Returnal è un titolo più che affermato nel panorama videoludico di PlayStation 5 e, come molti giochi legati alla next-gen di casa Sony, anche il titolo targato Housemarque è finito con il vedersi venduto al prezzo accresciuto di 80 euro, come imposto dalle nuove politiche della compagnia giapponese, al fine di sostenere i sempre più elevati costi di sviluppo.
Nel corso di una intervista concessa ai colleghi di Axios, un portavoce dello studio di sviluppo finlandese ha rivelato come la stessa Housemarque sia rimasta sorpresa del fatto che Returnal sia stato messo sugli scaffali al costo di 80 euro, e come Sony gli abbia comunicato la decisione solo quando la notizia sul prezzo era già stata resa pubblica.
Il marketing director Mikael Haveri ha spiegato come in Sony, a ogni nuova demo dimostrativa mostrata, l’interesse per Returnal sia sempre andato in crescita, convincendo la compagnia a aumentare sempre più le risorse messe a disposizione di Housemarque. Di conseguenza, con l’aumento delle risorse messe a disposizione dello studio, si è presa la decisione ultima di mettere il titolo in vendita al costo di 80 euro. Nel corso dello sviluppo la software house è anche molto cresciuta, fino a contare, oggi, ben 85 collaboratori: “Ora siamo più grandi di quanto non siamo mai stati”, ha dichiarato Haveri.
Intanto, in quel di Housemarque, in reazione alle lamentele di parte del pubblico – evidentemente impreparato alla struttura dei giochi roguelike/roguelite – si sta ponderando l’eventuale inclusione in Returnal di un sistema di salvataggio. Certo è che se tale feature andrà implementata, dovrà esserlo a puntino, o l’intera natura della stessa struttura di gioco ne uscirà compromesso, e il titolo di conseguenza perderà parte della sua essenza.
Cosa ne pensate di tutto questo? Siete d’accordo con la politica Sony che ha reso più cari i titoli tripla A in uscita sulle console PlayStation? Ditecelo nello spazio dedicato ai commenti!