Dopo l’avvento su Xbox One e PC del primo capitolo, il team di Vince Zampella torna a far parlare di se con quello che costituisce l’FPS meno considerato di questo tridente autunnale. Titanfall 2 è un titolo ricco di sorprese che si ritrova a rivaleggiare con Battlefield 1 e Call of Duty: Infinite Warfare in un autunno ricco di giochi. Ma, come un’impavido Davide che affronta Golia, Titanfall 2 non si tira indietro e passa in testa dimostrando il valore di un team di sviluppo del calibro di Respawn. Tante novità dunque in arrivo, tra la tanto richiesta campagna fino ad una personalizzazione variegata e bilanciata, vediamo come si comporta Titanfall 2 in sede di recensione.
Fidati di me
Titanfall 2 è sicuramente l’outsider in quella che è l’annuale battaglia degli shooter. Ritrovatosi tra un eccezionale Battlefield 1 e l’incognita di Call of Duty: Infinite Warfare, il secondo capitolo della creatura di Vince Zampella parte sicuramente svantaggiato. Tale svantaggio va attribuito sia alla giovane età del brand quanto all’uscita in esclusiva su Xbox One e PC del primo capitolo, il quale mostrava comunque una povertà di contenuti tale da intaccarne pesantemente le vendite. Libero dunque dai vincoli di esclusività, Titanfall 2 si propone ad un pubblico molto più vasto e variegato, cercando in tutti i modi di accontentare ogni genere di utenza andando ad inserire diverse novità che sicuramente faranno felici moltissimi di voi. Una delle caratteristiche più richieste dagli utenti e che ha pesantemente penalizzato la “reputazione” di Titanfall è stata sicuramente l’assenza di una campagna in giocatore singolo, sostituita invece da una blanda quanto irrilevante campagna costituita da partite multigiocatore anonime e prive di significato, una lacuna che gran parte della critica videoludica ha evidenziato sebbene i propositi del primo capitolo siano stati palesemente rivolti verso la componente multigiocatore. L’arrivo di Titanfall 2 mostra invece i frutti di quanto imparato dagli errori del primo capitolo, proponendo tra le novità più annoverate una campagna a giocatore singolo ricca di contenuti con una storyline interessante che sfrutta diversi spunti, sia narrativi che di gameplay, per introdurre i giocatori all’universo di Titanfall. Sebbene non ci troviamo ovviamente di fronte ad un colossal dal punto di vista narrativo, la nostra analisi della campagna di Titanfall 2 ha dato dei risultati più che positivi. Durante la campagna vestiremo i panni di Jack Cooper, un fuciliere della milizia che è stato accolto sotto l’ala protettiva del Capitano Lastimosa, un pilota veterano che ha assunto la figura di mentore per il protagonista che aspira a diventare un Pilota. Dopo un incipit molto affrettato che spiega ben poco il rapporto tra Jack Cooper e il Capitano Lastimosa, quest’ultimo perde la vita durante una missione e ci ritroviamo, senza alcuna esperienza sul campo, a dover pilotare il Titan del nostro defunto maestro. Sebbene la premessa non gridi al miracolo in termini narrativi, Titanfall 2 non aspira minimamente a proporre una campgna di spessore con tematiche serie, bensì sposta il suo sguardo non solo verso la spettacolarità più pura ma anche verso il legame che unisce i Titan ai propri piloti. Ovviamente non vogliamo entrare nel dettaglio della campagna per evitare spoiler e anticipazioni pericolose, possiamo però dirvi che il rapporto tra Jack Cooper e BT 7274 costituisce uno dei pilastri narrativi della campagna e verrà approfondito tramite dialoghi a scelta multipla ed interazioni che vanno ad evidenziare il rapporto personale che lega il pilota al proprio titan.
Divisa in 9 Missioni, la campagna di Titanfall 2 scorre liscia come l’olio, regalando una buona dose di spettacolo e divertimento, dimostrando il proprio valore non solo in termini di shooting ma anche in termini di Level Design, proponendo sezioni platform ben realizzate che vanno a costituire un tratto distintivo per il titolo che si avvicina in certi casi più a Portal che al suo cugino Call of Duty. È proprio la varietà e la velocità delle azioni che rende la campagna di Titanfall 2 sontuosa e godibile, un’esplosione di azione e frenesia che lascia il giocatore senza fiato per poi buttarsi nella missione successiva, un’esperienza da provare assolutamente che da finalmente un peso concreto ad una componente del titolo che spesso e volentieri viene vista come un riempitivo. Nota dolente invece per quanto riguarda l’IA che non sempre si dimostra all’altezza della situazione e viene mitigata, nelle difficoltà più alte, con una precisione ed un time-to-kill poco coerenti con lo stile di gioco proposto da Titanfall 2, una piccola lacuna colmabile con un po di tattica e pazienza ma che rischia inevitabilmente di spezzare un ritmo di gioco frenetico e spettacolare che già viene intaccato dalle boss-fight che propongono paradossalmente un livello di sfida più basso delle missioni stesse e si limitano a mostrare i vari tipi di Titan presenti nel titolo. Durante la campagna avremo inoltre la possibilità di provare tutti i Loadout dei titan presenti anche nel multigiocatore, spaziando tra nuove armi e telai utilissimi in battaglia ed intercambiabili in tempo reale. Ironia, comicità e una buona dose di azione accompagnano dunque una campgna finalmente soddisfacente che non si limita a fare da contorno ma lascia il segno una volta completata, un lavoro eccellente sia dal punto di vista artistico che tenico contribuiscono ad un’esperienza di gioco fluida e pulita che non tradisce minimamente la semplicità grafica del titolo. L’unico rammarico è da ricercare nella durata della campagna che si assesta tra le sei e le otto ore, lasciandoci con una voglia matta di rigiocarla.
Pilot, your titan is ready
Spostandoci verso la componente più succosa e variegata, ovvero il multigiocatore, notiamo sin da subito l’evoluzione radicale di un titolo che, pur non rinunciando al suo stile di gioco propone un ventaglio di contenuti molto corposo e promette senza ombra di dubbio un’esperienza di gioco divertente ma che strizza l’occhio alla competizione. Il passaggio da Titanfall a Titanfall 2 ricorda per certi versi quello avvenuto tra Call of Duty 4: Modern Warfare e Call of Duty: Modern Warfare 2, impronta di Vince Zampella è molto evidente e l’evoluzione del titolo è parallela a quella dei due capitoli di Call of Duty, che, per la cronaca, sono stati sviluppati anch’essi da Respawn Entertainment sotto il nome di Infinity Ward. Un nome, una garanzia dunque per la premessa sul comparto multigiocatore di Titanfall 2 che si espande non solo in termini di arsenale e contenuti ma anche in termini di bilanciamento e modalità presenti nel titolo. Migliorare i propri punti deboli mantenendo intatti i punti di forza deve senz’altro essere il motto in casa Respawn che non pensa minimamente a stravolgere il titolo con aggiunte invadenti ma mantiene la struttura dell’originale Titanfall andando ad intervenire sui punti più critici della passata produzione. Il titolo si dimostra infatti più reattivo e più pulito sia in termini grafici che di gameplay, permettendo uno scorrere fluido delle azioni e intervenendo sulla carente qualità grafica che permeava il primo capitolo della serie. L’arsenale di Titanfall 2 si presenta invece come un fulmine a ciel sereno, proponendo una grande varietà negli armamenti che finalmente vanno a tradursi in un’esperienza di gioco bilanciata che riesce allo stesso tempo a permettere un grado di personalizzazione del proprio pilota molto elevato grazie a nuove classi ed abilità che vannno ad adattarsi allo stile di gioco dei giocatori. Alcuni problemi di bilanciamento per quanto riguarda ll’abilità che rende invisibili va ad intaccare l’esperienza multigiocatore ma confidiamo in un fix che ne limiti la durata.
Uno dei pochi punti critici dell’esperienza multigiocatore di Titanfall 2 è costituito da un’evidente riduzione del time-to-kill, ovvero il tempo necessario per uccidere un giocatore avversario, che riduce sensibilmente la mobilità generale del titolo e favorisce un’azione più statica a sfavore dei movimenti e delle tecniche che hanno dominato per tutto il corso del primo Titanfall. La parentesi time-to-kill può sembrare troppo tecnica ma è giusto evidenziare una carenza laddove se ne presenta una, in questo caso, anche se indirettamente, la riduzione del time-to-kill spinge i giocatori ad adottare uno stile di gioco più cauto in quanto non conta l’abilità nei movimenti riducendo gli scontri ad un semplice “chi spara prima vince”. Sicuramente si tratta di una scelta votata ad un pubblico più grande e, nonostante i giocatori più esperti abbiano molto da ridire, si tratta di un piccolo prezzo da pagare per permette lo sviluppo e la crescita di un gioco tanto promettente come Titanfall 2. Uno dei più grandi cambiamenti attuati nel comparto multgiocatore di Titanfall 2 è sicuramente l’aspetto relativo ai titan ed al loro impatto sul campo di battaglia. Eliminata la personalizzazione dei titan in termini di arsenale ed abilità, Titanfall 2 propone diverse tipologie di titan da livellare per sbloccare nuova abilità e miglioramenti che vanno ad adattarsi sia allo stile di gioco che alla modalità in relazione alla mappa in corso al fine di risultare il più efficiente possibile. Ogni Titan è inoltre dotato di un’abilità nucleo, ovvero un’abilità molto simile alle “final” o “ultimate” di Overwatch che sprigiona una potenza di fuoco immensa. A braccetto con l’abilità Nucleo, ogni Titan è dotato di diverse abilità individuali come il teletrasporto o lo scudo a vortice che vanno ancora una volta ad adattarsi perfettamente con lo stile di gioco del pilota. La dualità titan-pilota è dunque presente anche nel comparto multigiocatore e concede un gioco di squadra ben organizzato con degli spunti competitivi molto interessanti. Abbandonato il concetto di Rodeo del primo capitolo, Titanfall 2 introduce diverse modalità per interagire con i Titan alleati e avversari, proponendo una meccanica molto interessante, ovvero quella delle batterie. Ogni Titan è dotato di una batteria che gli fornisce salute, i piloti sono in grado di estrarre la batteria dal titan nemico per poi inserirla in quella del titan alleato, tutto questo va a tradursi in un gioco di squadra molto ben concepito che conferisce ai piloti un potere molto più incisivo di quanto già visto sul primo capitolo.
Le modalità di gioco presenti in Titanfall 2 vanno ad arricchire una playlist già abbastanza varia, proponendo ben sette differenti modalità tra le quali la nuovissima “colosseo”, ovvero una modalità 1 contro 1 che esige il pagamento, seppur virtuale, di un biglietto per essere avviata e ricompensa i vincitori con premi che vanno da mimetiche per le armi a personalizzazioni cosmetiche di vario tipo. Una bella idea che viene però tradita dalla natura stessa del titolo che non permette lo svolgimento di uno scontro diretto di questa tipologia, riducendo le partite in modalità colosseo ad una sorta di nascondino continuo nel quale chi si ferma è perduto. La nuova modalità Cacciatori di Taglie, già vista nella Beta e nell’alpha, introduce invece una nuova visione di gioco a obiettivi molto interessante ma che necessita di un bilanciamento sulle ricompense per le uccisioni, nulla di trascendentale ma abbastanza per far desistere i giocatori più esigenti. La playlist varietà include invece tutte quelle modalità già viste sul primo Titanfall come Logoramento, Cattura la Bandiera e tutte le modalità “classiche”.
Liscio come l’olio
Analizzando Titanfall 2 da un punto di vista più tencico è facile restare sbalorditi di fronte a tanta fluidità. Durante le nostre prove non abbiamo mai notato un calo di frame e, anche nelle situazioni più concitate, sia in campagna che in multiplayer, i 60FPS di Titanfall 2 non hanno accennato a calare, ancora una volta Titanfall si presenta come metro di paragone per tutti quei titoli che aspirano ad un’esperienza di gioco veloce e frenetica senza per questo ripudiare la resa grafica. Come già accennato durante l’analisi della campagna, Titanfall 2 rispetta perfettamente gli standard di questa generazione di console ma non si limita a proporre il giusto e necessario, anzi, cerca di andare oltre proponendo non solo una varietà immensa di ambienti ma anche una resa grafia in alcuni punti sbalorditiva, il tutto corredato da un doppiaggio in italiano senza troppe sbavature. La cura dei dettagli sopratutto nei piloti, nelle armi e nei titan è degna di nota e mostra finalmente i muscoli di un engine poco sfruttato con il primo capitolo che permette non solo una resa eccellente dei modelli e delle animazioni ma anche una gestione dell’illuminazione molto soddisfacente ed a tratti sbalorditiva. Titanfall 2 viene dunque promosso a pieni voti e dimostra ancora una volta quanto la qualità del gameplay sia importante ai fini di una buona produzione, scavalcando tranquillamente, pur non entrandovi in competizione, il fratellone Battlefield 1 e proponendo una valida alternativa all’FPS di DICE che, restando in casa Electronic Arts, va a completare un profilo per quanto riguarda gli FPS che permette di soddisfare ogni tipo di giocatore. Il buon lavoro va premiato e Titanfall 2, pur partendo svantaggiato in termini di visibilità, si fa strada a suon di qualità ed eccellenza, lasciando che i fatti sostituiscano il peso di un nome in forte crescita del quale speriamo in un futuro radioso.
PRO:
- Comparto multiplayer ben bilanciato e divertente
- Varietà sia nei Titan che nell’arsenale
- Fluidità impressionante
- Finalmente uno shooter frenetico e divertente che non tradisce la sua natura
- Campagna divertente e spettacolare…
CONTRO:
- … ma troppo breve
- Time-to-kill da rivedere nel multigiocatore
- Alcune abilità necessitano di un bilanciamento
- IA non sempre all’altezza
Voto: 9