Lo studio indipendente tedesco, Klonk, ci racconta le avventure di due simpatiche creature gelatinose, Bismo e Plom, legate tra loro per sbaglio dopo un esperimento scientifico. Il bizzarro platform game che prende lo strano nome di Shift Happens si presenta così, con tanta simpatia e delle meccaniche non proprio nuove ma molto interessanti. Vediamo come si comporta in sede di recensione.
Due pesi e due misure
Shift Happens è un titolo che sa di già visto per certi versi ma che propone, grazie alla sua ironia e ad un taglio artistico molto interessante, una serie di meccaniche molto solide e ben collaudate. Si tratta di un platform-puzzle game in 2D da giocare in compagnia di un amico, magari in locale, nel quale saranno presenti due personaggi a schermo da guidare attraverso gli insidiosi livelli. L’impostazione iniziale da un carattere molto sci-fi al titolo, richiamando alla mente l’eco di un lontanissimo Portal, nel quale ogni azione è catalogata e prevista da una sorta di follia scientifica atta a sperimentare chissà quale principio sociale. Abbandonando il background narrativo praticamente inesistente, Shift Happens si presenta come una sfida da assaporare in compagnia in due set di livelli distinti e separati che, pur non rasentando chissà quale longevità, si dimostrano, almeno nelle fasi più avanzate, difficili e insidiosi. La caratteristica principale di Shift Happens consiste nella dualità dei personaggi di gioco che, scambiandosi di peso, possono influenzare la fisica dei livelli grazie a tantissimi espedienti che richiedono una precisione in termini di co-op che sembra voler arrivare ai livelli di Kalimba. Ovviamente siamo lontani dalla magnificenza del titolo Press Play sia in termini di level design che di difficoltà però Shift Happens può sicuramente rappresentare una valida alternativa per un puzzle game cooperativo. Come ogni puzzle game che si rispetti, Shift Happens introduce il giocatore nel mondo di gioco un passo alla volta, guidandolo attraverso le meccaniche di base come lo spostamento del peso fino a concatenare più elementi del gioco nei livelli più avanzati. Oltre al mero spostamento di massa tra i due protagonisti, invertendo le varie forme, sarà possibile cambiare anche dimensione e velocità, traducendo lo spostamento di peso in qualcosa di più significativo e rendendo alcune zone accessibili soltanto in una determinata forma. Shift Happens assume due forme distinte e separate quando si passa dal comparto multigiocatore a quello in singolo, il titolo infatti non cambia alcun aspetto del suo essere ma peggiora in termini di comandi e praticità in quanto sarà necessario alternarsi tra i due personaggi, scambiando pesi e svolgendo il lavoro di due persone con un singolo pad, risultato: Shift Happens si trasforma da titolo molto solido e interessante a titolo estremamente scomodo e impreciso, un cambio di rotta naturale quando si va ad intervenire sul sistema di comandi senza alterare la natura del gioco.
Fattore di Forma
Tornando alle meccaniche in cooperativa, vero cuore pulsante del titolo, la coordinazione e la comunicazione vanno a tradursi, nelle fasi più avanzate, in sezioni di gioco veramente interessanti e spesso anche abbastanza difficili da superare, tenendo comunque presente l’alta rigiocabilità del titolo grazie alla presenza non solo di svariati segreti sparsi per i vari livelli ma anche ai livelli sbloccabili solo dopo aver raccolto una determinata quantità di collezionabili. Il concetto fondamentale di Shift Happens rimane comunque semplice nonostante l’avanzare del gioco, il titolo interviene infatti aggiungendo nuove meccaniche basate sempre sul peso e sulla velocità dei personaggi come la possibilità di prendere in braccio il personaggio più piccolo per lanciarlo in aree più elevate del livello o la possibilità di interagire tramite il peso con alcuni oggetti spostabili o lanciabili.
Shift Happens si dimostra dunque un titolo capace di divertire e di impegnare grazie alla sua naturale giocabilità, intuitiva e semplice da capire ma difficile da padroneggiare e ad un level design delizioso che propone una cooperativa intrigante e interessante. Il titolo perde molti punti se affrontato in solitaria ed è dunque sconsigliato ai giocatori che prediligono la solitudine. La natura indipendente di Shift Happens porta il titolo a non eccellere particolarmente su nessun piano se non in quello cooperativo, sarebbe stato più adeguato proporre due diverse soluzioni per il comparto multigiocatore e singolo così come fatto su Kalimba, magari proponendo livelli diversi da affrontare in solitaria ma è ben chiaro quali siano i limiti di una produzione indipendente e quali siano i costi di sviluppo per un titolo che ad ogni inesperti può sembrare di mediocre fattura. Passando sul piano più tecnico e artistico, Shift Happens non fa gridare certamente al miracolo se non per quel suo taglio artistico irriverente e ironico capace di strappare più di un sorriso, soprattutto se si ha già avuto modo di giocare a Portal con un amico e, cogliendo i giusti riferimenti, il tributo al capolavoro di Valve è presto servito. La nostra prova su Xbox One non ha riportato particolari problematiche dal punto di vista grafico sebbene il titolo sia ben lontano dall’appesantire una console capace di gestire ben altro e la sua natura in due dimensioni alleggerisce ulteriormente il carico di un titolo che non vuole essere bello per gli occhi ma per la mente.
PRO:
- Modalità cooperativa divertente e ingegnosa
- Level design molto interessante
- Grande rigiocabilità
CONTRO:
- Perde moltissimo se affrontato in solitaria
- Imprecisione nei controlli
- Artisticamente non esaltante
Versione Provata: Xbox One