Returnal è un gioco che necessita di tanto tempo e pazienza per essere completato, essendo considerato infatti come facente parte del genere roguelike, ma già dai primissimi minuti di gioco non è possibile non farsi catturare dalla profondità del feedback aptico come anche dai grilletti adattivi del DualSense, il controller next-gen di PlayStation 5.
Come riportato dal portale Gfinity Esports, il DualSense ha dimostrato non solo con Returnal ma già con Astro’s Playroom le sue enormi capacità, rassicurando i giocatori sulle sue potenzialità ed effettive nuove caratteristiche.
Infatti, molti erano gli scettici che prima del lancio della console vedevano queste fantomatiche feature del feedback aptico e dei grilletti adattivi come dei barbatrucchi, ossia come del mero marketing da parte di Sony per vendere un prodotto dalle funzionalità inutili o comunque uguali a quelle di prima.
Sempre secondo quanto riportato dal portale della nota società di eSports, Housemarque Games non utilizza gli elementi unici del DualSense soltanto per trasmettere quella sensazione di tensione e difficoltà di Returnal, ma lo fa anche meglio di qualsiasi altro gioco uscito finora su PS5.
Stando sotto la pioggia, ad esempio, il controller di nuova generazione cercherà di farvela sentire veramente, tramite le vibrazioni, le pulsazioni e i suoni del feedback aptico. Inoltre, spingendo a metà corsa il grilletto sinistro (che si indurirà proprio a metà corsa per aiutarvi) sarà possibile mirare, mentre spingendolo oltre la sua resistenza si caricherà il fuoco secondario dell’arma, cioè un attacco speciale.
Ogni attacco funzionerà in modo diverso e infatti il feedback aptico ci regalerà sensazioni diverse in baso all’attacco lanciato, che sia un razzo a ricerca, un’esplosione o un raggio laser continuo. Il controller userà le sue particolari vibrazioni per farvi capire quando il fuoco secondario si sarà ricaricato, pronto per essere utilizzato un’altra volta.
Il feedback aptico funzionerà sempre in maniera varia con diverse altre azioni, come identificare gli oggetti sconosciuti e scannerizzare delle macchine o dei punti di interesse. Sentiremo in modo particolare anche i vari parassiti che Selene attaccherà al proprio corpo per avere dei bonus alle statistiche.
Anche il nostro Alberto Destro nella sua recensione di Returnal ha confermato le capacità del DualSense in questione, parlando di “un supporto intelligentissimo” concretizzato da “un sistema di Rumble di precisione chirurgica“, mettendole infatti tra i pro del gioco.
Ricordiamo che oltre a Gfinity Esports anche altri portali hanno pubblicato articoli lodando il lavoro svolto dagli sviluppatori con il DualSense, come ad esempio The Gamer, Screen Rant, Polygon e Android Central. Che ne pensate? Siete d’accordo su questo o ancora non apprezzate particolarmente il feedback aptico o i grilletti adattivi?