Shawn Layden, ex dirigente di Sony, ha delineato in una recente intervista tre scenari per il futuro dell’industria videoludica, affermando di non poter escludere un addio di Xbox in futuro.
Come leggiamo su VggPlay, il primo caso, il più ottimistico, vede i videogiochi continuare a crescere e a raggiungere sempre più persone, alimentando un ecosistema sostenibile e creativo. Nel secondo, più realistico, l’industria rimane stabile ma si muove a un ritmo più lento, con PlayStation come unica grande piattaforma hardware e Nintendo a fare storia a sé. Layden, però, mette in guardia contro questo scenario: la mancanza di competizione potrebbe portare a una stagnazione dell’innovazione, una situazione poco auspicabile.
Nel terzo scenario, il più preoccupante, l’industria potrebbe collassare su sé stessa, come accaduto con la crisi del 1983, a causa di un sistema insostenibile che allontana gli utenti e concentra troppo valore nelle mani dei publisher, sacrificando gli sviluppatori. Layden sottolinea l’urgenza di ripensare il modo in cui l’industria opera, ricompensa i suoi creatori e interagisce con i fan.
Uno dei punti più discussi è la visione di Layden sul futuro di Xbox. L’ex dirigente di Sony ha notato somiglianze tra l’attuale strategia di Microsoft e l’approccio adottato da Sega prima del ritiro del Dreamcast. Microsoft sembra puntare sempre più su servizi e distribuzione multipiattaforma, lasciando intravedere un possibile allontanamento dal mercato hardware tradizionale. Tuttavia, Phil Spencer ha recentemente ribadito che ci saranno altre console Xbox in futuro, smentendo per ora l’ipotesi di un ritiro imminente.
Secondo Layden, una sana competizione tra piattaforme hardware è fondamentale per stimolare l’innovazione. Un’industria dominata da una sola grande piattaforma rischia di diventare compiacente e di rallentare il progresso tecnologico e creativo. La sua analisi suggerisce che il futuro dei videogiochi dipenderà dalla capacità del settore di evolversi e bilanciare le esigenze di tutti gli attori coinvolti, dai fan agli sviluppatori, fino ai grandi publisher.
Leggiamo quanto affermato da Shawn Layden:
“Ci sono tre possibili futuri per i videogiochi. Il primo è quello più ottimista, in cui più persone creano e giocano ai videogiochi, creando un sistema che si autoalimenta e da vita a nuove opportunità. C’è però anche un altro possibile futuro in cui tutto funziona come oggi, solo più lentamente. In cui, forse, PlayStation potrebbe diventare l’unica console? Tenenendo a mente che Nintendo ha un mercato a sé… analizzando alcune dichiarazioni di Microsoft. Sentendo alcune dichiarazioni e strategie percepisco le atmosfere dell’era Dreamcast. Non credo che sarebbe una cosa buona avere una singola piattaforma gaming. Credo che possa creare compiacenza e rallentare l’innovazione. Infine il terzo futuro possibile è uno che credo sia molto oscuro, vista la nascita di una nuova crisi simile a quella del 1983 in stile Atari, in cui l’industria non riesce più a sostenere il suo stesso peso e finisce per collassare, il pubblico si annoia e trascorre tutto il tempo libero su TikTok.”
Ovviamente è importante precisare che queste sono le considerazioni personali di Shawn Layden, ragion per cui non è detto che il futuro dei videogiochi vada realmente nella direzione prevista dall’ex dirigente di PlayStation.
In tutto questo ricordiamo che pochi giorni fa Satya Nadella ha affermato che Microsoft sta ridefinendo il concetto di Xbox abbracciando più dispositivi.