Un redneck a bordo di un fuoristrada sfreccia tra le piramidi. Tutto apparentemente tranquillo, finché arriva un burrone e il nostro protagonista si risveglia circondato da creature minacciose e totalmente ricoperto da bende. Questo è l’inizio di Immortal Redneck, indie sviluppato dal team di CremaGames, uscito lo scorso anno su pc, ed ora pronto ad approdare su console.
FINO IN CIMA
Immortal Redneck è un FPS roguelike folle e divertente che non si prende mai sul serio. Semplice la trama, così nell’obiettivo: una volta che saremo inconsapevolmente tramutati in mummia ed usciti dal nostro sarcofago, saremo circondati da tre piramidi. Il nostro scopo? Arrivare in cima. Tuttavia raggiungerla richiederà un po’ di tempo, perché le meccaniche sono il vero elemento complesso di Immortal Redneck. Ogni piramide è composta da sette piani che dovremo esplorare per trovare tesori ed eliminare (obbligatoriamente per passare di stanza in stanza e al piano superiore) tutti i nemici. Ovviamente più andremo avanti, più sarà difficile passare tra i vari livelli, perché ci troveremo di fronte avversari più accaniti ed ambienti di gioco più angusti. Una volta giunti alla tanto agognata vetta, affronteremo un boss, il capo della piramide.
Da buon fps che si rispetti, per affrontare la “scalata” saremo armati fino ai denti. Avremo a disposizione fin da subito tre armi, facilmente sostituibili con altre sparse per tutti i livelli. Il gioco però ci da la possibilità di definire il nostro stile d’azione, rendendo le cose decisamente più interessanti. Ancor prima di entrare nella piramide, infatti, dovremo scegliere tra le nove divinità a disposizione che determineranno l’arma principale e un’abilità magica secondaria. Con Sekhmet, per esempio la dea della guarigione, avremo subito nel nostro arsenale una pistola doppia e uno stormo di uccelli infuocati chiamato Phoenix. La sua magia permette inoltre aumentare di un punto la salute, ogni qual volta passeremo al livello successivo, e di sfruttare la carne sparsa per l’arena per riacquistarla un po’. Per fare un altro esempio, il furtivo Amunet, ci darà subito a disposizione un potente e incredibilmente preciso coltello da lancio, una mitragliatrice e una bomba. L’abilità magica ci renderà invisibile mentre i nemici ci attaccheranno, e di correre all’indietro invece della solita camminata. Sarà piuttosto semplice avere una propria divinità preferita, ma non avremo sempre la possibilità di scegliere, alle volte prima della partita l’assegnazione avverrà in modo casuale, quindi dovremo essere bravi ad utilizzare tutte le nove divinità.
VIETATO SBAGLIARE
Prima di entrare nel vivo dell’azione, bisogna però tenere presente un elemento importante: Immortal Redneck è estremamente punitivo. Ogni volta che moriremo dovremo ricominciare daccapo, ripercorrere i livello che verranno resettati e rigenerati proceduralmente ( stessa struttura ma disposizione dei nemici e dei bonus diversa). All’inizio sarà inevitabile morire. Il gioco è complesso, veloce, i nemici sono tanti e non vede l’ora di trarti in inganno. Le armi non bastano, sarà obbligatorio munirsi di molte abilità, che non sbloccheremo semplicemente andando avanti nel gioco, ma dovremo acquistarle mediante le monete recuperate uccidendo i nemici. Una meccanica stimolante, ma decisamente poco studiata. Ricominciare la scalata alla vetta, significa non solo perdere tutti i nostri progressi, ma anche i nostri guadagni. Andare avanti sarà , quindi, frustrante perchè lo dovremo fare per tentativi, non possiamo pianificare nulle e dobbiamo affrontare una elevata difficoltà palesemente non studiata e calibrata. Una volta però raggiunte le abilità risulteranno essere tante ( e le più interessanti molto costose) legate a tutti gli aspetti del nostro personaggio dalla salute, alle armi. Non tutti i bonus saranno a pagamento. Di di tanto in tanto troveremo le rara pergamene, ma anche in questo dobbiamo stare attenti: nella maggior parte dei casi verremo ricompensati di con una nuova interessante abilità, in alcuni e rari casi, invece, riceveremo un malus piuttosto importante. Il contenuto è sempre un mistero, il che non fa altro che aumentare la sue dose fastidiosa e punitiva.
STRUTTURA ARTICOLATA
Immortal Redneck è un gioco folle con uno stile preciso, ma dalle tante declinazioni ben visibile nelle varie location. Il titolo sviluppato dai ragazzi di CremaGames è colorato ed eccessivo, così come le creature che lo compongono: troveremo nemici dall’aspetto classico per l’Antico Egitto, ma anche creature decisamente inaspettate come rane o teschi viola volanti. Personaggi folli, che ben si compensano con un level design strutturato e vario, e gameplay veloce e fluido, forse eccessivamente. Immortal Redneck è un gioco nato su pc, e quindi per essere giocato con mouse e tastiera; controller alla mano risulta purtroppo evidente. Prenderci la mano è difficile, soprattutto nei saliti e nei movimenti che saranno complessi da calibrare, ma la fluidità del gioco e l’assenza di frame rate renderanno sicuramente più facile il compito. Inoltre sarà un vero piacere esplorare per trovare i tesori.
Immortal Redneck è divertente e folle. Del resto non è pretenzioso e non nasce per esserlo, quindi se siete amanti degli fps frenetici, allora il gioco sviluppato dal team di CremaGames può regalarvi alcune ore piacevoli.
PRO
- Fluido e senza cali di frame rate
- Stile colorato e folle
- Ottimo level design
CONTRO
- Eccessivamente punitivo
- Controlli non sempre gestibili
Versione provata: Playstation 4
Voto: 7