Gears Tactics riassume il trittico del franchise con: Locuste, motoseghe e muretti. Avessimo dovuto spiegare ad un profano di cosa tratta una delle IP simbolo di Microsoft avremmo usato esattamente queste parole. Dopo aver praticamente rivoluzionato il genere degli sparatutto in terza persona, Gears si appresta ad approdare su un campo fino ad ora sconosciuto, quello degli strategici a turni. E lo fa con una naturalezza tale che c’è da chiedersi perché non fosse stato sviluppato prima. Nel caso non si fosse capito, Gears Tactics è stata davvero una bella sorpresa.
Problemi di famiglia
Le vicende del gioco prendono corpo molto prima degli eventi del primo capitolo, subito dopo il giorno dell’Emersione, quando le Locuste emersero dal sottosuolo iniziando a massacrare tutti gli umani del pianeta. In uno scenario apocalittico, dove la popolazione sembra cedere inesorabilmente ai brutali attacchi dei Vermi da un lato e agli attacchi orbitali da parte del governo dall’altra, nel tentativo di fermare l’avanzata nemica, faremo conoscenza di Gabriel Diaz, ex-agente speciale COG. Gabe viene richiamato all’azione da parte del presidente Prescott in quanto genio tattico per eliminare Ukkon, scienziato locusta responsabile della creazione dei Brumak, Corpser e tutti gli altri mostri a disposizione del nemico, nel tentativo di porre un freno all’inarrestabile avanzata dei vermi. Ben presto però Diaz si renderà conto di quanto eliminare Ukkon non sarà proprio una passeggiata, e dovrà farsi strada tra diversi segreti, sia dal lato nemico che COG. La trama ci dà la possibilità di approfondire ancora di più la lore della saga, presentandoci personaggi vecchi e nuovi e rivelandoci lati di questi che non avremmo mai pensato, oltre a dare risposte a domande lasciate in sospeso fin dal capitolo due, presentandocene però anche di nuove. Ottima mossa in effetti, dimostrando a tutti come l’universo di Gears sia effettivamente molto più complesso ed avvincente di quanto sembri (come se il capitolo 5 non l’avesse già confermato).
Gears of XCOM
Gears Tactics è uno strategico a turni molto classico, che prende a piene mani da un caposaldo del genere come Xcom e lo adatta al suo stile di gioco brutale e basato sulle coperture. Premessa, basarsi sul capolavoro di Fireaxis non è assolutamente sbagliato, anzi, ma si correva il rischio di essere etichettati come un more of the same; fortunatamente Gears Tactics cerca anche di spiccare, integrando nel gameplay tutti quegli elementi caratteristici della saga, come le esecuzioni, gli attacchi corpo a corpo e le granate, considerando ovviamente anche gli scontri con boss enormi. Da una parte abbiamo quindi la necessità di gestire sul campo di battaglia la nostra squadra di massimo quattro Gears sfruttando tutte le coperture presenti sulla mappa controllando di avere sempre abbastanza punti azione, dall’altra tutta una nuova serie di abilità d’attacco che sfruttano i Lancer, le baionette e le granate Stim. Il tutto rende il gioco decisamente più aggressivo rispetto alla media, dove spinge il giocatore ad avvicinarsi sempre di più al nemico, a volte anche sacrificando un po’ di salute, dato che le abilità di cura sono presenti in numero superiore alla media ed eseguire un’esecuzione sui nemici garantisce punti azione aggiuntivi alla squadra. Una svolta decisamente ottima, che indubbiamente dona carattere e personalità a Gears Tactics.
Questo è il mio fucile
I Gears che potremmo schierare saranno divisi in varie classi, come Avanguardia, Scout, Cecchino, Mitragliere e Supporto, ognuno con delle specifiche particolari e una serie di abilità sbloccabili con l’avanzamento di livello che ci permetteranno di personalizzarli a seconda del nostro stile di gioco. Quest’albero delle abilità conta ben quattro diversi percorsi che è possibile intraprendere per ogni classe, aumentando a dismisura le opzioni per lo schieramento. Potremmo inoltre personalizzare l’equipaggiamento di ogni personaggio aumentandone così le statistiche in battaglia grazie al bottino che otterremo a fine missione o recuperando casse di rarità differente sul campo di battaglia. Purtroppo il drop è randomico, quindi non si riesce ad organizzare l’equipaggiamento come si vorrebbe, dovendosi adattare in corsa con quanto trovato. L’enfasi sui personaggi è controbilanciata dalla totale mancanza di gestione della propria base; non parliamo di difetto ovviamente, ma sarebbe stato interessante vedere anche uno sviluppo in quel senso.
Disinfestazione
Per quanto riguarda i nemici, le Locuste tornano in tutto il loro splendore, dove ogni singolo nemico visto nella saga principale torna in Gears Tactics, ognuno con le sue peculiarità ed abilità speciali che ci costringeranno ad affrontarli sempre in maniera diversa, soprattutto quando ci saranno diversi tipi di mostri nello stesso combattimento. Ottimi anche gli scontri con i boss, tutti diversi ed impegnativi al punto giusto, con quel mix di tensione e soddisfazione che si prova sempre a combattere le gigantesche creature delle locuste. Molto intrigante anche l’apparizione delle buche d’emersione, che continuano a far fuoriuscire nemici a meno che non vengano chiuse da una granata, cosa che vi costringerà a tenere sempre una strategia conservativa.
C’è però un punto negativo in Gears Tactics, che si riflette un po’ in tutte le produzioni simili. Le missioni, specialmente quelle secondarie, tendono ad essere estremamente ripetitive, nonostante la varietà degli obbiettivi, che però tornano ciclicamente. Queste stesse missioni non sono poi opzionali, ma parti integranti della storia che devono essere affrontate per forza, molto spesso sulle stesse identiche mappe. Nonostante tutto però, le mappe sono ben realizzate e riescono a sfruttare anche un accenno di verticalità, molto utile per le unità di cecchini.
Per il comparto tecnico, Gears Tactics è davvero una gioia per gli occhi, con textures nitidissime, una fluidità incredibile ed un livello di dettaglio per i singoli personaggi davvero eccezionale (leggermente meno per i soldati semplici). Abbiamo testato varie configurazioni e il gioco risulta incredibilmente scalabile, e non c’è nessuna distinzione tra i filmati e il gameplay vero e proprio, segno dell’ottimo lavoro svolto dal team di sviluppo.
PRO:
- La trama amplia la lore di Gears
- Gameplay classico con tante nuove aggiunte
- Gli scontri con i boss sono spettacolari
- Tecnicamente eccezionale
CONTRO:
- Missioni secondarie obbligatorie ed estremamente ripetitive
- Il drop randomico dell’equip potrebbe non piacere a tutti
VERSIONE DISPONIBILE: PC Steam e Windows Store anche tramite Game Pass PC
VERSIONE TESTATA: PC Steam
Disponibile dal 28 aprile 2020 PREORDINA