Gli Squishies sono sferici, gli Squishies sono colorati, sli Squishies sono i protagonisti dell’omonimo videogioco per VR realizzato da Brainseed Factory, lo studio dietro a Typoman, un puzzle-platform che giocava con l’uso delle parole e che richiamava vagamente Limbo nelle atmosfere. A questo giro abbiamo invece un prodotto completamente diverso: sempre un puzzle game, ma con ambientazioni coloratissime e personaggi dall’aspetto buffo, ma soprattutto l’interazione gioco/giocatore avverrà tramite VR e controller Move.
Il gioco inizia senza dare una contestualizzazione, ma buttandoci direttamente nel gameplay puro: gli Squishies sono esseri tondeggianti che grazie alla loro forma sono in grado di rotolare ed il nostro compito sarà proprio quello di condurli fino ad un portale che determina la fine del livello e per farlo dovremo usare i Move come una sorta di aspirapolvere con la quale attirare o spingere gli Squishies, facendoli passare in determinati punti dove sono presenti delle pietre da raccogliere per incrementare il punteggio. E teoricamente questo è (quasi) tutto il gioco, una serie di puzzle in successione l’uno all’altro senza particolari fronzoli, il che di per sé pur rendendo il gioco un po’ vuoto non è un male assoluto: il gioco infatti, a discapito dall’aspetto colorato propone una struttura dei livelli piuttosto complessa e articolata, con una costruzione su più livelli e l’inserimento di ostacoli di varia natura che renderanno arduo il nostro compito. Ognuno dei 100 livelli disponibili avrà obiettivi secondari quali la raccolta di tutti i collezionabili presenti o la necessità di essere completati in un certo lasso di tempo: non sarà necessario completare tutti gli obiettivi per poter passare al livello successivo, ma si tratta di un’aggiunta che aumenta la rigiocabilità del gioco, soprattutto per quei giocatori che vogliono terminarlo al 100%. A coronare il tutto c’è anche un editor dei livelli, la cui interfaccia è piuttosto intuitiva e, una volta presa la mano, permette di creare ambientazioni anche molto complesse senza particolari difficoltà. Se mi fermassi qui sembrerebbe che Squishies, a parte l’assenza di contestualizzazione ed una scarsa varietà di modalità (mitigata dalle side mission) faccia il suo sporco lavoro, peccato che non sia tutto oro quello che luccica. Il grande problema di Squishies è il modo in cui il giocatore è costretto ad interagire con il mondo di gioco ed in particolare con la telecamera: per poter muovere la mappa del livello dovremo tenere premuto uno dei tasti frontali del Move per poi compiere dei gesti che, alla lunga risulteranno scomodi e stancanti, soprattutto perché in mappe molto grandi dovremo ripetere quei gesti continuamente per poter seguire lo Squishie; in ogni caso sarà comunque molto difficile direzionare la pallina vivente nella direzione voluta e ciò renderà frustranti da portare a termine quelle mappe in cui la difficoltà intrinseca del livello si somma a quella della gestione della telecamera. Non dico che auspicassi una telecamera automatica che seguisse automaticamente lo Squishie, anche perché è importante poter girare il livello a piacimento per studiarlo e capire dove sono posizionati i collezionabili, ma allo stesso tempo l’utilizzo di un singolo Move in accoppiata con un Navigation controller o il pad per gestire esclusivamente la telecamera sarebbe stata forse una soluzione migliore, anche perché difficilemnte vi ritroverete ad usare entrambi i Move in ugual misura. Grafica e sonoro fanno il loro sporco lavoro, senza infamia e senza lode: il gioco è caratterizzato da colori vivaci e da strutture poligonali non molto complesse ma comunque d’impatto, mentre la colonna sonora è piacevole ma nessuna traccia riesce ad essere memorabile.
PRO
- Buone idee alla base del gioco
- Livelli complessi e ben studiati
- Editor semplice da utilizzare
CONTRO
- Telecamera difficile da gestire
- Assenza di contestualizzazione
- Pochissime modalità