Lo spin-off di Little Big Planet, Sackboy: A Big Adventure, potrebbe arrivare su PC a seguito di una scoperta fatta nel database di Steam. Nell’ultimo anno, un certo numero di titoli di PlayStation sono approdati anche su PC, e adesso potrebbe essere appunto il turno di Sackboy. Secondo un post nel subreddit GamingLeakandRumours, un gioco che è potenzialmente Sackboy: A big Adventure è stato caricato nel database di back-end di Steam. L’elenco di Steam non dice direttamente che il gioco è Sackboy, a parte un commento dello staff di SteamDB che ne ha confermato la possibilità tuttavia, anche altri indizi nell’elenco puntano in quella direzione.
Come sottolinea lo stesso post di Reddit, nella sezione dei rami dell’elenco è possibile vedere il nome “sumoqa” che ci fa pensare che abbia qualcosa a che fare con il team di controllo qualità di Sumo Digital, lo studio responsabile di Sackboy: A Big Adventure. Non solo questo, ma l’elenco contiene anche il nome depositato ‘Marmalade Content’ che, se si ripensa al leak di NVIDIA del mese scorso, era presumibilmente il nome in codice di Sackboy.
Sackboy: A Big Adventure è stato originariamente rilasciato insieme alla PlayStation 5 nel novembre 2020. Il gioco è stato rilasciato anche su PlayStation 4, tuttavia è rimasto in esclusiva per la console Sony fino ad ora. In questo titolo spin-off di Little Big Planet, Sackboy scambia le sue solite avventure 2.5D con un’esperienza platform completamente 3D. Come ci si aspetterebbe da un gioco LBP, però, tutto nel gioco sfoggia ancora l’estetica super carina fatta a mano.
Alcuni puristi della console Sony non sono stati contenti della recente attenzione di PlayStation al mondo PC; alcuni hanno sostenuto che Sony stia togliendo la natura “esclusiva” di questi giochi, danneggiando così l’appeal delle console PlayStation. I fan però dovrebbero tenere a mente che lo sviluppo di videogiochi è incredibilmente costoso e che questi costi stanno continuando a crescere nell’era di nuova generazione. Se lo sbarco su PC può aiutare a compensare i costi di sviluppo, o addirittura convincere Sony a realizzare sequel di giochi che altrimenti non verrebbero fatti, sarebbe sicuramente una buona cosa dopotutto.