Una misteriosa razza aliena è stata scoperta, si tratta di esseri senzienti, capaci di sviluppare il concetto di civiltà. The Station racconta il dibattito etico-morale di una civiltà in procinto di entrare in contatto con altri esseri senzienti che, purtroppo, oltre alla civilizzazione sono capaci esercitare la violenza. Quali sono i comportamenti, gli approcci e le distanze da stabilire in questi casi? Il cuore pulsante di The Station si basa su argomenti del genere, incorniciando un mondo fantascientifico all’interno di riflessioni profonde che scalano l’indole umana a partire dal suo istinto di sopravvivenza fino alla curiosità nella sua forma più pura.
Long time ago…
Il primo impatto con The Station mette subito in risalto le tematiche profonde e umane che si celano dietro una semplice ma ben strutturata componente sci-fi. Mistero e Fantascienza abbracciano dunque la “Stazione” protagonista dell’intero titolo. Un gruppo di tre pionieri è stato inviato nello spazio profondo per studiare le radici e le attitudini di una nuova civiltà aliena senziente che, come natura vuole, si trova in uno stato di guerra civile e dunque non necessariamente pacifica. Lo scopo del protagonista sarà quello di scoprire le sorti dell’equipaggio della stazione in seguito ad un guasto che ha interrotto improvvisamente le comunicazioni ed i sistemi difensivi della nave. Il nostro arrivo a bordo è degno dell’incipit di Prey, toni scuri e sinistri pervadono l’ambiente mentre cerchiamo di capire dove sia finito l’equipaggio e quale sia stata la causa del silenzio radio. Presto ci ritroveremo a fronteggiare la peggiore delle evenienze e, procedendo all’interno di ambienti che raccontano la storia dell’equipaggio, inizieremo a comprendere qual è la vera natura di questa misteriosa razza aliena. The Station è strutturato secondo i canoni del classico wsalking-simulator, un’elevata interazione ambientale ci permette di raccogliere ed esaminare la maggior parte degli oggetti sparsi per gli ambienti di gioco mentre una serie di puzzle mai troppo impegnativi vanno a costituire la parte “ludica” dell’esperienza. La stazione si presenta come una struttura molto semplice, dislocata su due piani e con aree adibite alle varie mansioni dell’equipaggio. Un’esplorazione molto lineare e semplicistica va a costituire un modello di gioco abbastanza semplice e mai veramente sorprendente mentre pian piano scopriamo le sorti dell’equipaggio. Diversi file auto sparsi per gli ambienti raccontano la vita, le impressioni e le relazioni tra i membri della stazione, delineando delle figure ben caratterizzate e descrivendo la situazione della nave prima dell’incidente. Non vogliamo spoilerare quello che è un plot-twist che da solo regge le sorti della narrazione ma basti pensare che The Station è un’esperienza da vivere dall’inizio alla fine senza fermarsi per non perdere il filo.
…far far away
Sebbene l’impatto con The Station sia comunque piacevole e probabilmente più adatto ad un’esperienza da VR, il titolo non presenta delle caratteristiche tali da far gridare al miracolo. La lacuna più pesante, capace di distruggere ogni buon proposito è però data dalla longevità del titolo, bastano infatti poco più di 70 minuti per portare a termine l’avventura in un contesto senza soluzione di continuità. Sebbene le vicende narrate in The Station siano interessanti e gli spunti di riflessioni molteplici, lo scorrere troppo repentino degli eventi e la scarsa cura per i dettagli e le storie dei personaggi che compongono il titolo rendono il tutto troppo sfuggente. Come una bella storia raccontata in modo troppo frettoloso, The Station si lascia troppi dettagli alle spalle e salta ad una conclusione tanto bella quanto forzata. Tecnicamente parlando siamo di fronte ad un titolo che rispetta tranquillamente gli standard odierni laddove Unity riesce a svolgere un lavoro egregio nonostante la natura tridimensionale del titolo. La mancata localizzazione in italiano costituisce un altro punto a sfavore ai danni di un titolo che presenta pochissime linee di dialogo e che si consuma in poco più di un’ora. In conclusione, abbiamo apprezzato The Station nella sua natura ma la sua realizzazione ha tradito quanto c’era di buono in una premessa molto profonda ed interessante.
PRO:
- Spunti narrativi interessanti e profondi
- Componente sci-fi ben realizzata
- Personaggi interessanti
CONTRO:
- Puzzle troppo semplici
- Incredibilmente breve
- Troppi dettagli lasciati in sospeso
- Esperienza di gioco nel complesso piatta
VOTO FINALE: 5.5