Grazie a un immagine divulgata in rete è ora possibile dare uno sguardo più da vicino a Jill Valentine, protagonista di Resident Evil 3: Remake, titolo che è già una certezza oramai nonostante ancora manchi una conferma ufficiale da parte di Capcom.
La gioia dei fan per il ritorno dell’atteso titolo, che se realizzato bene come Resident Evil 2: Remake sarà un acquisto sicuro e azzeccato per ogni amante della serie, non ha però ridotto l’eco d’una polemica quasi scontata, che già interesso il primo, sopracitato, remake ma anche gli eroi di Resident Evil 7.
Il cuore della polemica è il nuovo look di Jill Valentine che, come quelli di Claire e soprattutto Leon, non è abbastanza rassomigliante all’aspetto originale del personaggio. Nel tweet sottostante, condiviso da Nibel, è possibile osservare abbastanza nel dettaglio, nonostante la qualità non perfetta dell’immagine, il nuovo contestato volto dell’eroina.
Dei cambiamenti ci sono stati, è innegabile. Il volto appare più realistico (ovviamente) ma anche visibilmente cambiato. La differenza è abissale se andiamo a paragonare questa Jill con quella del titolo originale, lanciato nel 1999. La cosa non sorprende.
Sorprende, invece, come il viso risulti differente anche rispetto alle altre apparizioni del personaggio, in titoli lanciati in tempi in cui la tecnologia già permetteva di realizzare volti più realistici (Resident Evil Rebirth, Resident Evil 5 e Resident Evil: Revelations).
La polemica è probabilmente dettata, in gran parte, dalla nostalgia. Non è un caso infatti che a polemizzare siano principalmente coloro che giocarono a suo tempo i titoli originali e non chi li ha vissuti, al massimo, come un esperienza di quasi retro-gaming.
Si tratta tuttavia di polemiche destinate a svanire, poiché se il gioco sarà un successo la bontà delle sue qualità saprà rabbonire chi è scontento, come avvenuto infine con Resident Evil 2: Remake.
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