La morsa del gelo. Con queste parole vogliamo parlare del nuovo titolo di 11 Bit Studio, software house polacca già autrice dell’eccellente This War of Mine, che rendono alla perfezione il concetto del loro Frostpunk. Questo city builder gestionale amplia di per sé il concetto del genere di appartenenza, aggiungendo degli elementi survival che portano il giocatore a diventare responsabile di una colonia umana, forse l’ultima, tra i ghiacci di un mondo devastato, il cui unico scopo è quello di sopravvivere al gelo impellente, come ultimi baluardi di un’umanità che è andata a sparire nel disastro naturale. Frostpunk devia, ma non troppo, dal percorso tracciato in precedenza da This War of Mine, dimostrando come i ragazzi di 11 Bit Studio riescano a consegnare titoli diversi, flebilmente legati, ma tutti di qualità eccellente e che a loro modo apportano un contenuto originale al genere di cui fanno parte.
Rivoluzione glaciale
In Frostpunk saremo a capo di una comunità di sopravvissuti alla nuova glaciazione, che negli anni tra il diciannovesimo e ventesimo secolo ha coinvolto tutto il pianeta, avvolgendolo in una morsa di ghiaccio. Fuggiti da Londra e da altre parti della Gran Bretagna, i nostri sopravvissuti si inerpicano lungo sentieri ghiacciati per raggiungere i Generatori, ultime vestigia di una società tecnologicamente avanzata con l’ausilio di macchine a vapore, in grado di generare il prezioso calore necessario alla sopravvivenza. Sarà proprio attorno a queste vetuste macchine che dovremmo costruire il nostro accampamento, provvedendo non solo all’alimentazione del Generatore, ma anche alla sopravvivenza dei nostri concittadini, alla perenne ricerca di cibo, riparo e ovviamente, uno scopo. Dare speranza ai proprio compagni è una delle meccaniche principali del gioco, sulla quale è costruita tutta una serie di eventi scriptati che andranno ad influenzare il comportamento della gente, costringendovi di volta in volta ad adattare il vostro stile di gioco a seconda delle esigenze.
Tra proletariato e gelo
Questo perché Frostpunk ben si confà alla definizione di city builder classico, ma porta con sé alcune importanti novità che lo fanno spiccare tra i suoi concorrenti. La prima è ovviamente la gestione del calore, che va da sé regola l’intera partita. La mancanza di calore provocherà la chiusura di edifici lavorativi, l’aumento delle malattie e conseguente dilagare della disperazione tra le persone. La gestione di una risorsa del genere richiede una pianificazione strutturale non indifferente, soprattutto perché le zone più lontane dal generatore saranno ovviamente più fredde, e aumentare la potenza dello stesso richiederà un aumento del consumo del carbone, reperibile solo nelle miniere o nei rari depositi di superficie. L’altra novità, a nostro parere più importante e convincente, è la meccanica delle Leggi, una serie di proclami emanabili ad intervalli di tempo stabiliti che vi forniranno bonus e malus passivi e l’accesso a diversi tipi di costruzioni. Nonostante meccaniche simili si siano già viste in altri city builder o 4x, queste sviluppate per Frostpunk hanno catturato la nostra attenzione per la ragguardevole moralità con la quale queste vengono poste. Tempi disperati richiedono misure disperate e nulla come Frostpunk riesce a rendere alla perfezione questo concetto: vi ritroverete in situazioni in cui i lavoratori scarseggeranno, quindi magari potreste far lavorare i bambini in fabbrica, con tutto quello che ne consegue; potreste seppellire i vostri morti in un cimitero, ma dovrete sprecare utili risorse per una struttura in più e mantenere alcuni lavoratori impegnati, oppure scaricarli in una fossa comune, con risparmi di tempo e risorse, ma con il rischio di malattie e perdita di speranza; potreste estendere il turno lavorativo fino a 24 ore, per una produttività eccezionale ma con un malcontento che salirà a livelli vertiginosi. Più avanti nel tempo dovrete scegliere inoltre tra due strade per legiferare, definite Ordine e Fede. Entrambe continueranno a fornirvi bonus e malus, ma adottano due strategie ben differenti per mantenere elevato il morale della gente. Una meccanica presa di peso da This War fo Mine è quella delle spedizioni, nelle quali potrete mandare in avanscoperta alcuni vostri compagni per le lande ghiacciate alla ricerca di risorse perdute, altri superstiti o eventi sporadici. Le scelte durante queste missioni esplorative saranno determinanti per gli eventi futuri e l`approvvigionamento costante di manodopera, aggiungendo ulteriore complessità al gioco.
Fede, speranza, disperazione, morte
Questo tipo di gestione rende Frostpunk decisamente interessante rispetto alla concorrenza, grazie anche all’introduzione dei parametri di Disperazione e Speranza, che vanno costantemente tenuti d’occhio se si vuole evitare il game over. Se il primo raggiunge il livello massimo o il secondo il minimo, allora verrete destituiti come Comandanti e la partita terminerà immediatamente. La complessità totale del titolo da sola basta a tenere a galla l’intera produzione, anche perché Frostpunk non è esente comunque da difetti. Il più grande che abbiamo riscontrato risiede proprio in una delle caratteristiche fondamentali del genere, ovvero la proceduralita` delle mappe di gioco. In Frostpunk avrete a disposizione solamente 3 scenari, di cui due sbloccabili dopo aver raggiunto il giorno 20 nel primo, tutti senza alcun tipo di elemento random. Anche gli eventi che incorreranno durante una partita saranno sempre gli stessi, per cui la varietà di gameplay è stabilita solamente dalla differenza di Leggi adottate e dal vostro stile di gioco. Un vero peccato, che inficia la rigiocabilita` del titolo, dato che l`interesse può andare scemando una volta colti tutti i punti critici. Nonostante tutto però come City Builder Frostpunk si difende alla perfezione, non discostandosi eccessivamente dai grandi classici, ma aggiungendo comunque del suo per distinguersi. Se siete quindi già pratici, non avrete alcuna difficoltà` a destreggiarvi tra le decine di opzioni del gioco, mentre se al contrario non avete mai messo mano ad un titolo del genere, potreste trovarvi davvero in difficolta`, data la mancanza di un tutorial ben definito e strutturato, ridotto a sporadici aiuti a schermo.
Dal punto di vista artistico Frostpunk è una vera gioia per gli occhi, con uno stile steampunk che si adatta alla perfezione al contesto post apocalittico. Nulla di cui gridare al miracolo, ma la realizzazione certosina delle condizioni atmosferiche, gli effetti delle fabbriche e lo stile inconfondibile rendono affascinante anche una situazione disperata come quella dove è ambientato il gioco. Eccellente anche la colonna sonora, con sonorità’ barocche e dirompenti, dove però traspare in tutto la gravità del periodo storico. Il gioco è localizzato solo in inglese, ma non necessita di particolari abilità per essere compreso appieno.
PRO:
- Ambientazione steampunk eccellente
- Ottimo city builder con meccaniche originali
- Alcuni spunti davvero interessanti
CONTRO:
- Mappe non procedurali ed eventi scriptati sempre uguali
- Manca un tutorial ben strutturato
Versione testata: PC
Voto: 8