Sono mesi ormai che la celebre piattaforma YouTube, e quindi tutti i suoi Content Creator, stanno avendo a che fare con pochi problemi che ne minano la stabilità. Infatti dopo l’Adpocalypse, situazione nata a causa di numerose controversie ed in tal senso è impossibile non citare i casi di PewDiePie e Logan Paul, oppure i recentissimi problemi molto probabilmente dovuti a Google+, ecco stagliarsi all’orizzonte un nuovo imponente problema: la nuova legge sul copyright UE.
In tal senso infatti Susan Wojcicki, CEO di YouTube, si è espressa a riguardo affermando che “Nessuna società può assumersi un tale rischio finanziario” nell’utilizzarla. Infatti se dovesse essere attivata c’è il serio rischio di “morte” di YouTube Europa.
In particolare a creare problemi è l’articolo 13 sul diritto d’autore che grazie a restrizioni aggiuntivi per piattaforme come YouTube, Twitter e Facebook punta a combattere la pirateria. Quindi pur trattandosi di un fine nobile e sacrosanto, secondo Wojcicki non è al momento applicabile per i costi eccessivi.
In tal senso infatti basti pensare che ogni minuto vengono caricati circa 400 ore di video su YouTube, cosa che rende impossibile applicare le rigidissime normative dell’Unione Europea.
Eccovi alcune dichiarazioni di Susan Wojcicki:
“Prendiamo ad esempio la celebre canzone Despacito. Questo video contiene più tipi di copyright, che vanno dalla registrazione del suono ai diritti di pubblicazione. Sebbene YouTube abbia accordi con più entità per concedere in licenza e pagare il video, alcuni dei titolari dei diritti rimangono sconosciuti. Tale incertezza significa che potremmo dover bloccare video come questo per evitare la responsabilità ai sensi dell’articolo 13. Moltiplicate tale rischio per la scala di YouTube, dove vengono caricate più di 400 ore di video ogni minuto, e le potenziali criticità sono così grandi che nessuna società può assumersi un tale rischio finanziario. I residenti dell’UE rischiano di essere tagliati fuori dai video che, nell’ultimo mese, hanno visto oltre 90 miliardi di volte“.
Il voto finale per la legge del copyright avverrà a gennaio 2019.