I grandi amori non muoiono mai. Fanno dei giri immensi, e poi ritornano. E’ questo il caso di Disgaea 2: Cursed Memories, approdato dopo oltre 10 anni su PC Steam in una versione leggermente migliorata, dopo aver rappresentato su PS2 uno dei massimi esponenti di Jrpg. Grazie a Nis America adesso sia i giocatori PC che i nostalgici potranno riassaporare le avventure di Adell e Rozalin, continuando sulla scia del porting del primo Disgaea e implementando al suo interno ache l’edizione per PSP Dark Hero Days. Ma ne varrà la pena di questo porting? Scopriamolo insieme.
Il demonio e sua figlia
Per chi non avesse mai avuto a che fare con l’edizione del 2006 per Playstation 2, la descriveremo brevemente, anche perché è comprensibile benissimo anche senza aver giocato al primo capitolo. La storia racconta del giocane Adell, abitante del villaggio Holt che è popolato da demoni. Questi esseri non sono altro che gi ex abitanti del villaggio trasformati in demoni dal malvagio Overlord Zenon, tranne appunto, Adell. Senza sapere il perché di questo, i suoi genitori e lui ritengono che egli sia il predestinato a sconfiggere l’Overlord e la sua maledizione, quindi compiono un rituale per evocare il potente signore del male e abbatterlo. Purtroppo qualcosa va storto e viene invece evocata Rozalin, la figlia di Zenon, che si lega suo malgrado ad Adell, il quale la costringerà a portarla da suo padre. O almeno questo è quello che Adell crede… La trama di Disgaea 2 inizia un po’ così, senza alcun senso logico, per poi acquisirne man mano che si procederà nell’avventura, ma rimanendo comunque sempre sopra le righe. La follia della narrazione è forse uno dei punti di forza del titolo, che convince il giocatore a proseguire combattimento dopo combattimento, anche ai giorni nostri, e non è assolutamente una cosa semplice.
Il paradiso della tattica
Il gameplay di Disgaea 2 è estremamente particolare e forse non adatto ad un pubblico moderno in cerca di azione sempre diversa, ma per chi è amante degli RPG strategici e della tattica pura, allora il paradiso è alle porte. Praticamente tutto il gioco sarà una sequenza di combattimenti sempre più complessi in arene predefinite, intervallate solo dall’esplorazione del villaggio di Holt, che funge sostanzialmente da Hub per gli upgrade e le cure. IL combattimento in realtà è molto simile alla stragrande maggioranza degli RPG strategici a turni, ma ha alcune chicche innovative che ancora oggi non sono riscontrabili in nessun esponente del genere. Cominciamo col dire che Disgaea 2 è un titolo molto complesso, in cui si necessita una pianificazione e un’intelligenza tattica notevole per uscire vincitori dalle molte battaglie che vi aspetteranno, data la complessità dei campi di battaglia. Oltre alle classiche mosse di ogni membro del party, divisi per classi canoniche come guerriero, mago e curatore, avremo delle mosse speciali e incantesimi che inizialmente saranno in numero limitato e di facile esecuzione, ma andando avanti nel gioco le cose diventeranno sempre più complesse e complicate, andando ad implementare tutta una serie di possibilità inedite. Si potranno ad esempio afferrare personaggi e lanciarli di modo da concatenare le combo, si sbloccheranno razze e classi diverse, il tutto coordinato da un sistema di posizionamento davvero molto particolare. In Disgaea 2 il movimento dei personaggi sarà fondamentale, visto che la maggior parte delle combo più complesse vengono eseguite se determinati personaggi si trovano adiacenti, andando a scatenare devastanti attacchi combinati che saranno indispensabili nelle battaglie più avanzate. Questo sistema risulta ancora oggi originale e soddisfacente, tanto che molto spesso ci è sorta l’interrogativo del perché qualcun altro non abbia deciso di implementarlo nelle proprio produzioni.
L’incubo dei Geo Panels
Tuttavia, la parte più complessa deve ancora arrivare: i famigerati Geo Panels. Questi pannelli colorati faranno la loro comparsa in praticamente tutte le battaglie del gioco, andando a differenziare i diversi quadranti del campo di battaglia e avranno degli effetti differenti a seconda del colore. Questi variano da semplici boost dell’exp alla morte istantanea, così da rendere il posizionamento del proprio party ancora più vitale all’interno delle battaglie. SI potranno sfruttare ovviamente a proprio favore, ma data la loro rondomicità, molto spesso sarà più utile distruggerli, spostando o facendo a pezzi degli oggetti piramidali che fungono da attivatori. A seconda del colore e della or posizione, una volta distrutti questi influenzeranno i Geo Panel facendoli esplodere a catena, e danneggiando tutti coloro che vi si trovano sopra. Questo dovrebbe rendere l’idea di quanto sia in effetti complesso e stratificato il gameplay di Disgaea 2, che però può regalare soddisfazioni immense a tutti coloro che decideranno di avere costanza nell’apprendimento. Come non citare poi gli Item World, oggetti che nascondono al loro interno vari piani, ognuno dei quali rappresenta una battaglia. Vincere queste battaglie vorrà dire potenziare l’oggetto e sono tutti generati proceduralmente, così che ogni partita di Disgaea 2 sarà diversa dalla precedente. Un metodo macchinoso ma al tempo stesso soddisfacente per aumentare il valore del proprio equip, che però alla lunga potrebbe stancare i giocatori dotati di scarsa pazienza.
Venendo ora alla parte focale della recensione, premettiamo immediatamente che il comparto tecnico di Disgaea 2 su PC è esattamente lo stesso di PS2. Questa non è una remastered, ma un semplice porting di un gioco di dieci anni fa, con i suoi pregi e i suoi difetti. Non è stata fatta nessuna innovazione, se non per l’aumento di risoluzione e il sistema di controlli con il mouse intuitivo e decisamente comodo (strano per un porting da PS2), ma al di là di questo non c’è altro. Tuttavia non va ad incidere sull’ottimo gameplay del titolo, dimostrando ancora una volta come i giochi PS2 sono invecchiati benissimo, e la grafica molto spesso è solo un mero orpello estetico. Ottime le caratterizzazioni animate dei personaggi, a metà tra il chibi e lo shonen, mentre la colonna sonora dopo un po’ potrebbe risultare ridondante e, a tratti, fastidiosa.
PRO:
- GDR strategico complesso e soddisfacente
- Ottimo prezzo
- Invecchiato sorprendentemente bene
- Storia divertentissima
CONTRO:
- E’ comunque un semplice porting da PS2
- Colonna sonora ridondante
Versione testata: PC