Ebbene sì, anche oggi è spuntata in rete una nuova importante indiscrezioni riguardante questo fantomatico remake/reboot di Silent Hill. In queste ore infatti il CEO di Bloober Team, team di sviluppo a cui dobbiamo il recente ed apprezzato The Medium, tale Piotr Babieno ha partecipato ad una nuova intervista con GamesIndustry dove ha svelato come il team da lui capitanato sia attualmente al lavoro su un altro titolo horror.
“Sì, siamo al lavoro da oltre un anno su un nuovo videogioco, nello specifico si tratta di un’altra IP horror. Ed inoltre lo stiamo facendo con un publisher di videogiochi molto famoso”
Queste dichiarazioni sono state viste da molti come una conferma ad alcune indiscrezioni dei giorni scorsi che volevano proprio Bloober Team alle prese con Silent Hill. Ma le novità non sono certamente finite qua, con il noto portale online VGC che ha riportato una nuova indiscrezione piuttosto interessante.
I nostri colleghi hanno infatti rivelato di aver saputo da alcune loro fonti, ritenute molto affidabili, che Konami avrebbe in mente di realizzare più progetti legati alla celebre serie horror, andando a parlare con più team di sviluppo sparsi per il mondo. Tra questi troviamo Super Massive, autori di Dark Pictures, oltre a Bloober Team appunto. Il publisher nipponico avrebbe inoltre affidato lo sviluppo di un progetto legato a Silent Hill ad “un importante sviluppatore giapponese”, con il reveal fissato nel corso di questa estate. I rumor in tal senso indicano Japan Studio di Sony o Kojima alle prese con il gioco.
Beh, vi ricorda nulla questo periodo? È lo stesso periodo temporale di cui aveva parlato Akira Yamaoka, compositore a cui dobbiamo la colonna sonora dei primi capitoli della saga horror di Konami, in un’intervista cancellata per ragioni sconosciute e non per volontà di Konami. Giunti alla fine di questo articolo non possiamo che consigliarvi di continuare a seguirci per scoprire se davvero il publisher giapponese intende produrre ben due nuovi progetti legati a Silent Hill, invece di uno solo come si credeva in precedenza.