La gente ha bisogno di poesia. Dopo lo straordinario successo di Ori and The Blind Forest e Child of Light, è lecito pensare come i titoli dalla preponderante componente artistica abbiano un appeal molto marcato sull’utenza. Quando i videogiochi diventano sempre più attuali, trattando temi moderni e socialmente impegnati, è bene rifugiarsi ogni tanto nella fantasia, in quel limbo d’immaginazione di cui tutti siamo dotati, un luogo ed un tempo di serenità. Season After Fall è proprio questo, uno stupefacente viaggio alla ricerca di qualcosa, che può essere qualsiasi cosa, affrescato come se fosse un quadro in movimento. Un risultato straordinario per i ragazzi di Swift Swift Submarine che dimostrano così il loro talento, raccontando a tutti come l’importante, anche nei giochi, non è dove si arriva, ma il percorso che si fa per giungervi.
Hey, wake up.
In Season After Fall interpreteremo un seme, una sorta di spirito ancestrale che verrà evocato sulla terra da un’altra entità, bloccata in un santuario nel bel mezzo di un bosco che desidera al libertà più di ogni altra cosa. Non potendo muoversi, l’entità incaricherà noi di raccogliere i poteri delle quattro stagioni, necessari per compiere un rituale per la sua liberazione. Essendo il seme impossibilitato a girovagare liberamente nella sua forma astrale, prenderà possesso di una giovane volpe, in grado di muoversi a grande velocità nella fitta foresta. Una volta acquisito il nuovo corpo, si viaggiarà alla volta del guardiano dell’Inverno, il primo essere soprannaturale dalle sembianze di un gigantesco orso bruno, che ci fornirà il potere di richiamare la stagione invernale, con le sue nevi e i suoi venti gelidi. Una volta acquisiti tutti i poteri, la storia prenderà una svolta diversa, raccontandovi una fiaba vera e propria che come tutte le fiabe, avrà un retrogusto amaro, lasciandovi però con una lezione fondamentale da imparare.
Lo spirito della foresta
Season After Fall è un platform puzzle 2D molto ben congeniato, in cui l’incedere per i livelli sarà scandito dalla risoluzione di diversi enigmi, tutti risolvibili tramite l’interazione tra le varie stagioni. In realtà parlare di livelli è sbagliato, in quanto siamo di fronte ad un unico gigantesco quadro, intervallato da brevi caricamenti, diviso in macro aree, tutte completamente esplorabili. Gli enigmi che affronterete non saranno né impossibili da risolvere, ne semplicissimi, così che quel minimo di sfida sia sempre presente nel gioco, ma in sostanza l’azione prosegue liscia dall’inizio alla fine con una fluidità invidiabile. Non ci sono nemici da sconfiggere, non ci sono boss o collezionabili da raccogliere: tutto il gameplay del gioco è concentrato sulla volpe e sui suoi poteri legati alle stagioni. Non a caso, gli unici due comandi sono il salto e il verso della volpe, che funge come pulsante azione qualora ci sia un qualcosa di interagibile sulla mappa. Il focus di Season After Fall è proprio sul viaggio, sull’avventura che stiamo affrontando, mentre dietro di noi scorre l’eccezionale paesaggio della foresta, un insieme di alberi, fiori e specchi d’acqua che vi lascerà incantati. Questo splendore artistico riesce a coprire in parte anche il maggior difetto del gioco, ovvero il backtracking imponente di cui per forza di cose Season After Fall si avvale. La ricerca dei poteri avviene quasi sempre allo stesso modo, con la ricerca del guardiano in questione che parte dal santuario centrale e arriva in un’area ben specifica della foresta, con un percorso che all’inizio del gioco è estremamente guidato. Diciamo subito che non è necessariamente fastidioso perché il percorso varia di volta in volta, ma è il concetto stesso a farci storcere leggermente il naso. Nonostante tutto il level design si fa apprezzare, soprattutto perché con il procedere del gioco le diverse location potranno esser affrontate in maniera diversa, con nuovi puzzle da completare e vie da sbloccare, rivelando vie nascoste che alla prima occhiata ci erano sfuggite.
Non esistono le mezze stagioni
Le stagioni saranno quindi le vostre armi, gli strumenti con i quali risolvere gli enigmi che Season After Fall lascerà lungo la vostra strada. Tramite la pressione del dorsale destro, si potrà accedere ad una ruota con le quattro stagioni da selezionare: la differenza tra questa è innanzitutto visiva, con lo sfondo dipinto del gioco che cambia e il colore predominante della stagione che invade lo schermo. Il secondo effetto è ovviamente funzionale: ogni stagione avrà un effetto su un determinato elemento a schermo, sia questo contestuale o scenico. Ad esempio, durante l’inverno l’acqua si ghiaccerà, permettendovi di passare sul ghiaccio come se stesse sulla terra, e i geyser diverranno anch’essi di ghiaccio, trasformandosi in passerelle; in autunno spunteranno i funghi, che fungeranno da piattaforme per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, oppure il vento aumenterà in determinati contesti; la primavera porterà con se la pioggia, che farà aumentare il livello dell’acqua in determinate zone, mentre l’estate farà sbocciare gli arbusti utili come passerelle, o attivare una specie di fiori/interruttori. Il saper combinare queste stagioni sarà fondamentale per andare avanti nel gioco, in un perfetto mix tra ragionamento e fluidità. In effetti Season After Fall è strutturato talmente bene che l’apprendimento è automatico e graduale, non risultando assolutamente ostico ne guidato, un equilibrio perfetto che cattura il giocatore per tutta la durata del titolo. La pecca arriva con quello che molto spesso è il difetto di questo genere di titoli, ovvero la ripetitività delle interazioni con i puzzle. Alla fine sarete sempre di fronte gli stessi elementi, magari strutturati in maniera diversa, ma sempre con quella sensazione di già visto.
Venendo al comparto tecnico, essendo un platform 2D c’è ben poco da dire, se non per lo stupefacente comparto artistico. Season After Fall è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi da questo punto di vista mai creati, una poesia in movimento, un vero e proprio dipinto che si dipana sotto i vostri occhi. Cambiare stagione in ogni momento aumenta solo la magia che questo titolo è in grado di regalare, con lo scenario che muta sotto i vostri occhi, in un caleidoscopio di sensazioni diverse. Giocare a Season After Fall è come farsi un favore, un titolo rilassante, poetico, adatto praticamente a tutti. Eccezionale anche la colonna sonora, che sottolinea alla perfezione i momenti esaltanti del gioco, senza risultare mai invadente o fuori luogo.
PRO:
- Artisticamente un capolavoro
- Gameplay semplice, immediato ed originale.
- Titolo apprezzabile da tutti
CONTRO:
- Backtracking eccessivo
- Alcune puzzle sono ripetitivi