Il CEO di Tesla Elon Musk ha affermato di voler inserire i videogames all’interno delle sue auto, successivamente per provare che la performance della Tesla Model S Plaid fosse interessante tanto quanto quella di una PlayStation 5. L’imprenditore ha giocato a Cyberpunk 2077, il titolo sviluppato da CD Projekt Red per dimostrare la sua teoria, per il momento però bisognerà comunque accontentarsi di videogiochi che impegnano meno potenza. Il catalogo punta a ingrandirsi a costo zero, infatti lo sviluppatore Sam Barlow ha diffuso la vicenda dietro il possibile arrivo del suo Her Story sulle auto della multinazionale americana.
Negli ultimi giorni Elon Musk è tornato nell’occhio del ciclone: dopo aver completato l’acquisto di Twitter, il miliardario non si sarebbe definito CEO del social, bensì Chief Twit per cercare di “rassicurare” i partner di Twitter che hanno storto il naso durante la fase di acquisizione. Ovviamente, la polemica suscitata da Musk non poteva di certo finire qui: l’imprenditore ha affermato che arriveranno cambiamenti importanti per Twitter, a partire dai profili verificati: questi diventeranno tutti a pagamento.
Non è di certo una novità che Musk e le sue rispettive compagnie cerchino di trarre un netto vantaggio da qualsiasi opportunità, facendosi pochi scrupoli anche con progetti indipendenti, come in questo caso con il titolo interattivo Her Story. Dopo lo scioglimento di Climax Studio, lo sviluppatore Sam Barlow ha lavorato al suo primo progetto indipendente pubblicato su nel giugno del 2015. Fin dal momento del lancio, l’avventura interattiva ha ricevuto recensioni positive arrivando a contare ben 100.00 copie vendute in un solo mese.
Tesla ha proposto a Sam Barlow “visibilità” per inserire Her Story nelle loro auto.
Barlow ha curato tutti gli aspetti del titolo, dalla sceneggiatura allo sviluppo e ora, tramite i social, ha affermato che Her Story sarebbe potuto comparire nel catalogo di Tesla. La multinazionale americana avrebbe contattato Barlow per chiedere in licenza il videogame, alla richiesta dello sviluppatore del suo ritorno economico, Tesla avrebbe negato qualsiasi compenso in quanto “avrebbe avuto visibilità”.
Sono stato contattato da Tesla per un possibile inserimento di Her Story nelle loro auto. Ho chiesto quanto avrebbero pagato per avere il titolo in licenza considerando che avrebbero dovuto coprire anche il lavoro di porting. Mi è stato detto nulla, in quanto avrei avuto tantissima visibilità.
Tesla dunque avrebbe offerto della visibilità a Sam Barlow dopo aver vinto numerosi Awards con Her Story, fra cui il premio Game of The Year nello stesso anno del lancio, riuscendo addirittura ad annunciare l’arrivo di un seguito proprio grazie a tutto il successo riscosso e la calorosa accoglienza, sia da parte della critica che degli utenti.
Nonostante la proposta della multinazionale non sia sotto qualsiasi punto di vista, lo stesso Sam Barlow ha preferito scherzarci su, affermando quanto sia assurda l’idea di inserire Her Story all’interno di un’auto.