Dopo il clamoroso successo di Horizon Zero Dawn, è tempo di tornare a vestire i panni di Aloy in Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds. La prima espansione per il titolo targato Guerrilla Games ci porta nelle fredde terre dei Banuk, una tribù situata all’estremo nord tra ghiacci e macchine misteriose. Abbiamo ricevuto un codice d’accesso anticipato da Sony Interactive Entertainment Europe e ci siamo lanciati all’avventura.
Terminal Frost
Forte dell’immenso successo riscosso nei confronti del pubblico e della critica, Horizon Zero Dawn si presenta come uno dei titoli più acclamati del 2017. Il titolo, in esclusiva Playstation 4 e Playstation 4 Pro, ha segnato infatti un punto importantissimo nella line-up dell’ammiraglia Sony, proponendo una nuova icona videoludica che ha saputo conquistare il cuore dei giocatori. La figura di Aloy ed il mondo post-apocalittico di Horizon Zero Dawn, oltre a godere dell’amore indiscriminato del pubblico, si presenta come terreno fertile per espansioni e contenuti aggiuntivi che vanno ad arricchire l’esperienza di gioco. The Frozen Wilds, presentata per la prima volta durante l’E3 di Los Angeles, è la prima espansione per il titolo e, a distanza di 8 mesi dall’uscita di Horizon Zero Dawn, va ad arricchire la già possente mole di contenuti presenti all’interno del titolo.
Una premessa fondamentale va fatta: Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds non è stata pensata come un’espansione Entry Level, il livello consigliato è infatti il 30 ma consigliamo caldamente di portare a termine la trama principale prima di avventurarsi tra le fredde lande dello squarcio. Non si tratta soltanto di motivi legati alla difficoltà ma anche al filone narrativo che Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds va ad esplorare, esso riprende infatti gli avvenimenti e le vicende legate alla storia principale vi consigliamo dunque di esplorarla e conoscerla a dovere al fine di non incorrere in spoiler o personaggi non ancora conosciuti. Per i più temerari, l’espansione sarà disponibile dopo aver completato la missione “Una cercatrice alle porte”, dopo la quale verrà segnalata attraverso dei punti esclamativi blu la missione da intraprendere per avventurarsi al nord.
L’incipit di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds è tra i più classici, delle voci provenienti dal nord parlano della tribù dei Banuk, una comunità reputata troppo superstiziosa per essere presa sul serio. Tuttavia queste voci parlano di un pericolo imminente e sarà nostra cura mettersi in viaggio per scoprire se le voci sono fondate o meno. Analizzando attentamente un incipit del genere è chiaro quanto Guerrilla Games abbia voluto inserire The Frozen Wilds nel modo più silenzioso possibile al fine di non disturbare o alterare il ritmo cadenziato dell’esperienza di gioco, lasciando che sia la curiosità del giocatore a spingerlo verso nord. La zona dello Squarcio, collegata senza nessuna transizione al resto della mappa, si presenta come un luogo freddo e apro, teatro di innumerevoli battaglie non soltanto contro le macchine ma anche tra Banuk e Carja che dopo anni di guerra hanno raggiunto un accordo. La tribù dei Banuk rappresenta uno degli elementi più affascinanti dell’intera espansione, tra religioni, rituali e tradizione. Un popolo chiuso, superstizioso e molto riservato nel quale fare breccia per scoprire se le voci che parlano di macchine più forti e feroci siano vere.
The thin ice
In Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds ci ritroveremo dunque ad esplorare una zona completamente nuova, ricca di contenuti e missioni secondarie che servono non soltanto a raggiungere il level cap, adesso fissato a 60, ma a conoscere in modo più approfondito le radici e le tradizioni della cultura Banuk. Durante l’esperienza di gioco “vanilla” abbiamo avuto modo di sentire voci e raccogliere oggetti appartenenti a questa tribù avvolta nel mistero, in The Frozen Wilds entreremo invece in contatto con il cuore della tribù, giocando un ruolo chiave nell’evoluzione degli eventi. Il personaggio di Aloy si dimostra ancora una volta versatile, adattabile ad ogni situazione e ruolo, vestendo perfettamente i panni della straniera misteriosa in una terra fatta di rituali mistici e sciamani dai poteri sovrannaturali. Il contatto con la cultura Carja ha tuttavia ammorbidito le rigide regole di ammissione dei Banuk, rendendoli più inclini ai contatti con gli stranieri seppur comunque in modo diffidente e spesso aggressivo. Sarà nostro compito dunque guadagnarci la fiducia e l’amicizia di questo popolo interagendo direttamente con i suoi abitanti.
Non vogliamo spoilerare i risvolti narrativi di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds, proprio per questo accenneremo in modo molto vago e leggero alle tematiche trattate nella quest principale. I Banuk credono che un “demone” stia aizzando le macchine contro gli abitanti dello squarcio rendendole più feroci e letali del solito e, laddove la sciamana Ourea rappresenta la massima carica spirituale della tribù, verremo a conoscenza di un’entità chiamata “Anima” imprigionata dal misterioso demone che controlla le macchine. Resta ancora una volta meraviglioso il modo in cui Horizon riesca a tradurre degli elementi tecnologici in mistici facendo leva sull’interpretazione che i personaggi danno ai singoli elementi. In questo modo una semplice porta automatica diventa un portale magico, un intelligenza artificiale assume i connotati di una divinità agli occhi di un popolo che vive e cresce all’interno di un ecosistema del quale non conosce le origini. L’interpretazione del passato di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds riesce infatti a creare un legame solido con i personaggi che popolano lo squarcio in un mondo nel quale un semplice circuito elettrico è visto come qualcosa di sovrannaturale, misterioso e, eventualmente, pericoloso. Il fascino di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds trae forza dunque da un concetto legato all’interpretazione dei simboli molto ricercato e curato andando a creare così una fitta trama fatta di credenze popolari, tecnologia e tradizioni.
All’interno dello squarcio avremo a disposizione non soltanto le missioni principali ed alcune secondarie ma anche tutte le attività che troveremmo in qualsiasi regione di Horizon Zero Dawn. Un accampamento di banditi, le prove di caccia ed un calderone molto particolare attendono gli avventurieri più temerari. Le missioni secondarie non sono moltissime ma ognuna di loro presenta una linea narrativa molto ben sviluppata che immerge il giocatore all’interno della cultura Banuk esplorandone le vicende e influenzando eventualmente il corso degli eventi. Nessuna missione secondaria presenta meccaniche di grinding ed ogni attività proposta è contestuale e coerente alla trama del gioco. Al di là delle attività tipiche di un’espansione quale The Frozen Wilds, lo squarcio nasconde inoltre diversi segreti ed oggetti collezionabili da raccogliere nonché una nuova “valuta” chiamata “blubagliore” che ci permette di avere accesso ad armi ed armature particolarmente potenti.
Winter is coming
Da un punto di vista puramente contenutistico Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds va ad arricchire notevolmente l’offerta del titolo principale, aggiungendo un gran numero di missioni, nuove tipologie di armi e potenziamenti e nuovi nemici da combattere. Tra gli elementi più importanti ben tre nuove armi da utilizzare a distanza ravvicinata che vanno a comportarsi come un moderno lanciafiamme. È possibile ottenere le varianti in ghiaccio e elettricità attraverso la quest principale mentre per ottenere l’arma capace di sputare fuoco sarà necessario sconfiggere il capo dei banditi dall’accampamento. Oltre all’arrivo di nuove armi, Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds propone diverse modifiche, permettendo per la prima volta di potenziare la propria lancia attraverso una missione dedicata e di potenziare ulteriormente le armi sopracitate attraverso delle missioni che ci permetteranno di aggiungere nuove funzionalità alle armi. Ad accompagnare il level cap, alzato di ben dieci livelli, troveremo diverse nuove abilità, molte delle quali concentrate sulla raccolta e su diversi vantaggi da applicare alle macchine cavalcabili. Nulla di eclatante sotto questo fronte, ci saremmo aspettati delle abilità più incisive capaci di intervenire in modo significativo nell’economia del titolo. Tuttavia le abilità sbloccabili non si rivelano inutili e offrono diversi vantaggi soprattutto se è soliti cavalcare le macchine per spostarsi o combattere. Per quanto riguarda i combattimenti, Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds propone una nuova gamma di macchine estremamente feroci e pericolose. Mastini, Gelartigli e Rogartigli saranno infatti le minacce più pericolose dell’esperienza di gioco, feroci macchine altamente corazzate capaci di mettere in seria difficoltà il giocatore anche a difficoltà relativamente bassa. Grazie a dei move set completamente nuovi, le nuove minacce non saranno prevedibili e bisognerà imparare a conoscerle per poterle combattere al meglio. Per completare tutte le attività presenti in Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds saranno necessarie circa dieci ore mentre se avete intenzione di collezionare tutti i segreti, la longevità è destinata a salire.
Artisticamente parlando Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds riesce a proporre un quadro davvero magnifico fatto di colori sgargianti in contrasto con le vicende oscure del luogo, la resa grafica della neve sarà capace di stupire anche i più scettico dei giocatori. Horizon Zero Dawn si è presentato in passato come uno dei titoli artisticamente più affascinanti dell’anno e, grazie ad una resa grafica eccellente, anche The Frozen Wilds si presenta in linea con il titolo di riferimento. Durante la nostra prova ci siamo fermati più volte ad ammirare il paesaggio innevato, ammirando l’abilità degli sviluppatori di proporre un paesaggio pieno di sfaccettature nonostante la “piattezza” tipica della neve. Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds non presenta infatti una semplice distesa desolata fatta di ghiacciai, lo squarcio è infatti ricco di foreste, laghi, costruzioni abbandonate ed elementi capaci di spezzare notevolmente la monotonia del bianco lasciando che il sistema di illuminazione interagisca direttamente con la neve per creare paesaggi luccicanti fatti di luci e colori, un vero piacere per gli occhi.
In conclusione, possiamo dirci più che soddisfatti di Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds, l’espansione si presenta infatti come una degna estensione del retaggio di Horizon Zero Dawn e non ne tradisce la natura, neanche una volta, restando sempre coerente con lo spirito del titolo e proponendo un filone narrativo che non guarda al passato ma al futuro, un acquisto obbligato per tutti coloro che hanno amato le avventure di Aloy.
PRO:
- Personaggi ben caratterizzati
- Quest principale e seconarie immersive e soddisfacenti
- La nuova zona è ricca di segreti e attività
- Buona longevità
CONTRO:
- Le nuove abilità sono poco incisive
- Raramente avrete occasione di usare le nuove armi
Versione provata: Playstation 4