Il giornalista Imran Khan, del portale Fanbyte.com, ha redatto un report relativo a Resident Evil 4 Remake raccogliendo informazioni da fonti vicine al progetto che, per ovvie ragioni, hanno preferito restare anonime.
A quanto pare il gioco sarebbe già in corso di sviluppo e un annuncio dovrebbe arrivare entro il 2022 attualmente in corso, se i piani non dovessero subire dei cambiamenti ulteriori. In origine Resident Evil 4 Remake era in sviluppo presso M-Two, team in cui militano diversi ex dipendenti di Capcom e di PlatinumGames già visto all’opera su Resident Evil 3 Remake. Guida il team di sviluppo Tatsuya Minami, amico del direttore del titolo originale, Shinji Mikami, attuale capo di Tango Gameworks, cui in origine fu offerto di lavorare sul remake, offerta che egli rifiutò.
In seguito alla deludente accoglienza riservata a Resident Evil 3 Remake i piani alti di Capcom hanno deciso di spostare lo sviluppo nelle mani del suo team interno che si occupò di Resident Evil 2 Remake, titolo che fu un enorme successo. Cosi, M-Two da sviluppatore primario si è ritrovato retrocesso a un più semplice ruolo di supporto. Quanto creato dallo studio quando aveva il progetto nelle mani è stato conservato.
I piani di Capcom non prevedono la creazione di un remake che ricalchi passo per passo il titolo originali. Per esempio il gioco comincerà con l’arrivo di Leon S. Kennedy sul luogo della vicenda nel cuore della notte, e nella notte si svolgerà buona parte del gioco, a differenza del titolo originale dove l’arrivo avveniva di giorno.
Lo scopo, ovviamente, è rendere più spaventosa l’ambientazione, e in questo il buio aiuta come poche cose. Anche la trama di Resident Evil 4 sarà modificata, con i ruoli dei personaggi rivisti per dargli più spessore e più presenza su schermo. Saranno inoltre ampliate le due espansioni del gioco, quella dedicata ad Ada e quella intotolata Separate Ways, e saranno fuse in una singola avventura. Non è dato sapere se faranno parte del gioco fin dal lancio o se usciranno in seguito in forma di DLC.
Trattandosi di un report con fonti anonime il nostro invito, come sempre, è quello di non dargli eccessivo credito almeno finché non troverà conferme ufficiali o, quantomeno, ufficiose.