Il mercato del gaming da console, negli anni scorsi, ha conosciuto una piaga enorme, forse una delle più odiate che abbiano colpito il settore da che esiste: la piaga degli scalper. Costoro hanno, con l’avvento dell’ultima generazione console segnato da Xbox Series X|S e PlayStation 5, avuto la brillante idea di fare incetta di console, cosi da rivenderle a prezzo maggiorato e ricavare una fortuna mettendo mano alle tasche di poveri gamer che non desiderano altro che poter giocare con la loro console preferita.
Gli scalper non faranno nulla d’illegale, secondo le regole del Libero Mercato, ma senza dubbio si sono guadagnati il disprezzo di una comunità intera.
Dopotutto rivendere prodotti di difficile reperibilità a prezzi stragonfiati è una vera e propria truffa, ma comprare invece piccole quantità di console PlayStation 5 e Xbox Series X attualmente rilasciate, nel mezzo della pandemia, e impedire ad altri di comprarla a prezzo di listino? Questo, a quanto pare, si può fare (e c’è chi dice che la legge è sacra? Davvero? In ogni sua parte?).
Negli anni scorsi vi abbiamo mostrato, come il resto della stampa di settore, le storie di molti di questi scalper; persone di bassa morale e arroganti a sufficienza da farsi pubblicità sui soldi estorti alla gente comune. Ebbene, sembra che la festa stia dando i primi segni della propria fine, e molti report indicano come i reseller stiano cominciando a perderci denaro.
Stando a un report di Forbes risalente allo scorso settembre, compilato sfruttando dati forniti dal “mercato secondario” StockX, gli scalper stavano allora ricavando dalle vendite di PlayStation 5 il 30% in meno di quello che riuscivano a ricavarci al lancio. Continuano a fare soldi con i loro loschi affari, ma il volume di denaro è in calo. Meglio che niente, anche se si spera le cose peggiorino (per loro, chiaro).
Il numero di console venduto si starebbe mantenendo stabile, ma è il prezzo di vendita ad aver sofferto un calo, che sembra destinato a continuare ancora. Al contrario, il prezzo di Xbox Series X si è mantenuto stabile, ma la console di casa Microsoft non è stata certo protagonista dell’arricchimento degli scalper quanto PlayStation 5. La ragione di questa differenza nei prezzi, secondo Jesse Einhorn, senior economist di StockX, sta nel fatto che la console next-gen Microsoft non ha ricevuto tanti restock quanto la controparte Sony.
StockX è un sito di reseller lanciato nel 2016 che, al principio, si occupava della rivendita di sneakers a prezzo gonfiato. Si sono lanciati negli hardware nel novembre del 2020, vicino al lancio delle console di nuova generazione (guarda il caso!). Nei primi mesi del 2021, il sito si vantò di aver venduto oltre 130.000 PlayStation 5. I report risalgono a settembre 2021, tuttavia la situazione non sembra essere migliorata per gli scalper – anzi, speriamo sia peggiorata, e sarebbe bello leggere un qualche report al riguardo. Voi cosa ne pensate? Conoscete qualcuno che è stato costretto a rivolgersi a queste persone, per mettere le mani su una console di nuova generazione? Fatecelo sapere nell’apposito spazio dedicato ai commenti!