Sniper Ghost Warrior Contracts non può definirsi come il quarto capitolo del brand targato CI Games date le differenze nel concept e nella struttura (tant’è che nel nome non è riportato alcun numero), ma più uno spin-off che trae gran parte delle idee da Hitman e dai giochi da esso derivanti. Il titolo introduce alcune novità nelle meccaniche di base che risultano purtroppo mai esaltanti, portando il gioco a una mediocrità generale ben distante dai livelli dagli Sniper Ghost Warrior precedenti.
I soliti nemici
Il primo elemento a non essere esaltante è sicuramente la trama: piatta e priva di qualsiasi inventiva, a tratti del tutto inutile e che mal supporta la struttura a missioni del gioco. In Sniper Ghost Warrior vestiremo i panni di un Predatore, cecchino appartenente a un gruppo di mercenari specializzati nell’eliminazione di alcuni bersagli situati in Siberia, all’interno di uno scenario fantapolitico in cui i russi, governati in puro stile dittatoriale dal sindaco di Mosca Nergui Kurchatov, non hanno più la totale egemonia sulla landa siberiana. In questo contesto, che purtroppo non brilla per originalità, ogni bersaglio rappresenta un contratto che, se portato a termine, ci permetterà di essere ricompensati con del denaro che dovremo spendere per apportare dovute migliorie al nostro equipaggiamento. Una volta svelato l’obietto dovremo analizzare l’ambiente circostante e trovare liberamente il modo migliore per portare a compimento il contratto. Soffermandoci sull’elemento ambientale, è evidente che Sniper Ghost Warrior Contracts si ispira agli ultimi due capitoli di Hitman: il titolo è suddiviso cinque mappe open world e i livelli successivi vengono sbloccati solo al completamento del contratto. Nelle varie arie possiamo, inoltre, effettuare una serie di missioni secondarie che variano dalla semplice ricerca di oggetti alla più complessa caccia al nemico, che ci fanno ottenere particolari gettoni da spendere per migliorare equipaggiamento e abilità.
Cecchino
Il modo migliore per affrontare le missioni in Sniper Ghost Warrior Contracts è sicuramente l’approccio stealth: potremo portare a termine un contratto cercando di procedere con calma senza dare nell’occhio ripulendo il più possibile le zone uccidendo nemici dalla distanza senza dare nell’occhio sfruttando gli attacchi corpo a corpo che uccidono istantaneamente. Per aumentare il livello di sfida, potremo anche decidere di essere assolutamente furtivi ed evitare di fare vittime, ovviamente escludendo il bersaglio. Imbracciare le armi e affrontare apertamente i nemici è possibile, ma assolutamente sconsigliato. Le sparatorie sono poco precise e lente, mettere in allerta i nemici porta ad un inevitabilmente bagno di sangue. Il titolo ha un’ottima varietà di armi e dispositivi utilizzabili che ben si adattano al nostro stile di gioco. L’arma protagonista e fulcro di Sniper Ghost Warrior Contracts è ovviamente il fucile di precisione, ce ne sono più modelli, ognuno con le proprie statistiche e accessori. Nel gioco passeremo gran parte del tempo a cercare i punti di appostamento perfetti per osservare l’obiettivo, stabilire la giusta strategia e l’ordine in cui eliminare i bersagli. La capacità di zoom del mirino, la portata dell’arma e la stabilità saranno tutti elementi importanti da considerare per la scelta del fucile e gli accessori. Oltretutto ogni uccisione è una sfida dato che dovremo considerare la direzione del vento, la distanza del bersaglio e la difficoltà di colpire sempre la testa. Abbiamo a disposizione, poi, ulteriori gadget, tra cui la torretta da utilizzare dalla distanza, esplosivi, medikit, l’arma secondaria e differenti più tipologie di proiettili che ci permettono di tracciare i nemici o attraversare i muri. La maschera che indossiamo inoltre, oltre alla visione termica, permette di lanciare un impulso che evidenzia per pochi secondi la posizione degli avversari.
Grado di sfida
L’intelligenza artificiale è il più grande difetto di Sniper Ghost Warrior Contracts. I nemici non brillano per astuzia e ci ritroveremo spesso di incappare in situazioni surreali al limite del ridicolo: ad esempio è capitato più volte di essere scoperti, ma in tutte le occasioni è bastato accovacciarci in mezzo a un paio di cespugli, a pochi metri da loro, per essere completamente persi di vista. Lo stesso vale anche quando abbiamo ripulito le aree dalla distanza con il fucile da precisione. Una volta scoperti, gli avversari, invece di cercare coperture, spesso si nascondono dietro a ripari inefficaci, senza darci la caccia, limitandosi a lanciare dei droni il più delle volte inutili. La poca efficacia degli avversari comporta, almeno nei primi due gradi di difficoltà, un livello di sfida molto basso, quasi inesistente. Anche la poca varietà certamente non aiuta. Abbiamo la libertà di scegliere come sfruttare la mappa e l’ordine degli obiettivi, la killcam, che sottolinea il percorso del proiettile fino alla testa del nemico, aggiunge un tocco interessante e spettacolare in più, si può personalizzare il nostro protagonista, sbloccare nuove abilità, ma bene o male si fa sempre la stessa cosa. Dal punto di vista tecnico Sniper Ghost Warrior Contracts è il risultato è abbastanza gradevole, un buon titolo. Il CryEngine è stato sfruttato bene per la realizzazione dei paesaggi, delle armi e nemici che risultano ben modellati. Il titolo ci è risultato veramente poco stabile con bug e problemi tecnici di troppo che hanno in molti casi compromesso l’esperienza già troppo spesso non esaltante.
PRO
- Numerose armi
- Fisica dei proiettili eccellente
CONTRO
- Poca varietà
- La scarsa intelligenza artificiale
- Eccessivi bug
Versione provata: PlayStation 4
Versioni disponibili: PlayStation 4, Xbox One, PC