Sea of Thieves è un gran gioco. Può non esser piaciuto al lancio, quando era piuttosto povero di contenuti, o non piacere per la sua struttura multiplayer e PvPvE che lo contraddistingue, ma è innegabile come grazie a un forte supporto post-lancio sia divenuto negli anni (oramai già oltre tre) un titolo ricco e con una forte e affezionata comunità di giocatori.
Il team di RARE ha inserito nel gioco, con il tempo, anche alcuni elementi acquistabili in cambio di moneta reale: niente di allarmante o che rischi di “rompere” i bilanciamenti di gioco come accade nei famigerati “pay-to-win”. Si tratta esclusivamente di elementi cosmetici o accessori, che siano gli animali da compagnia o le skin per abbellire la nostra nave e dargli uno stile unico. Tra questi elementi acquistabili figuravano le Sails of Hope (vele della speranza, ndr).
La vendita di queste vele in Sea of Thieves era legata a una raccolta fondi. Una raccolta fondi giunta a un meritato traguardo degno di nota. Sono infatti stati raccolti, solo mediante la vendita delle Sails of Hope, la bellezza di 114.841,48 dollari, destinati alla Great Ormond Street Hospital Charity, che con questi fondi potrà garantire un futuro più luminoso ai molti bambini gravemente malati che ospita, cura e ama.
Il team è rimasto cosi beatamente sorpreso della cifra raccolta da voler celebrare il traguardo sui canali social, come FaceBook, ove ha condiviso il traguardo raggiunto mediante un apposito post. Iniziative di questo tipo sono lodevoli e non si può che incoraggiare i produttori di videogiochi, oramai veri e propri colossi di una industria che ha ben poco da invidiare alle altre, a dare il via a simili iniziative con quanta più frequenza possibile. Aiutare chi ha bisogno è fondamentale, e poterlo fare divertendosi, come accade ai giocatori che acquistano una skin, è qualcosa di veramente stupendo.