Titoli e Franchise come Valkyria Chronicles e Advance Wars sono l’esempio lampante che i giochi strategici giapponesi hanno uno stile distinto. Laddove gli sviluppatori occidentali preferiscono il realismo, gli studi giapponesi tendono a puntare a qualcosa di più particolare, e Tiny Metal: Full Metal Rumble, con il suo aspetto da cartone animato, i carri armati sovradimensionati e in generale una linea artistica accattivante, non fa eccezione. Tiny Metal: Full Metal Rumble è il seguito del titolo uscito nel 2017 e rispetto al suo predecessore, il nuovo gioco targato Area 35 inc rimane fedele alla sua forma, pur apportando alcuni evidenti e necessari miglioramenti generali e nel gameplay.
Quando il gameplay è tutto
Se è lampante che la grafica piacevole e le scelte di design puro rendono davvero il gioco diverso, altrettanto purtroppo non si può dire sulla la trama che risulta essere carente e decisamente piatta. La storia potrebbe essere decisamente più avvincente, eppure la recitazione vocale, almeno la versione inglese, lascia molto a desiderare. La trama in un gioco che si basa per lo più su elementi strategici passa certo in secondo piano, ma rimane comunque deludente considerando che sulla realizzazione della storia c’è lo zampino di Hirotaka Inaba, lo scrittore di I Am Setsuna.
Laddove il gioco manca di trama, compensa nel gameplay. La premessa del gameplay di Tiny Metal: Full Metal Rumble è piuttosto semplice almeno in superficie: ci viene presentata una grande mappa con differenti sezioni di una zona di guerra, e avremo inizialmente un’unità di partenza, ognuna delle quali rappresenta una forza armata specializzata. L’obiettivo del gioco è chiaro, coordinare le nostre forze attraverso la mappa, prendendo obiettivi e roccaforti fino al completamento di quella missione. Come gioco di strategia a turni che si rispetti, il giocatore dovrà spostare sul campo di battaglia tramite una formazione della griglia, che risulterà essere una parte integrante del gameplay, poiché il posizionamento di ogni singola truppa è di vitale importanza per abbattere il nemico. Il nostro esercito sarà composto da una grande varietà di unità, che vanno dalla fanteria con fucili e bazooka a carri armati e unità di combattimento aereo e un comandante ha ora, rispetto al capitolo precedente, ha delle caratteristiche migliorative potenziabili nel corso di ogni battaglia. Inizialmente avremo a disposizione un numero ridotto di unità, dovremo quindi “costruire” rinforzi e adattare la composizione dell’esercito in base allo sviluppo del gioco. Questo costante flusso è ciò che dà alla serie Tiny Metal un senso di unicità e soprattutto di rigiocabilità, visto che inevitabilmente penseremo a come completare le stesse missioni usando diverse composizioni e strategie. In Tiny Metal: Full Metal Rumble la miglior difesa è la difesa: durante il gioco nei momenti più concitati ci ritroveremo a subire attacchi su più fronti. Una volta che sarà evidente che il nemico sta generando truppe da diversi punti sulla mappa, l’unico modo per rimanere a galla è quello che trovare velocemente un’altra strategia. Capito la mappa, però, la difficoltà diminuisce drasticamente. Come abbiamo detto in precedenza la premessa di Tiny Metal: Full Metal Rumble è piuttosto semplice, ma solo in superficie: con 39 solide missioni, c’è di gran lunga il tempo per apprendere a pieno tutte le meccaniche. Le missioni denoteranno un a certa brevità, ma man mano che il gioco avanza aumenterà la complessità così come la difficoltà. Gran parte del tempo trascorso giocando a Full Metal Rumble lo passerete a ripetere le missioni e rimediare agli errori, per un gioco di strategia di questo tipo, è esattamente quello che ci si aspetta.
Una guerra colorata
Tiny Metal: Full Metal Rumble è, proprio come il suo predecessore, un gioco di strategia 3D vivace e colorato. Le unità hanno un’estetica affascinante e dettagliato e mantiene la coesione con l’estetica, mentre gli ambienti presentano una varietà di scene colorate e interessanti, eppure queste scene non si scontrano mai con le unità o rendono difficile individuare quale sia l’unità e dove si trovano in un dato momento. La tavolozza di colori scelta ben si distacca dalla atmosfera cupa della guerra, il che non solo ti rende la scena su schermo decisamente più vivida, ma rende decisamente più facile avere una visione completa del campo di battaglia. L’unica volta che riscontreremo dei problemi visivi è nelle mappe invernali in cui i punti di salute del testo bianco delle singole unità sembrano fondersi con il terreno. A livello visivo e tecnico il titolo scorre senza intoppi, anche grazie all’introduzione della camera in grado di ruotare permettendo così di avere una vista più ampia e nitida.
PRO
- Eccellente scelta artistico
- Aggiunte e migliorie
- Meccaniche chiare e intuitive
CONTRO
- Trama banale e poco incisiva
Versioni disponibili: PC, Nintendo Switch
Versione provata: PC
Voto: 8