In un’intervista con diversi giornalisti di gioco dopo i DICE Awards, il direttore narrativo di Returnal, Gregory Louden, il direttore di gioco Harry Krueger e l’amministratore delegato di Housemarque, Ilari Kuittinen, hanno condiviso le loro opinioni sul loro titolo più recente, sull’industria videoludica in generale e sui futuri sforzi creativi.
Uno degli aspetti più significativi della conversazione è stata la risposta di Kuittinen a una domanda sull’identità di gioco del loro team:
Domanda: “In questo momento stiamo assistendo a una sorta di cambiamento del mondo nei videogiochi e nel modo in cui vengono realizzati. Sony ha recentemente acquistato Bungie. Voi siete ovviamente sotto l’ombrello di Sony. Prima hai parlato di mantenere la tua identità e di chi sei come studio. In un momento in cui Sony sembra volere più giochi live service, più cose come questa, come reagisci a questo? Siete interessati a fare giochi live service? E in un periodo in cui i giochi stanno cambiando, le persone che li giocano stanno cambiando, come fate a mantenere questa identità?”
Kuittinen: “Beh, la giuria non ha ancora deciso. Siamo uno degli ultimi dinosauri che fanno giochi arcade. Nex Machina, qualche anno fa, era un gioco sparatutto nello stile dei coin-op degli anni ’80. Questo è una specie di indizio. Ma è interessante. Ci abbiamo pensato. Abbiamo avuto il nostro periodo di lavoro sui giochi multiplayer, perché qualche anno fa sembrava che fosse necessario avere un qualche tipo di esperienza multiplayer. Ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti molto bene. Ma siamo ai primi giorni con un nuovo gioco, una nuova IP, la stiamo concettualizzando. Vedremo cosa ne deriva.”
Se siete interessati, potete trovare la nostra recensione di Returnal a questo link.
“eturnal è la dimostrazione perfetta di come Sony, in questa nona generazione, creda e spinga fortemente progetti trasversali, dove innovazione e sperimentazione vanno a braccetto nel tentativo, non sempre scontato, di offrire esperienze stratificate e diversificate all’utente finale. Quattro anni sono voluti ad Housemarque per portare alla luce questo rogue-like Tripla A di altissimo livello: e l’attesa, lo saprete tutti, è stata abbondantemente premiata da un titolo che, assieme ad Hades, verrà ricordato da qui in avanti come uno dei paradigmi del genere.“