giocatori si spostino sulla console della casa di Redmond solo ed esclusivamente per Call of Duty.
A sostegno delle proprie paure, la casa nipponica, ha inviato un comunicato al CMA (Competition & Markets Authority) contenete una serie di documenti che mettono a confronto le vendite di Call of Duty con quelle del suo più grande rivale, Battlefield. E’ innegabile, secondo Sony, come lo sparatutto di casa EA non posso nemmeno lontanamente competere a livello di numeri con il colosso americano. Divario che si è reso ancora maggiore grazie all’enorme successo ottenuto da Call of Duty Modern Warfare 2 nei confronti di Battlefield 2042 (che potete trovare gratis sul game pass).
Questo è quanto riportato nel documento di Sony:
Altri publisher non hanno le risorse o le competenza necessarie per eguagliare il suo successo. Per fare un esempio concreto, Electronic Arts (uno dei maggiori sviluppatori terze parti dopo Activision) ha tentato di produrre un rivale per Call of Duty con la sua serie Battlefield.
Nonostante le somiglianze tra Call of Duty e Battlefield e nonostante il track record di EA nello sviluppo di altri franchise AAA di successo (come Fifa, Mass Effect, Need for Speed e Star Wars: Battlefront), il franchise di Battlefield non riesce a tenere il passo. Ad agosto 2021, più di 400 milioni di copie di Call of Duty erano state vendute contro le sole 88.7 milioni di copie di Battlefield.