Dopo le recenti accuse mosse al dirigente di Riot Games, Nicolo Laurent, che hanno portato all’interruzione della sponsorship con Alienware, si torna a parlare del caso. Un comitato di tre persone si è infatti occupato di indagini interne e ha suggerito alla società di non prendere provvedimenti verso il CEO in quanto non esistono prove che convalidino l’accusa. Queste sono le parole pubblicate prima sul Washington Post e poi sul sito di Riot Games:
“Abbiamo concluso che non ci sono prove che Laurent abbia molestato, discriminato o si sia vendicato contro la donna- Abbiamo dunque raggiunto la conclusione che, allo stato attuale delle cose, non dovrebbe essere presa nessuna azione contro Laurent.”
La faccenda sicuramente non si chiuderà qui e i due finiranno davanti a un giudice. L’azienda però, fino alla decisione del giudice, non prenderà provvedimenti. Staremo a vedere come evolverà la situazione. Questo non è tuttavia il primo caso di molestie sul lavoro all’interno delle aziende videoludiche. Solo qualche mese fa, un CEO di Ubisoft era stato coninvolto in una bufera simile.
Fateci sapere cosa ne pensate della faccenda. Voi cosa avreste fatto al posto di Riot Games?