Dopo qualche mese dall’uscita del primo capitolo nel programma di Xbox Live Gold, The Incredible Adventures of Van Helsing II arriva in sordina, un GdR in visuale isometrica dall’inaspettato successo che prende a piene mani tutto quello che può da Diablo III, vediamo come se la cava su console.
Borgovia, once again
L’incipit di The Incredible Adventures of Van Helsing II non è il più esaltante, il titolo cerca infatti di continuare a narrare le vicende del cacciatore a partire dalla fine del primo capitolo utilizzando un’espediente narrativo molto debole. Borgovia, la città nella quale era ambientato anche il precedente capitolo, è ancora in pericolo: questa volta si tratta di un misterioso generale intento a conquistare la città. Ad accompagnare una sensazione di stantio vi è anche l’esatta replica del sistema di gioco che rende The Incredible Adventures of Van Helsing II un’espansione in tutto e per tutto del suo primo capitolo, aggiungendo pochissime novità, peraltro poco rilevanti. Ad arricchire l’esperienza di gioco già di suo molto varia, vi è la possibiltà di importare il personaggio utilizzato in The Incredible Adventures of Van Helsing in modo da conservare la propria classe e i proprio traguard, portando il level cap da 30 a 60. The Incredible Adventures of Van Helsing II propone questa volta una gamma di tre classi disponibili sin da subito, senza aggiungere nulla all’opera originale, favorendo sempre e comunque il reroll delle abilità e delle caratteristiche. La fortissima influenza di un titolo come Diablo si fa sentire in modo pressante durante tutta l’esperienza di gioco, andando a replicare quasi maniacalmente lo stile del colossal firmato Blizzard, partendo dalle sue meccaniche più basilari, come la generazione casuale delle mappe, fino ad arrivare all’HUD. Durante le prime battute si ha l’impressione che tutti i riferimenti stilistici a Diablo siano quasi come un tributo, andando più avanti ci si rende però conto di quanto i ragazzi di NeoCore abbiano preso dal titolo di blizzard, fino a diventare una presenza quasi costante. La mancata rivoluzione in termini di ambienti ci costringe a riesplorare delle location già viste nel primo capitolo, mantenendo lo stesso HUB e cambiando soltanto i luoghi delle missioni principali, mantenendo comunque un buon livello in termini di game design e varietà. The Incredible Adventures of Van Helsing II non vuole chiaramente stravolgere ne rivoluzionare la saga e si presenta con una fortissima sensazione di “more of the same”, sia in termini di giocabilità, che rimane comunque identica in tutto e per tutto al capitolo precedente, sia, purtroppo, in termini puramente tecnici.
Altro che Dracula
L’esperienza tipica che si potrebbe affiancare al pensiero di un perrsonaggio come Van Helsing viene totalmente stravolta assumendo dei caratteri Steampunk che, seppur molto vicini all’idea originale, tandono ad ampliarsi fino ad abbandonare il loro scopo originale creando un’alienazione nei contfronti del concept che ha mantenuto vivo il primo capitolo. I toni tetri di una Borgovia in preda agli automi non desta lo stesso fascino oscuro dei licantropi e dei vampiri, perdendo fascino e interesse nei confronti di un nemico che, dopotutto, è stato già sconfitto in precedenza. The Incredible Adventures of Van Helsing II non propone la vasta gamma di dialoghi presenti nel primo capitolo, anzi, il titolo tende più a mettere il giocatore su dei binari che stanno molto stretti a quello che dovrebbe essere un RPG. Le quest secondarie possono essere compiute solo ed esclusivamente nel livello in cui si trovano, annullando ogni backtracking e limitando fortemente la libertà del giocatore. Il titolo cerca comunque di introdurre un paio di novità che risultano comunque marginali in termini di gameplay, presentando alcune meccaniche gestionali che ricordano molto quelle di Assassin’s Creed 2, permettendo al giocatore di inviare soldati in alcune missioni al fine di guadagnare delle ricompense. La stessa meccanica di applica con la Chimera, una creatura catturata durante le prime fasi di gioco che è possibile spedire in missione per recuperare loot preziosi e monete. The Incredible Adventures of Van Helsing II va dunque a ridefinire il concetto di “more of the same”, proponendo un titolo che sa di già visto in ogni momento dell’esperienza di gioco, un drastico calo di qualità rispetto ai valori del capitolo precedente. La libertà limitata e la tendenza a giocare su binari va a limitare una longevità che nel primo capitolo già non brillava, richiedendo 5-6 ore scarse per essere completato, andando a favorire la rigiocabilità grazie alla presenza di una modalità cooperativa che, pur presentando alcune problematiche in termini di netcode, riesce a divertire. Anche il comparto tecnico è rimasto fermo al primo capitolo, rendendo The Incredible Adventures of Van Helsing II un titolo obsoleto dal punto di vista grafico, tentando di arricchirlo con qualche effetto particellare in più che va però ad intaccare pesantemente i 30FPS che faticano a mantenersi stabili, causando frequenti freeze , fenomeni di stuttering e dando luogo a caricamenti molto lunghi e fastidiosi. La direzione artistica di The Incredible Adventures of Van Helsing II mantiene comunque il suo fascino, pur risultando molto ripetitiva nel corso del gioco, cercando in ogni caso di presentare nuove ambientazioni al di fuori di una Borgovia già vista.
PRO:
- Si tratta pur sempre di Van Helsing
- Sistema di combattimento ben bilanciato
- Il level cap al 60 aggiunge diverse abilità alle precedenti
CONTRO
- Aggiunge poco o nulla al capitolo precedente
- Longevità molto scarsa per un GDR
-
Cerca di prendere anche troppo da Diablo, perdendo la sua identità