inXile Entertainment, in collaborazione con Brian Fargo, riporta la leggendaria saga di The Bard’s Tale sugli schermi grazie ad una campagna Kickstarter. The Bard’s Tale IV: Barrows Deep vuole riproporre le meccaniche da RPG-Dungeon Crawler che hanno reso famosa la saga, implementando le meccaniche dei moderni giochi di ruolo al fine di creare un’esperienza di gioco completa che guarda al futuro senza però dimenticare il passato. Abbiamo provato il titolo, ormai prossimo alla sua uscita, vediamo come se la cava in sede di recensione.
In a world far away
The Bard’s Tale è una saga che affonda le sue radici nel lontano 1985, un periodo, ormai storico, che ha segnato la rinascita del mondo dei videogiochi dopo una crisi che ha quasi visto sparire il nostro tanto amato medium. Il titolo, allora rivoluzionario, è rimasto nella storia ma, come spesso accade, il mondo dei videogiochi moderni non concede spazio di manovra a quei titoli che restano ancora ancorati al passato in termini di meccaniche e funzioni. The Bard’s Tale IV: Barrows Deep è il frutto di una campagna Kickstarter rivolta ai nostalgici che non dimentica di strizzare l’occhio ai nuovi fan, incuriositi da un’ambientazione che più fantasy non si può, condita dalle figure da “party” tipica dei dungeon crawlers fatte di curatori, tank e dps. All’interno di The Bard’s Tale IV: Barrows Deep potremo scegliere se vestire i panni di un’eroina preimpostata oppure creare un personaggio seguendo la guida di un editor abbastanza rudimentale che però funziona molto bene. Dopotutto, The Bard’s Tale IV: Barrows Deep non è un titolo che fa particolarmente leva sulla figura del suo protagonista quanto del gruppo che andremo a creare durante le nostre avventure, un gruppo fatto di eroi in continuo cambiamento che si uniranno al party man mano che faremo progressi nella nostra avventura. Quella di The Bard’s Tale IV: Barrows Deep è una trama abbastanza canonica, per alcuni versi banale, che vede una sorta di inquisizione schierarsi contro gli avventurieri di tutto il mondo in un quadro da fantasy medioevale che ormai può risultare ridondante. A riempire una cornice fatta di elementi già conosciuti nel mondo del fantasy troviamo però un titolo che propone delle meccaniche molto interessanti che riescono a far coesistere elementi del passato con quelli del presente. Ad affiancare un sistema di combattimento su turni non proprio rivoluzionario troviamo infatti un sistema di creazione e gestione dei personaggi in linea con quelli degli RPG moderni, la struttura del titolo basata sul “party” ci permette infatti di gestire contemporaneamente fino a 4 personaggi, andando a lavorare sui singoli inventari e sulle singole specializzazioni. Da 4 classi si diramano infatti decine di specializzazioni che mirano a rendere ogni personaggio unico nel suo genere, proprio per questo un semplice mago potrà scegliere, durante l’avventura di orientarsi verso diversi tipi di magia non soltanto basandosi sulle singole abilità ma anche e soprattutto sulla possibilità di equipaggiare armi ed armature dedicati alle singole specializzazioni.
We may meet again
Il lavoro svolto su The Bard’s Tale IV: Barrows Deep dal punto di vista gestionale rispetta gli standard odierni ma, unito a quelle componenti più nostalgiche, riesce a fare un passo in più, proponendo un’esperienza di gioco affascinante e solida. Ricordiamo che The Bard’s Tale IV: Barrows Deep è un titolo nato da una campagna Kickstarter, proprio per questo restiamo sbalorditi dal lavoro svolto da InXile Entertainment che, con fondi decisamente ridotti, è riuscita a proporre un titolo abbastanza vasto e variegato da tenere i giocatori incollati per diverse decine di ore. La struttura del titolo in termini di level design si accosta molto a quella dei predecessori, proponendo spazi generalmente chiusi ma ricchi di enigmi e combattimenti, proponendo anche un backtracking quasi mai invadente che ci permette di scoprire segreti nascosti semplicemente ritornando sui nostri passi con nuove abilità. Tornando al sistema di combattimento, forse uno dei punti più critici del titolo, ci ritroviamo a dover criticare la scelta di inXile Entertainment. The Bard’s Tale IV: Barrows Deep propone infatti un sistema di combattimento abbastanza semplice da comprendere ma allo stesso tempo ripetitivo e per certi versi scontato. Distribuito su una griglia di 4×2 per lato, ci ritroveremo a gestire 4 personaggi in uno spazio decisamente ristretto scopre il fianco ad una delle debolezze più critiche del titolo. Non soltanto non abbiamo la possibilità di vedere i nostri personaggi e le loro animazioni ma, paragonando il sistema di combattimento a titoli come Divinity: Original Sin 2, risulta evidente quanto il sistema di combattimento di The Bard’s Tale IV: Barrows Deep non sia assolutamente sufficiente a garantire la giusta varietà ad un titolo del genere. Nessuna interazione ambientale in combattimento e abilità spesso e volentieri troppo potenti rendono i combattimenti abbastanza ripetitivi ed, alla lunga, noiosi. Il combattimento è una componente fondamentale del titolo e quello di The Bard’s Tale IV: Barrows Deep non riesce a convincerci. Per quanto riguarda la componente ruolistica, i dialoghi difficilmente ci permettono di scegliere una risposta piuttosto che un’altra ma le interazioni con i personaggi si rivelano tutto sommato soddisfacenti, mettendo sul piatto un mondo vivo e pulsante, ricco di informazioni sulla lore del titolo e sul background delle popolazioni che lo abitano.
Spostandoci sul comparto tecnico, The Bard’s Tale IV: Barrows Deep, sviluppato in Unreal Engine 4, non riesce a stare al passo con gli standard odierni ma sfodera comunque un taglio artistico molto interessante che, pur basandosi su elementi già saturati nel mondo fanstasy, meraviglia il giocatore con scorci spettacolari ed ambientazioni molto varie. Le animazioni così come il dettaglio delle texture ed il sistema di illuminazione mettono tuttavia in evidenza la natura indipendente del titolo che, scegliendo di adottare un setting in prima persona fa subito saltare all’occhio i difetti tecnici. Data la natura del titolo non vogliamo però bocciare il comparto tecnico di The Bard’s Tale IV: Barrows Deep, anzi, il lavoro svolto da inXile Entertainment può essere considerato encomiabile viste le risorse a disposizione del team. The Bard’s Tale IV: Barrows Deep è un lavoro svolto con amore e passione per una saga rimasta sopita per troppo tempo, un titolo che si è dimostrato capace di rinnovarsi senza però dimenticare le sue origini, tendendo la mano verso i nuovi giocatori ma ricordando i fan storici della saga.
PRO:
- Ambientazioni mozzafiato
- Gestione dei personaggi molto vasta
- Sistema di leveling ed abilità variegato
- Dialoghi ed interazioni con i personaggi profondi…
CONTRO:
- …ma poco interattivi
- Sistema di combattimento molto limitato
- Trama coinvolgente ma a tratti banale
- Caricamenti incredibilmente lunghi
VOTO FINALE: 7