Il team statunitense Scraping Bottom Games ci propone Fictorum, un RPG molto interessante che fa della distruttibilità degli ambienti e del crafting delle magie i suoi punti più peculiari per poi costruirci attorno una trama interessante ed un sistema di progressione molto ben pensato.
Dare forma alla magia
Tutti i fan degli RPG, soprattutto quelli Fantasy, si saranno chiesti almeno una volta come funziona la magia e quali elementi vengono coinvolti nel casting di una palla di fuoco. Se è vero che sin dai tempi di The Elder Scrolls IV: Oblivion avevamo modo di creare una magia attraverso l’apposita funzione, nessun titolo hai mai posto l’accento sula manipolazione e l’effetto sull’ambiente di determinate magie. Fictorum entra dunque in campo come un titolo innovativo che si basa sulle meccaniche ormai canoniche dell’RPG e la sua classica impronta fortemente fantasy incentrata su maghi e stregoni in un non meglio specificato medioevo.
Il primo impatto con Fictorum mette subito in mostra quelli che andranno a dimostrarsi come le lacune più grandi della produzione, una cura degli ambienti quasi inesistente accompagna degli stage anonimi dal punto di vista artistico. La causa di una cura così carente, per non dire assente, è probabilmente dovuta alla distruttibilità degli ambienti e alle risorse necessarie per realizzare delle meccaniche talmente complesse. L’industria dei videogiochi, si sa, ha raggiunto i costi di altri medium quali cinema e televisione non ci stupiamo dunque se un piccolo studio indipendente non riesce, almeno finanziariamente, a supportare a dovere un titolo. Tornando a quelle che sono state le nostre impressioni e, conseguentemente, la nostra analisi, la scarsa cura nei dettagli si riflette anche sui menù principali, poco curati e poco reattivi per poi passare al tutorial, quest’ultimo molto esaustivo, capace di far cambiare idea o quantomeno di dare speranza alla produzione.
Fictorum ci mette nei panni di un mago capace di dare forma alle proprie magie attraverso delle rune capaci di modificare gli effetti e le tipologie di lancio. Attraverso una funzione che permette di scegliere che tipo di magia lanciare durante il casting, il giocatore potrà variare la magia in termini di costi, danni e velocità di lancio semplicemente muovendo il mouse verso le varie tipologie di lancio il tutto durante il casting. Potremo dunque scegliere di lanciare una palla di fuoco ad alta velocità sacrificando però un po’ di danno oppure creare una devastante sfera infuocata capace di creare un impatto devastante a breve distanza. Le classiche tre barre di punti vita, mana e stamina ci accompagnano durante la nostra avventura, il casting delle magie andrà a consumare punti vita nel caso in cui il mana dovesse finire mentre la stamina, come sempre, va a regolare i tempi di corsa e salto del nostro personaggio.
Ti piace giocare col fuoco?
Usciti dal tutorial ci siamo trovati di fronte ad una campagna abbastanza abbozzata fatta di stage non curati e dozzinali nei quali procedere attraverso una struttura molto simile ad un roguelike che non implementa la permadeath ma che permette di scegliere tra vari stage che separano un capitolo dall’altro. Nessuna cutscene o dialogo fanno dunque capolino nel comparto narrativo di Fictorum ma soltanto una storia scritta sulle scelte e azioni del giocatore ma che non riesce a creare un legame forte con i personaggi. I vari livelli si sviluppano in modo similare riducendo l’intera esperienza di gioco ad una caccia al nemico senza secondi fini. Un’offerta decisamente troppo povera che non riesce a mantenere il giocatore incollato dopo l’interesse iniziale sulle feature del gioco. Tanta struttura dunque ma poca, pochissima sostanza, un vero peccato considerando che la gestione del personaggio viene curata in modo davvero interessante a partire dalle varie tipologie di magia che si suddividono in fuoco, ghiaccio e elettrico, fino ad arrivare agli incantesimi e alle statistiche dell’equipaggiamento e le magie collaterali che si acquisiscono attraverso gli anelli. Purtroppo non possiamo ritenerci soddisfatti della nostra esperienza di gioco, troppo anonima e ripetitiva per essere considerata valida, Fictorum va a rispettare i canoni di un titolo in Early Access piuttosto che di uno già uscito e completo.
Tecnicamente parlando, Fictorum si presenta in modo snello semplice ma anche piuttosto spoglio e privo di appeal attraverso un taglio artistico che mette in evidenza uno stile già abusato nel corso degli anni senza riuscire ad imporre un tratto caratteriale che vada a tradursi in un’identità. In poche parole siamo di fronte ad un titolo piuttosto banale sotto il profilo artistico ma le funzioni che implementa si dimostrano davvero innovative e interessanti. La distruttibilità degli edifici ha in effetti un impatto sul gameplay e ci permette di sbarazzarci dei nemici in modo creativo distruggendo magari una struttura provocandone il conseguente crollo sugli sfortunati avversari. Tutto molto interessante ma non abbastanza, Fictorum propone delle buone idee ma non riesce ad inserirle in un contesto accettabile focalizzando l’attenzione soltanto sull’innovazione dimenticando però che un titolo ha comunque bisogno di tutto il resto. Il prezzo proposto è inoltre decisamente troppo alto per l’offerta di gioco e, se proprio siete curiosi, il nostro consiglio è quello di aspettare qualche sconto o promozione.
PRO:
- Ottima distruttibilità degli ambienti
- Gestione del personaggio interessante
- Casting delle magie molto bilanciato ed innovativo
CONTRO:
- Trama inesistente
- Ripetitivo
- Ambientazione banale e poco curata
- Tecnicamente scialbo
Versione provata: PC
Voto Finale: 5
Configurazione di prova
OS: Windows 10
CPU: Intel Core i5-6500
RAM: 16GB RAM DDR4
GPU: MSI GeForce GTX 1070