Può sembrare un gioco di società, ma Refund Me If You Can non è altro che una premessa intelligente: avete due ore per eludere un mostro, uscire da un labirinto simile a una fogna e dovete promettere sul vostro onore che non richiederete un rimborso tramite Steam. In caso contrario, e il gioco non esita a definirvi così, siete dei codardi.
Valve ha permesso agli utenti di rimborsare un gioco su Steam a partire dal 2015 con due soli criteri di ammissibilità: 1. Non si deve aver giocato più di due ore di quel gioco e 2. Si deve richiedere il rimborso entro 14 giorni dall’acquisto del gioco. Politiche di rimborso come questa potrebbero avere senso in un panorama di videogiochi sempre più esclusivamente digitali, ma il limite di due ore comporta il rischio di rovinare i giochi più brevi, consentendo agli utenti di utilizzare la politica come un servizio di noleggio.
Lo Scopo di Refund Me If You Can
Apparso ieri su Steam, Refund Me If You Can, di Sungame Studio, è certamente un gioco non molto gradevole da vedere e molti giocatori si sono presto imbattuti in almeno due o tre muri invisibili mentre cercavano di farsi strada nell’ambiente simile a un dungeon. Il gioco però è all’altezza delle sue premesse fin dall’inizio. L’orologio inizia a ticchettare nel menu principale, non dando ai giocatori nemmeno la possibilità di attivare lo schermo intero e di regolare alcune cose.
In Refund Me If You Can l’utente viene incoraggiato a partecipare a un breve tutorial che gli mostra le basi. Si ottiene una torcia, e si possono posare due razzi di colore diverso per tenere traccia dei propri movimenti, uno verde e uno rosso. E dopo, si tratta sostanzialmente è una lunga fuga dentro a un labirintico sistema fognario. Il titolo costa davvero poco: 3,99€, ma non offre moltissimo, a parte questa particolare trovata di marketing, che lo fa spiccare sulla massa di titoli simili.
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