Uscito lo scorso anno nella terra del sol levante, The Witch and the Hundred Knight 2 sta per arrivare in occidente sempre grazie al certosino lavoro di Nis America. Primo capitolo ad essere sviluppato esclusivamente per Playstation 4, questo action JRPG continua la saga adottando però un approccio differente, discostandosi dal primo capitolo canonico. Riuscirà a dimostrarsi degno?
La strega vien di notte
La storia del gioco verrà narrata tramite i classici dialoghi a schermo, con decine e decine di linee di testo in cui ci verrà raccontato il mondo e le storie dei nostri protagonisti. La piccola Milm viene posseduta dalla malvagia strega Chelka, che cercherà di portare la distruzione nel mondo. Amelie, sorella maggiore di Milm e apprendista cacciatrice di streghe, si ritroverà quindi nella difficile situazione di dover combattere il male che ha preso possesso della sua amata sorellina, mentre noi, il giocatore, impersoneremo nuovamente l’Hundred Knight, una piccola creatura parodia di un cavaliere, creato da una bambola donata da Amelie alla sorella. La storia vedrà intrecciarsi varie vicende di vari personaggi, tutti allo stesso modo adorabili o antipatici (Amelie su tutti), con qualche colpo di scena ben studiato ma comunque prevedibile, per oltre 40 ore di narrazione dove i fan della serie troveranno tantissimi riferimenti al capitolo precedente, nonostante sia slegato dalla storia originale
Di piccoli cavalieri e di armi enormi
Il piatto forte di The Witch and the Hundred Knight 2 è tuttavia da ricercarsi nella sua giocabilità, quando interpreteremo il nostro adorabile piccolo cavaliere. La personalizzazione dello stile di combattimento ed in generale del gameplay è encomiabile e a tratti quasi travolgente, tante sono le opzioni disponibili. Il cavaliere potrà cambiare diverse forme a seconda di trinket speciali che modificheranno la sua resistenza ai danni o le skill attivabili, così come i tipi di attacchi che si potranno eseguire. Ogni configurazione vi metterà a disposizione cinque tipi diversi di attacchi, ognuno assegnato ad uno specifico tipo di arma. Concatenare gli attacchi con tutte le armi disponibili sarà la chiave per il successo, visto che ogni nemico che incontrerete avrà specifiche resistenze e debolezze. In questo modo i combattimenti risulteranno sempre variegati ed appassionanti, costringendovi a cambiare configurazione in continuazione. Ogni trinket avrà poi uno specifico set di skill, sia attive che passive, tutte sbloccabili tramite l’aumento di livelli e anche queste estremamente specifiche per ogni tipo di arma. Ognuno dei trinket sarà poi caratterizzato da pregi e difetti, e potrete portarne con voi fino a tre differenti, quindi bisognerà scegliere attentamente quali indossare in ognuno dei diversi scenari che compongono la vasta mappa di gioco.
L’importanza delle calorie
L’altra grande innovazione di The Witch and the Hundred Knight 2 è rappresentata dalle gigacalorie, una sorta di indicatore energetico del nostro piccolo eroe. Qualsiasi cosa faremo consumerà gigacalorie, anche semplicemente camminare, ed una volta che queste saranno esaurite saremo costretti a tornare al checkpoint, magari consumando uno degli oggetti immagazzinati nel nostro stomaco, che farà le veci di uno zaino. Le gigacalorie possono anche essere utilizzate per curarsi, ma si esauriranno ad una velocità allarmante, mantenendovi sempre allerta. Per riguadagnarle si dovrà far uso della Depletura, una mossa speciale eseguibile solamente con nemici in fin di vita. L’utilizzo di questa meccanica è un ottimo espediente per tenere il giocatore sempre vigile e non farlo andare con il pilota automatico, cosa che succede molto spesso negli action di questo tipo. Una forma di micromanagement che rende The Witch and the Hundred Knight 2 un titolo a tutti gli effetti innovativo ed interessante, cosa più unica che rara nel panorama degli action, senza dover puntare per forza sul fotorealismo o la quantità esagerata di sangue. Tornano anche i Tochkas, creaturine evocabili durante le battaglie per aiutarci, ma nel marasma di opzioni a disposizione vengono facilmente dimenticati, realizzando uno dei rari casi in cui in un videogioco c’è effettivamente troppa carne al fuoco.
Boss fights, boss fights ovunque
Per tutto il gioco combatteremo in una serie di mappe ed ambientazioni tutte interconnesse tra loro, cercando di raggiungere di volta in volta l’obiettivo in questione. Gli scontri tra i nemici, nonostante l’ottimo sistema di combattimento, purtroppo dopo poco risultano estremamente ripetitivi, sia perché la varietà dei nemici è inesistente, sia perché oltre ad andare da punto A a punto B c’è davvero pochissimo. Per fortuna le bossfights sono numerose ed entusiasmanti, con alcuni boss davvero ostici e che vi daranno del filo da torcere. Ognuno di questi scontri è una storia a se, sia per pattern che per design degli stessi, davvero eccellenti, e non saranno rare le volte in cui dovrete rinunciare ad uno scontro per livellare di più il vostro personaggio. Per fortuna i checkpoint ed i punti di salvataggio sono sapientemente sparsi lungo tutta la mappa di gioco, annullando così qualsiasi tipo di frustrazione.
Dal punto di vista tecnico, The Witch and the Hundred Knight 2 fa un lavoro eccellente sia in termini di resa poligonale che di fluidità di gioco, con la possibilità anche di personalizzare l’output. Se si preferisce però la grafica sul frame rate, l’impatto sul gioco sarà consistente, soprattutto se non siete possessori di una PS4 Pro. Una piccola nota sulla persistenza del blur in gioco, davvero fastidiosa a tratti, anche se tutto scompare davanti al peggior difetto del titolo, ovvero la telecamera. Gestire l’inquadratura in The Witch and the Hundred Knight 2 sarà un’impresa, perché oltre ad essere estremamente lenta, non segue minimamente il protagonista del suoi movimenti, rendendo gli scontri difficili da gestire, soprattutto se non si riescono ad individuare i nemici. Un difetto purtroppo non trascurabile, che inficia enormemente sulla valutazione finale del gioco. Nulla da eccepire sul character design del titolo o sulla qualità del doppiaggio, che copre per intero tutta la narrazione, sia in inglese che giapponese.
PRO:
- Combat system originale e soddisfacente
- Longevo
- Tante boss fights impegnative
- Tecnicamente una sorpresa
CONTRO:
- Gestione della telecamera disastrosa
- Non molto vario
- Blur persistente
- Trama prevedibile
Versione testata: Playstation 4
Voto: 7