La Russia ha completamente bloccato l’accesso ai popolari social network Facebook e Twitter, in risposta all’esclusione delle testate di regime RT e Sputnik da paesi come Unione Europea, Regno Unito e Ucraina.
Dopo aver bloccare totalmente Facebook e limitato soltanto in maniera parziale Twitter, ora anche quest’ultimo è stato completamente oscurato da parte delle autorità russe.
La Russia ha intenzione di bloccare praticamente qualsiasi tipo di informazione che andrebbe contro la narrativa del governo
La motivazione dietro questa decisione che sembra essere decisamente antidemocratica sarebbe quella di frenare le notizie false sulla Russia e sul conflitto in Ucraina, o più semplicemente come scusa nel silenziare le critiche nei confronti della Russia e del suo governo.
Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta (holdging di Facebook), ha dichiarato che la compagnia continuerà a lavorare sodo per cercare di ripristinare i loro servizi e per rimanere disponibile a numerose persone che vogliono continuare a rimanere in contatto con amici, parenti e informazione libera, così come anche mantenere la propria libertà di espressione, almeno sulla rete.
Un nuovo provvedimento del governo russo ha infatti istituito delle sentenze per la prigione fino a 15 anni per quelli che condividono informazioni contrarie alla narrativa di regime sulla guerra attualmente in corso in Ucraina.
Si tratta di un ulteriore passo verso il pensiero unico di regime e il rafforzamento della narrativa di Putin, dopo le diverse manifestazioni pacifiche di russi contro la guerra spente da parte delle autorità russe.
Ricordiamo che l’importante compagnia americana Microsoft ha deciso di sospendere la vendita di prodotti e servizi all’interno del territorio russo, come forma di protesta e anche di supporto nei confronti della popolazione ucraina.