A sette anni dall’uscita di Fallout 3, Bethesda riapre i Vault con quello che sicuramente è stato il gioco più atteso dell’anno, Fallout 4. Dopo centinaia di smentite da parte dell’azienda statunitense, il quarto capitolo della saga RPG più celebre degli ultimi dieci anni è finalmente arrivato nelle nostre case. Noi di Game Experience l’abbiamo provato a fondo, abbiamo infatti deciso di posticipare la data dell’uscita di questa recensione al fine di scoprire ogni anfratto del gioco e siamo finalmente pronti a dirvi la nostra. E’ tempo di uscire dal Vault, Fallout 4 è qui.
I cari vecchi anni ’50
Quando si parla di Fallout bisogna necessariamente tornare indietro nel tempo, parliamo di una saga che affonda le sue radici nel lontano 1997, un gioco di ruolo dal gusto post-apocalittico uscito esclusivamente su PC, curato da Interplay Entertainment, non da Bethesda. All’epoca il genere RPG era uno dei più elitari, difficili e profondi e, sulle orme del famosissimo Wasteland, Fallout scrive il suo primo Ground Zero con un RPG che cambierà la storia del genere. Nessun motore grafico di sorta o mondi sconfinati caratterizzavano il titolo, soltanto una grande storia e un’ambientazione mai vista prima. Con l’avvento delle console moderne e il successo di Bethesda con la serie The Elder Scrolls e, sopratutto, con Morrowind, Fallout rinasce sotto vesti nuove, subendo la stessa evoluzione vista con il passaggio da GTA 2 a GTA 3, con un mondo completamente esplorabile, enorme e pieno di storia. Ciò che ha reso Fallout una delle saghe videoludiche più amate di sempre risiede infatti nella sua componente artistica, dove il concetto di sopravvissuto all’apocalisse in un mondo che ormai non ci appartiene più è reso in modo egregio ed è possibile notarlo in ogni elemento del gioco. Nonostante la vastità di Fallout 3, i giocatori iniziarono a chiedere a gran voce il seguito di quel capolavoro che ha conquistato così tanti giocatori da divenire quasi un culto, sopratutto su PC, dove la presenza delle Mods ha reso il titolo sicuramente più longevo e variegato. Bethesda dal canto suo non ha mai lasciato intendere l’esistenza di un quarto capitolo della saga, chiudendosi in smentite continue, nonostante i vari Leak presenti in rete, dedicandosi a progetti come The Elder Scrolls V: Skyrim e The Elder Scrolls Online. In data 2 Giugno 2015 però, un’annuncio ha scosso le fondamenta della comunità videoludica di tutte le piattaforme, è bastata una semplice scritta sul sito ufficile di Bethesda per infiammare il Web: “Please Stand By”, con un countdown di 24 ore, e ogni giocatore in cuor suo sapeva che il quarto capitolo di Fallout era in arrivo. Fu così che l’attesa ebbe inizio e, dopo sette lunghi anni, Fallout 4 è finalmente arrivato.
Vault Sweet Vault
Il tempo è una componente fondamentale in Fallout 4, il titolo ha luogo nell’anno 2280 in Massachusetts, denominato Commonwealth, riprendendo le stesse ambientazioni presenti nel capitolo precedente. Un mondo morente, devastato da una guerra nucleare avvenuta più di duecento anni prima. Per capire a fondo gli eventi che avvolgono l’intero titolo bisogna fare un passo indietro e tornare negli anni in cui la storia di Fallout si discosta dalla storia reale, prendendo una piega tanto geniale quando fantasiosa. L’intera saga di Fallout è ambientata infatti in un mondo fermatosi agli anni 50′, durante i quali il genere umano scoprì le potenzialità della Bomba Nucleare. Ed è a questo bivio della storia umana che Fallout prende quella piega narrativa che lo porterà ad essere uno dei titolo più acclamati di sempre, dove l’umanità decide di non riporre la bomba nucleare in un cassetto, bensì si evolve, creando armi sempre più potenti, scoprendo i segreti dell’intelligenza artificiale. Il progresso tecnologico porta le popolazioni a crescere, fino a diventare un ostacolo al benessere individuale, sfociando inevitabilmente in una guerra senza precedenti che porta il genere umano sull’orlo dell’estinzione. L’unico barlume di civiltà viene conservato in dei Vault, dei rifugi anti-atomici nei quali le personalità più importanti dell’epoca trovarono rifugio. È così che Fallout tesse la sua trama unica e spettacolare, creando di fatto il genere diesel-punk con lo stile classico degli anni ’50, portando il tutto in uno scenario post-apocalittico, fatto di residui di un mondo all’apice della ricchezza scientifica e della povertà morale.
Fallout 4 ci propone una versione di Boston e dintorni devastata dalla guerra nucleare, un memorandum di monumenti e detriti di una delle città più ricche degli Stati Uniti. L’intera Zona Contaminata è pervasa da un’aria di disperazione e decadenza, presentando una Flora e una Fauna radicalmente modificati dalle radiazioni, dando vita a nuove creature più o meno pericolose.
L’intera mappa, sebbene sia più piccola se paragonata a titoli come The Witcher 3, risulta assolutamente più densa e ricca di contenuti, i luoghi esplorabili sono infatti centinaia e spingono il giocatore alla pura esplorazione, rischiando però di distrarlo dalla quest principale. Come da tradizione, l’intera area di gioco presenta diverse zone, tutte con livelli di difficoltà ben distinti tra loro, lasciando però la totale libertà al giocatore di avventurarsi anche nelle zone più ostili a loro rischio e pericolo, marchiando i nemici troppo impegnativi con un teschio accanto al nome.
War…War Never Changes
Il protagonista del gioco, creato come sempre dal giocatore, è un abitante dell’anno 2077 che si trova catapultato di duecento anni avanti nella storia, ritrovandosi in un mondo che non gli appartiene, un mondo nuovo e ostile, devastato dalle guerre nucleari. Su Fallout 4 scopriremo l’altra faccia della medaglia che prende il nome di Vault-Tec, dove il Vault che ospita il nostro protagonista non è una comoda casa piena di tutti i comfort bensì una cella Criogenica che ci tiene congelati per ben duecento anni. Gli spunti narrativi di Fallout 4 sono senza dubbio molto più profondi rispetto al capitolo precedente, e in questo capitolo ci ritroveremo alle prese con più fazioni impegnate nella salvaguardia del Commonwealth, uniti in un obiettivo comune, distruggere l’Istituto, una corporazione segreta che, per mezzo dei Sintetici, ovvero degli robot capaci di confondersi con gli esseri umani, intende prendere il controllo dell’area contaminata. In Fallout 3 l’obiettivo principale era quello di ritrovare il padre del protagonista, scappato dal Vault per motivi ignoti, su Fallout 4 il nostro personaggio andrà invece alla ricerca del figlio, scomparso in seguito a misteriosi avvenimenti durante il periodo di ibernazione.
La questline principale ci porterà dunque negli anfratti più reconditi del Commonwealth alla ricerca del nostro infante, costringendoci a stringere rapporti con diverse organizzazioni più o meno raccomandabili, entrando a contatto con diversi centri abitati e vere e proprie cittadine come Diamond City. Pur mancando del classico mordente, tipico degli RPG, la quest principale di Fallout 4 si presenta come un elemento chiave dell’intero titolo, e, a differenza del precedente capitolo, non manca di colpi di scena, meccaniche narrative interessanti e parti di gameplay uniche e irripetibili. Non siamo però al top della narrazione, molti personaggi avranno poco carisma e sarà difficile affezionarsi, salvo il caso di Dogmeat, il nostro fedele Cane.
La mole di quest secondarie presenti in Fallout 4 è davvero imponente, l’intero mondo di gioco è ricco di accampamenti e NPC pronti a raccontare la propria storia, svelando qualcosa su quel mondo devastato che ci ritroviamo a percorrere, e la varietà di quest secondarie è immensa, dagli incontri casuali che si risolvono in quest decisamente corte e scontate fino ad arrivare alle fazioni, ovvero vere e proprie organizzazioni alle quali ci legheremo inevitabilmente e, nelle fasi più avanzate del gioco, ci ritroveremo a fare una scelta che ci porterà ad inimicarci una fazione a favore di un’altra.
Sono presenti diverse organizzazioni con questline dedicate, come i Minuteman e la Confraternita D’acciaio, e tali fazioni hanno le stesse meccaniche delle Gilde già viste in The Elder’s Scrolls, ma, a differenza di queste ultime, le fazioni in Fallout 4 andranno ad incidere nella quest principale, con missioni secondarie e intermezzi interessanti a fare da contorno ad una storia già completa suo.
Come già visto nel capitolo precedente dunque, le missioni secondarie sono il vero motore del gioco e spingono il giocatore ad esplorare un mondo ricco di segreti e pericoli. Anche l’utilizzo della radio è vitale ai fini delle quest secondarie: a differenza del primo capitolo sarà infatti possibile cambiare stazione radio dal proprio Pip-Boy e, in base alla zona in cui ci si trova sarà possibile captare delle frequenze che innescano delle missioni secondarie; molto spesso per sbloccare queste frequenze è necessario recarsi in una torre radio attivarla per rendere possibile l’intercettazione di segnali radio e comunicazioni di soccorso. La lore di Fallout 4 è presente in ogni elemento del gioco, e i giocatori più meticolosi impiegheranno ore spulciando i vari terminali, documenti o semplicemente ascoltando i dialoghi tra i vari personaggi, con la profondità, la cura e la meticolosità che caratterizzano il mondo di gioco davvero uniche, garantendo così un’immersione totale nella storia e nelle vicende che coinvolgono gli abitanti del Commonwealth. Sebbene non brilli per la trama o per la narrazione, Fallout 4 offre un’esperienza unica in termini di ambientazioni e comparto artistico, mettendo nelle mani del giocatore un mondo selvaggio che aspetta di essere scoperto poco alla volta.
Shoot me in the Face!
Pur restando nei canoni tradizionali degli RPG, Fallout è, di fatto, un First Person Shooter, ciò significa che le meccaniche di gioco che regolano il mondo vanno adattate ad un modo di giocare tipico degli sparatutto, mentre su The Witcher o Skyrim giriamo per il mondo spada o bastone alla mano, Fallout 4 si discosta e va ad inserire una serie di meccaniche e funzioni relative allo shooting.
Il titolo permette al giocatore di scegliere se giocare in prima o in terza persona, ma risulta evidente la preferenza degli sviluppatori nel voler dare risalto alla prima persona e, come accade spesso nei titoli targati Bethesda, la modalità in terza persona si traduce in movimenti goffi, quasi grotteschi, forzando il giocatore ad optare per la prima persona. Quando entrano in gioco le armi da fuoco è possibile iniziare a parlare di balistica, fisica dei colpi e tanti altri fattori che rendono un FPS diverso da un altro. Fallout 4 non brilla certo per i movimenti, né richiede al giocatore una capacità pro player per poter sopravvivere, è necessaria però una certa dimestichezza con i comandi di gioco, anche a livello basilare, per non essere devastati dai nemici. Fallout 4 unisce le meccaniche tipiche del corpo a corpo viste in titoli come Dying Light e meccaniche di Shooting classico. Tutto questo va a tradursi in una totale libertà d’azione da parte del giocatore, lasciando libero approccio ai vari nemici che si presenteranno. Il sistema di combattimento non cambia molto rispetto a Fallout 3, ogni nemico avrà dei punti sensibili, delle resistenze particolari e delle debolezze. Presente ancora la meccanica S.P.A.V, un sistema di puntamento che permette al giocatore in che punto del corpo sparare, con effetti conseguenti in base alla parte del corpo scelta. Ovviamente sarà più facile colpire un nemico al torace che alla testa, facendo entrare così in gioco un sistema basato sulla Percezione del nostro personaggio e l’arma in utilizzo; maggiore sarà la precisione dell’arma e la percezione, maggiore sarà la possibilità di colpire l’avversario nel punto desiderato. Nelle fasi iniziali del gioco lo S.P.A.V si dimostrerà terribilmente difficile da usare, a causa di un basso livello di percezione del personaggio che lo porterà a sbagliare quasi tutti i colpi. A differenza di Fallout 3 lo S.P.A.V non fermerà il tempo di gioco ma si limiterà a rallentarlo. Questa meccanica risulta molto utile nel momento in cui ci si ritrova con tanti nemici da combattere, lasciando al giocatore un attimo di respiro, oppure contro i Boss e i nemici più forti. Per utilizzare lo S.P.A.V sarà necessario sacrificare Punti Azione, ovvero la Stamina del nostro personaggio, determinando così il numero di colpi disponibili in una singola azione. I colpi andati a segno in modalità S.P.A.V andranno a caricare una barra chiamata “Colpo Critico” che, una volta piena, ci consentirà di assestare al nostro nemico un colpo devastante.
Il titolo esprime la sua componente RPG nella sua forma più alta e pura quando si parla di leveling. In Fallout 4 è presente un sistema di livelli basato sull’esperienza ottenibile mediante molteplici azioni, che sia uccidere un nemico, scassinare una serratura o completare una missione, l’esperienza ottenuta andrà ad incrementare la barra del livelli permettendoci di diventare sempre più forti grazie alla persenza di svariati Perks e Abilità. Fallout 4 si basa sul sistema S.P.E.C.I.A.L, ovvero l’acronimo di Strenght ( Forza ), Perception (Percezione), Endurance ( Costiuzione ),Charisma (Carisma),Intelligence (Intelligenza), Agility (Agilità) e Luck ( Fortuna ). Questi parametri rappresentano i sette rami di apprendimento e costituiscono il cuore stesso del gioco: sarà possibile potenziare tali caratteristiche fino ad un totale di dieci punti per poter accedere alle abilità e ai perks relativi ad esse. Sono presenti dieci abilità per ramo, per un totale di settanta abilità, la maggior parte livellabili al fine di ottenere benefici ancora maggiori, dove ovviamente le abilità più forti saranno disponibili soltanto nelle fasi avanzate del gioco. Sono presenti in tutta l’area contaminata le classiche Statuette che incrementano alcune abilità e, in aggiunta, alcuni fumetti che forniscono abilità uniche una volta raccolti. Fallout 4 lascia dunque campo libero al giocatore, la gestione dei punti abilità sarà fondamentale ai fini del gameplay, alcune abilità sono tuttavia fondamentali per avere accesso ad alcune funzioni del gioco, come il perk “Fabbro” che ci permetterà di creare armi da mischia, l’armaiolo armi da fuoco e via dicendo. Pur caratterizzando il nostro personaggio in un determinato modo, sarà dunque quasi obbligatorio sviluppare anche le altre abilità ai fini di accedere a parti del gioco che ci verrebbero altrimenti precluse.
Questo è il mio fucile, ce ne sono tanti come lui, ma questo è il mio.
Una delle caratteristiche che rende Fallout 4 un titolo immenso è sicuramente il livello di libertà e personalizzazione. Sarà possibile modificare le proprie armi e armature nei minimi dettagli, a patto di avere le abilità e i materiali. L’editor delle armi risulta particolarmente dettagliato, presentando una gamma immensa di modifiche disponibili e applicabili che vanno a ripercuotersi sull’efficacia dell’arma, dove ogni parte, dalla canna del fucile al calcio è totalmente personalizzabile e, grazie al sistema di leveling, sarà possibile accedere alle modifiche più avanzate soltanto quando si avranno tutti i requisiti per poter intervenire sull’arma quindi dimenticatevi di piazzare un reattore nucleare sulla vostra pistola dopo un’ora di gioco. L’editor delle armature risulta meno vasto ma comunque soddisfacente, offrendo una vasta gamma di materiali e tessuti con i quali è possibile modificare la nostra corazza, per renderla più leggera e resistente. Fallout 4 offre una grandissima varietà di armi, dal corpo a corpo alle armi da fuoco, dividendo l’arsenale in tre macro-divisioni: Le armi Artigianali, presenti nelle prime fasi di gioco, sono armi fatte in casa, improvvisate e poco precise, le armi prebelliche, ovvero l’armamento militare standard e le armi dell’istituto, potenti armi laser con grandi capacità di danno. Sono presenti anche diverse armi uniche come il JunkJet che permette di sparare gli oggetti dell’inventario, la Sparachiodi Artigianale, il Syringer e il Cryolator.
Le tipologie di armi presenti in gioco sono molteplici, tutte basate sul tipo di danno che infliggono; le normali armi da fuoco infliggono danno balistico, la armi laser e gamma infliggono danni da fuoco e radiazione, mentre le armi corpo a corpo possono provocare sanguinamento e avvelenamento. Nelle fasi avanzate del gioco sarà necessario scegliere con cura le armi da utilizzare contro determinati nemici, in modo da sfruttarne le debolezze, sarà inutile infatti utilizzare un arma con danni da radiazione contro i Robot o i Ghoul. Per ogni tipo di arma, escluse quelle corpo a corpo, sarà presente un tipo diverso di munizione, costringendo il giocatore a razionare i colpi più rari per utilizzarli contro i nemici più forti.
Questione di Sopravvivenza
Fallout 4 ci mette di fronte ad un mondo ostile e pieno di insidie, qualsiasi cosa, nel Commonwealth è potenzialmente letale, dagli scarafaggi radioattivi ai supermutanti. Le radiazioni provocate dalle esplosioni nucleari hanno contribuito a creare un ecosistema pesantemente irradiato che ha dato vita ad animali mutati, mostri, mutanti e ghoul. L’ostilità del territorio rappresenta dunque uno dei punti principali dell’intero titolo e mette il giocatore in una condizione di sopravvivenza, nella quale bisogna scegliere bene le risorse da utilizzare. Le conseguenze della guerra nucleare permeano l’intera area di gioco che, come spesso accade quando si parla di nucleare, è interamente contaminata da radiazioni, e anche dopo duecento anni dall’esplosione delle bombe, bisognerà fare attenzione durante l’esplorazione in quanto le radiazioni che colpiscono il giocatore vanno a limitare la vita massima, portando anche il giocatore alla morte, ma solo in casi estremi. La meccanica delle radiazioni, già presente in Fallout 3, costringe il giocatore a prendere le giuste precauzioni nei confronti degli elementi irradiati, portando l’esperienza di gioco su un livello di sopravvivenza molto gradevole. Tutti i cibi trovati nel mondo di gioco contengono infatti delle radiazioni, bisognerà scendere a compromessi nei casi più disperati e assorbire alcune radiazioni per potersi curare. Sebbene sia possibile curare le radiazioni visitando un medico, nelle prime fasi di gioco l’unico vero modo per azzerare le radiazioni è quello di assumere delle sostanze che limitino o annullino temporaneamente la contaminazione,e abusare di tali sostanze potrà portare però alla dipendenza e quindi abbassare le statistiche del giocatore. L’idea di un personaggio ai margini della civiltà che lotta a sopravvivere per un mondo che non gli appartiene più, scendendo a compromessi con la natura stessa dell’uomo è ben resa in Fallout 4 e la carenza di risorse, quali munizioni, cibo o medicinali, metterà a dura prova il giocatore, anche a difficoltà bassa. A rafforzare il concetto di sopravvivenza vi è la meccanica del riciclo, dove qualsiasi oggetto raccoglibile in gioco sarà smontabile e riciclabile, al fine di estrarne le materie prime, utili per la costruzione di armi, armature e sostanze, portando il giocatore a raccogliere tutti gli oggetti che gli si parano davanti, facendo però attenzione al carico trasportabile.
Fallout 4 si discosta nettamente dal precedente capitolo quando si parla del concetto di solitudine, in quanto mentre su Fallout 3 il nostro personaggio vagava da solo nella zona contaminata, in questo capitolo non saremo quasi mai soli e avremo una sfilza di personaggi che dipendono da noi, o che saranno comunque pronti ad aiutarci, andando ad aggiungere alcune funzionalità gestionali che vanno a radicarsi profondamente nel cuore stesso del titolo.
È infatti presente nel gioco un editor per gli accampamenti che ci permette di personalizzare un intero villaggio e ricostruirlo dalle fondamenta, sfruttando delle meccaniche molto simili a quelle di Minecraft sarà infatti possibile smontare un intero accampamento e, sfruttando i materiali trovati in giro per il mondo o riciclando le macerie del villaggio stesso, plasmarlo a nostro piacimento. La gestione degli accampamenti apre una grande finestra gestionale sul titolo e ci permette di influire sullo stato dei sopravvissuti che vivono nell’accampamento andando a soddisfare i bisogni primari degli abitanti, stabilendo una fonte d’acqua pulita, coltivando piante e realizzando le difese basilari per la protezione di accampamento con barricate, torrette e trappole. Partendo da un accampamento spoglio e privo di risorse sarà possibile costruire un vero e proprio villaggio, con mercanti, linee di comunicazione con altri accampamenti e difese sempre più imponenti. Grazie ad alcune abilità sarà possibile costruire tavoli da lavoro per modificare o creare armi e armature, e laboratori chimici per creare sostanze, droghe e medicine. L’editor dei villaggi in Fallout 4 va a costituire una delle più grandi novità del titolo e aggiunge una notevole profondità al legame con l’ambiente di gioco, già forte di suo.
Come già visto in molti trailer di Fallout 4, saranno presenti diversi compagni che ci accompagneranno nel corso del gioco, la meccanica dei compagni è una novità per la saga, e, oltre a Dogmeat, il cane visto nei trailer, sarà disponibile una vasta gamma di personaggi disposti a seguirci, alcuni di essi appartengono alla storia principale, è tuttavia possibile trovare alcuni compagni anche durante le missioni secondarie. I nostri alleati avranno un carattere ben specifico e una morale che li contraddistingue, andando così a sviluppare un legame con il protagonista basato sulle azioni e le scelte, potremo infatti suscitare ammirazione o disgusto nei confronti dei nostri compagni, andando così a modificare il rapporto con essi fino a sviluppare delle vere e proprie romance, che vanno a legare il compagno al protagonista in modo molto più profondo. Le funzioni dei compagni non si limitano soltanto all’aiuto in combattimento, sarà possibile dare ordini, utilizzare l’inventario dei compagni e, in alcuni casi, sfruttare le loro abilità per aprire serrature troppo difficili o Hackerare terminali troppo ardui. Sarà possibile portare con se soltanto un compagno alla volta, mandando i restanti nei diversi accampamenti creati in giro per il mondo, perdendo così la possibilità di incrementare il rapporto.
Il progresso è la chiave
Fallout 4 è indubbiamente un gioco immenso, e per completarlo interamente saranno necessarie più di cento ore, mentre la sola campagna principale vi porterà via una cinquantina di ore. La longevità e la varietà del titolo rimangono indiscusse, dove Fallout 4 è uno di quei giochi da giocare a fondo, perdendosi nei meandri di un mondo nuovo e affascinante. L’aspetto più discusso del titolo riguarda però il comparto tecnico, nonostante siano passati due anni dall’uscita delle console di nuova generazione, Fallout 4 mostra evidenti difficoltà nel tenersi al passo con il progresso tecnologico, il risultato è un motore grafico singhiozzante che sta in mezzo tra la old e la next gen, Bethesda non è mai stata pioniere in termini di grafica o tecnica, eppure Fallout 4 da l’impressione che l’intero titolo sia stato sviluppato per Old-Gen per poi essere trasportato nelle nuove console. Il titolo soffre di gravi carenze tecniche quali Aliasing, Stuttering, cali di frame nelle zone più popolate e un dettaglio grafico non proprio al top. Le carenze tecniche vanno dunque a intaccare quello che sarebbe stato uno dei migliori giochi di sempre, senza però mettere in discussione la qualità oggettiva del titolo che presenta comunque dei lati positivi anche nel comparto tecnico: la resa delle luci è eccellente e il dettaglio negli ambienti aperti è paradossalmente maggiore rispetto a quelli chiusi, meteo dinamico permette situazioni di pioggia, tempesta nebbia e anche tempeste radioattive, mentre il ciclo giorno/notte rimane invariato rispetto al capitolo precedente. Se dal punto di vista tecnico Fallout 4 ha delle evidenti carenze, queste vanno a risanarsi quando si parla di carico artistico e musiche. Fallout 4 rappresenta l’essenza dell’intera saga e va a completare ciò che Fallout 3 aveva lasciato, proponendo un titolo che, nella sua completezza, offre un esperienza di gioco unica, lasciando però alcuni elementi familiari dei capitoli precedenti. Le musiche disponibili nelle varie radio contribuiscono all’immersione nell’ambiente, proponendo dei classici degli anni 50′, molti dei quali già presenti nel capitolo precedente e che hanno lasciato un segno nei fan della saga, ascoltare canzoni come “Civilization” o “I Don’t Want to Set The World on Fire” portano a galla i ricordi di Fallout 3, lasciando che l’intera saga prenda vita nel cuore del giocatore. Fallout 4 rappresenta la massima espressione di Bethesda in termini di RPG e, seppur carente dal lato tecnico, rimane uno dei migliori giochi degli ultimi anni in termini di vastità e ambientazioni.
PRO:
- Un gioco Immenso
- Innumerevoli missioni secondarie, tutte variegate e interessanti
- Editor delle case dettagliato e soddisfacente
- Trama principale ben congegnata
- In pieno stile Fallout..
CONTRO:
- …forse troppo, risultando molto simile a Fallout 3
- Troppi caricamenti presenti in gioco
- Tecnicamente troppo arretrato