In un’intervista pubblicata da GamesBeat il CTO (Chief Technical Officer) di Epic Games, Kim Libreri, ha affermato che secondo lui PlayStation 5 e la prossima Xbox si troveranno costrette a dover fronteggiare la “Uncanny Valley” dato il fotorealismo che raggiungeranno i titoli delle due console.
Eccovi le parole dell’uomo:
“Quando inizieremo a vedere una next generation o qualunque cosa sarà, i videogiochi attraverseranno l’Uncanny Valley. Realizzare un personaggio fotorealistico oppure delle capigliature realistiche non sarà una questione di conoscenze tecniche. Col tempo tutti conosceranno la tua stessa tecnica. Sarà una questione di raccontare una storia magnifica in cui la gente vorrà vedere quella faccia venire coinvolta emotivamente e fare cose interessanti. C’è un po’ di roba che, come ho detto, non posso rivelare, ma ho visto cose davvero straordinarie là fuori.”
La Uncanny valley è un’ipotesi presentata dallo studioso di robotica giapponese Masahiro Mori nel 1970. La ricerca analizza sperimentalmente come la sensazione di familiarità e di piacevolezza generata in un campione di persone da robot e automi antropomorfi aumenti al crescere della loro somiglianza con la figura umana fino ad un punto in cui, l’estremo realismo rappresentativo, produce però un brusco calo delle reazioni emotive positive destando sensazioni spiacevoli come repulsione e inquietudine paragonabili al perturbamento.
In tal senso date un’occhiata al video qui in basso che mostra in azione Siren, tech demo di Epic Games mostrato alla GDC 2018 per far vedere al pubblico di cosa sarà capace l’Unreal Engine nei prossimi anni:
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