Nel 1982 si vide la nascita d’un importantissimo studio per quello che fu il mondo dei videogiochi di quell’epoca. Parlo ovviamente di LucasArts, software house ormai entrata nella storia e promotrice nel 1987 di un genere che nel decennio a seguire avrebbe conosciuto il suo massimo picco di popolarità: i punta e clicca. Titoli del calibro di Maniac Mansion, The Secret of Monkey Island, Sam & Max Hit the Road, Full Throttle e Grim Fandango sono solo alcuni dei titoli che segnarono quell’epoca e fecero la fortuna della compagnia. Purtroppo il periodo dei punta e clicca, poi rinati nelle più moderne avventure grafiche, arrivò in seguito ad una fine e la stessa LucasArts chiuse i battenti nel 2013. Tuttavia, nonostante la ridotta richiesta di mercato, il genere dei punta e clicca conobbe negli anni a seguire (in particolar modo con il lancio del mercato indie) una parziale rinascita che fece della nostalgia per il genere il suo trampolino di lancio. Proprio d’un gioco recentemente lanciatosi, con successo, da quel trampolino io voglio oggi parlarvi e si tratta d’un gioco completamente Made in Italy.
BOGART INCONTRA DISNEY E LUCASARTS
Si chiama Detective Gallo, sviluppato da FootPrints, e ci proietta nei panni d’un pennuto e corpulento detective dalla voce profonda/vibrante e l’animo noir, che vive la sua vita seguendo un imprecisato numero di regole auto-imposte (e non sempre logiche) e si ritroverà ingaggiato per indagare sull’omicidio di cinque magnifici esemplari di piante da giardino. Aiutato da un misterioso informatore dalla voce infida e da Spina, suo fidato cactus di compagnia, scoprirà ben presto d’essere rimasto invischiato in una storia ben più grande di quanto non fosse plausibile pensare. Una direzione artistica che strizza l’occhio alle classiche opere Disney, una comicità e delle meccaniche chiaramente ispirate alle opere LucasArts e un eroe che è il comico incrocio tra Humphrey Bogart e un gallo vi accompagneranno per questa divertente avventura che saprà addirittura cogliervi di sorpresa con alcuni interessanti colpi di scena.
Dopo una breve sequenza introduttiva, durante la quale Gallo esprimerà in un monologo interiore il suo animo noir, ci ritroveremo catapultati in un mondo che grida nostalgia da tutti i pixel. I più stagionati tra i gamer non potranno non ricordare i punta e clicca che hanno fatto la storia del genere fin dal primo “click”, mentre il comparto artistico interamente lavorato a mano vi farà sentire come se foste finiti all’interno d’un cartone animato targato Disney come quelli che facevano fortuna molti anni fa, prima che il digitale prendesse il sopravvento nel settore.
VECCHIO, MA NON TROPPO
Il titolo, contrariamente a quanto sarà portato a pensare l’utente medio, non è il solito minestrone di cose già viste e provate ma saprà anzi sorprendere in diversi frangenti dimostrando come un gioco del genere possa ancora oggi uscire dai soliti cliché. I personaggi comprimari hanno tutti un loro ruolo e sapranno tutti lasciare un segno nel giocatore, a partire dalla petulante Candy Bop, perdutamente innamorata di Gallo (che ovviamente non contraccambia) fin anche il ghignante Grossista, che non ci metterà a nostro agio quando si offrirà di metterci in conto qualsiasi cosa si voglia prendere dal suo negozio mentre riderà a denti stretti con le dita delle mani congiunte in puro stile Montgomery Burns.
Le meccaniche di gioco, per i profani del genere, sono le più essenziali del panorama videoludico. Tutto è controllato mediante il mouse: cliccando sulle superfici calpestabili faremo si che il nostro beccuto eroe si sposti nella posizione desiderata. Invece cliccando sugli oggetti interattivi potremo compiere differenti azioni: le primarie con un clic sinistro (parlare, prendere, usare ecc…) e le secondarie con il clic destro (solitamente per esaminare), mentre nel corso dei dialoghi avremo da selezionare le opzioni di dialogo da una lista che comparirà nella parte inferiore dello schermo. Avremo inoltre a disposizione un inventario degli oggetti in nostro possesso, visionabili portando il mouse nella parte alta dello schermo, e con cui potremo interagire in differenti modi a seconda dell’oggetto in questione (usare, esaminare, combinare ecc…).
Una menzione particolare, oltre che alla sublime realizzazione artistica, va alle musiche che accompagnano l’avventura, tutte realizzate su toni cupi e malinconici e che fanno del sax e del pianoforte (must del genere noir) i protagonisti indiscussi. Il doppiaggio invece, seppur forte in alcuni frangenti, mostra il fianco in molti altri, creando in diverse situazioni un percepibile distacco qualitativo tra le voci e le musiche di background che potrebbero stonare all’orecchio più esigente. Va inoltre evidenziato che per quanto magistralmente gestito, questo gioco è pur sempre un punta e clicca ed il mercato del genere è a dir poco saturo, ragion per cui nonostante il titolo spesso riesca a giocare con i cliché del genere per creare qualcosa di originale in alcuni momenti ne cade comunque vittima. Complice di ciò anche un gameplay che, purtroppo, può fare ben poco per svecchiarsi e non può offrire molto a chi è in cerca di nuove esperienze. Elemento questo a doppio taglio, poiché dove io, giocatore oramai non più sbarbatello, riesco a crogiolarmi nel senso di nostalgia per i tempi andati, il giocatore più giovane finirà invece con il sentirsi a disagio abituato come spesso sarà a titoli ben più moderni.
Detective Gallo è disponibile per PC, Playstation 4 e, in futuro, arriverà su Nintendo Switch.
PRO:
- Direzione artistica magistrale: la realizzazione dei disegni e delle animazioni a mano sono un tocco di classe non da poco
- Riuscita unione dei colori e dei disegni in puro stile Disney con una trama e personaggi di chiara ispirazione noir e una comicità in stile LucasArts
- Un punta e clicca di notevole spessore soprattutto per essere uscito dal mercato indie
CONTRO:
- La longevità non è delle migliori, in circa 4-5 ore è infatti possibile completare il titolo
- Pochi i personaggi secondari e gli ambienti esplorabili rispetto alla media del genere
- Doppiaggio a tratti sottotono
Versione testata: PC
Voto: 8