Il retrogaming è un mercato riguarda una nicchia di giocatori e spesso comprende collezionisti che sono disponibili a spendere anche cifre enormi pur di potersi accaparrare la copia fisica di un gioco raro. Questo mercato, però, non è esente dai suoi difetti e può capitare che qualcuno sia vittima di eventi spiacevoli, come quello affermato dal gruppo Facebook Big Box PC Game Collectors.
Secondo il succitato gruppo, un utente italiano (e moderatore del gruppo) sarebbe riuscito a truffare persone per diversi anni vendendo giochi contraffatti e raggiungendo la modica (si fa per dire) cifra di ben 100.000 euro. L’utente ha continuato ad agire indisturbato per parecchio tempo, fino a quando non è stato scoperto grazie ad una delle sue ultime vendite.
L’altra faccia della medaglia del retrogaming
La situazione è balzata all’occhio quando l’utente ha venduto una copia di Akalabeth: World of Doom, gioco sviluppato da Richard Garriot nel 1979. L’inganno è venuto fuori grazie al fatto che la persona che ha acquistato la rara copia del gioco, si è subito resa conto che ci fosse qualcosa che non andava e ha iniziato a condurre indagini e ad informarsi al riguardo.
Da questa “denuncia” da parte dell’acquirente, sono venuti fuori poi tutte le altre truffe che l’utente ha messo a segno. Molti altri titoli venduti dal moderatore del gruppo, infatti, presentavano diverse cose inesatte che hanno fatto capire che si trattasse di falsi e non di copie originali: stampe moderne, loghi riposizionati, caratteri diversi e altro ancora.
È evidente, quindi, come tutti i possessori di quelle che sarebbero dovute essere delle copie rarissime e di grande valore, in realtà si ritrovino in possesso di giochi che non hanno alcun valore essendo contraffatti. L’utente è riuscito ad agire indisturbato per molto tempo forte del fatto che, trattandosi di (presunte) copie rare e delicate, molto difficilmente qualcuno avrebbe verificato la funzionalità dei giochi in questione.
Non è dato sapere se siano stati presi dei provvedimenti legali nei confronti di questo moderatore oppure no, ma stando ad un documento redatto dai responsabili del gruppo Facebook, sembrerebbe che l’utente sia stato in grado di truffare altre persone almeno dal 2015.