Lara Croft si appresta a tornare in quello che si prospetta essere un eccellente terzo capitolo. Da quanto è stato concesso vedere sino a oggi Shadow of the Tomb Raider è un titolo molto promettente, e da quanto hanno detto gli sviluppatori nel corso d’un intervista con i colleghi di PC Gamer sembra non abbiano avuto paura nel prendersi i rischi di provare qualcosa di nuovo.
Il Gameplay Direct Vincent Monnier ha rivelato che il titolo non presenterà enigmi che richiedano il tipico approccio “Trial and Error” per essere compresi e dunque completati. Trial and Error è un termine inglese che indica un processo di sperimentazione che consiste nel tentare diversi approcci a un problema fino a trovare quello corretto; in termini videoludici ciò si traduce nelle tipiche situazioni in cui per superare un ostacolo o un puzzle si rende necessario tentare di risolvere la cosa con diversi tentativi, che spesso portano a morire e dover ricaricare il salvataggio a più riprese. Vincent Monnier dice che questo elemento sarà assente in Shadow of the Tomb Raider e che i puzzle saranno di tipo tale da richiedere al giocatore di ragionare contemplando l’ambiente per trovare una soluzione e avvertendo una sorta di paura della morte. Assieme al Lead Writer Jill Murray, Monnier discute poi del modo in cui l’hub di gioco sarà in continua mutazione a seconda degli eventi che ci ritroveremo ad affrontare in corso di gioco.
Vincent Monnier “Noi evitiamo i Trial and Error, dove si rende necessario morire per capire cosa stia succedendo. Ciò che noi usiamo, dall’inizio della trilogia, è il ragionamento. Questo ragionare verte tutto sul manipolare, di solito gli oggetti fisici e spingere a pensare cose come ‘Oh, ok, dunque se io metto questo la e faccio questo dovrebbe funzionare, ma se invece faccio cosi finirò con il morire.’ Questo perché i giocatori solitamente non si sono sentiti presi in giro, hai sempre un modo per anticipare ogni tipo di pericolo“.
Jill Murray “Il gioco offrirà alcuni differenti hub. Incluso il più grande hub che abbiamo adoperato nella trilogia sino a oggi. In questo modo gli utenti potranno assimilare la cultura del posto e approfondire diversi aspetti della storia interagendo con i personaggi non giocanti”.
Vincent Monnier “L’hub avrà un differente aspetto perché è posto in un mondo vivo. Ci sono più cose con cui possiamo lavorare, con il modo di giocare degli utenti e ciò che questi hanno ottenuto durante l’avventura“.
Shadow of the Tomb Raider sarà mostrato in maggior dettaglio al prossimo E3 di Los Angeles e il suo lancio sul mercato avverrà il prossimo 14 settembre su PC, Playstation 4 e Xbox One.