I ragazzi di King Art Games, creatori della rinomata serie di punta e clicca “The Book of Unwritter Tales”, hanno finalmente realizzato, tramite Kickstarter, il secondo capitolo di uno dei punta-e-clicca più belli di sempre, questa volta arriva anche su Xbox One e PS4, portando il fantastico mondo di Adventasia per la prima volta su console.
C’era una volta…
Il primo capitolo della serie The Book of Unwritten Tales, uscito nel 2005 per PC, ha riscosso un gran successo, un punta-e-clicca con tematiche fantasy, una trama ben sviluppata e dei personaggi carismatici dove il vero fulcro della serie è sempre stato l’umorismo. La storia ruota intorno a quattro personaggi principali: Ivo, una principessa elfa, Wilbour, uno gnomo che prova a fare il mago, Nate, un umano furbo e narcisista e Critter, un simpatico mostriciattolo peloso. Il legame tra i personaggi si sviluppa nel primo capitolo, nel quale i nostri eroi si incontrano quasi per caso, e perdura anche nel secondo che, anche se slegato dal punto di vista narrativo, presenta comunque molteplici riferimenti al primo capitolo. Il titolo riscosse un successo tale da spingere i ragazzi di King Art Games a sviluppare un prequel totalmente dedicato a Critter, il mostriciattolo rosa, dal nome di ” Il nuovo capitolo”.
“The Book of Unwritten Tales 2” è partito con una campagna Kickstarter che, grazie alla reputazione del titolo, si è chiusa in poco tempo con risultati più che positivi, portando alla luce un nuovo capitolo, questa volta dedicato anche alle console di nuova generazione.
…Uno Gnomo, un elfo e un umano
The Book of Unwritten Tales 2 si presenta in una veste grafica totalmente rinnovata, al passo con i tempi, senza perdere però il suo fascino quasi cartoonesco e fantasioso; il livello artistico di questo titolo rimane fuori discussione, fedele ai precedenti con ambientazioni molto ispirate e ben realizzate. La peculiarità del titolo, oltre alle meccaniche classiche dei punta-e-clicca che vedremo più avanti, è costituita dal continuo umorismo che fa da cornice ad una storia ben realizzata. I personaggi del gioco non si prendono quasi mai sul serio, con linee di dialoghi sempre divertenti e ironiche. L’aspetto narrativo del gioco è, come in ogni punta-e-clicca, uno dei punti fondamentali del titolo, e nel caso di The Book of Unwritten Tales la componente narrativa presenta una cura quasi maniacale dei dettagli, con tre storie che si intrecciano tra di loro, creando legami personali con tantissimi personaggi. Come nel primo capitolo, i personaggi principali saranno quattro, tutti ben realizzati e con un carattere ben definito.
L’ironia che permea il titolo viene fuori anche e sopratutto durante i dialoghi con i personaggi secondari, dove è possibile intravedere idealismi, tradizioni e pregiudizi di diverse culture, utilizzando un canale di comunicazione “ironico” per trasmettere messaggi più profondi, toccando argomenti seri come la politica o l’etica morale.
Giocare a The Book of Unwritten Tales 2 dà una sensazione di curiosità, di magnificenza che è difficile da trovare nei giochi odierni, permeato da una narrativa con delle sfaccettature vecchio stile che permettono linee di dialogo sempre interessanti, andando a scavare nelle personalità e nei bisogni dei singoli personaggi senza cadere mai nella noia. I dialoghi presenti nel titolo sono veramente tanti e cambiano in base al modo di giocare del giocatore.
Indovina indovinello
Oltre ad una componente narrativa molto solida, The Book of Unwritten Tales 2 non delude le aspettative nemmeno dal punto di vista del gameplay, proponendo un livello di difficoltà medio-alto, con espedienti molto originali. I Puzzle presenti nel gioco sfruttano molto la logica e il backtracking, e sarà sempre necessario tenere bene a mente il quadro generale, in quanto il mondo di gioco si evolve con il corso della storia, aprendo nuove possibilità in ambienti già visitati, con oggetti nuovi da raccogliere o dialoghi necessari per andare avanti; nelle fasi più avanzate del gioco la difficoltà sarà notevolmente aumentata grazie anche alla presenza di più personaggi da coordinare allo stesso tempo.
La gestione dell’inventario risulta semplice e prevede azioni di base come l’utilizzo di alcuni oggetti in determinate situazioni e la possibilità di combinare due o più oggetti al fine di creare qualcosa di necessario per andare avanti nel gioco.
I ragazzi di King Art Games hanno escogitato diversi espedienti mirati a rompere la monotonia che spesso incombe nei punta-e-clicca, e alcuni di questi hanno davvero qualcosa di geniale, come il viaggio nel tempo che fa sperimentare al giocatore il feeling e lo stile dei giochi passati diventando addirittura un’avventura testuale.
Il legame tra i personaggi, precedentemente citato, è sensibilmente rafforzato dalla possibilità passare da un personaggio all’altro al fine di andare avanti nel gioco, e questo fa si che la figura del personaggio principale scompaia a favore di una concezione di squadra più profonda.
Uno dei punti caratteristici della serie è dato dalla presenza quasi costante di riferimenti e easter egg riguardanti il mondo dei videogiochi, dei film, della musica e dei libri. Insomma, ogni occasione è buona per citare i classici moderni come Star Wars, Harry Potter, Matrix ma anche serie TV come Game of Thrones, House of Cards e addirittura Scrubs, per finire a riferimenti videoludici come Super Mario, Minecraft, Final Fantasy e Zelda. La presenza di questi riferimenti e il modo in cui sono proposti non fanno altro che confermare la grande abilità degli sviluppatori di questo titolo che riescono a strappare un sorriso al giocatore senza andare ad intaccare la trama.
The Book of Unwritten Tales 2 riesce a soddisfare le aspettative anche dal punto di vista della longevità, con una storia lunga circa 20 ore, rendendolo così un punta e clicca dalle dimensioni mastodontiche, con dei personaggi carismatici ed enigmi ben strutturati.
Pro:
- Trama superba
- Personaggi carismatici
- Enigmi ben fatti
- Easter Egg a volontà
- Più di 20 ore di gioco
Contro:
- Alcuni enigmi metteranno in difficoltà i più spazientati
- Tempi di caricamento molto frequenti e ingombranti